Le cinque bufale del 2014 che torneranno

TOPFIVE-AVOLTERITORNANO

Un piccolo regalo post-natalizio da BUTAC: una classifica delle bufale più popolari di quest’anno e che torneranno purtroppo a circolare.
Ho preso in considerazione solo gli articoli scritti nel 2014, senza trattare corretta informazione e solo quelle relativi a fuffa totale. È curioso notare come molte siano storie che avevano già circolato anche negli anni passati, non sbufalate da noi: è la dimostrazione di come l’uTonto medio ricaschi sempre nelle stesse trappole.

E al numero uno, non poteva essere altrimenti che

Con oltre 59mila singole visualizzazioni, è stata in testa alla classifica per svariate settimane; mensilmente me la riproponete tra le segnalazioni.

La cosa è sconcertante. Vedere questa Top Five mi preoccupa un po’: ben due articoli su cinque parlano di debiti e quanto riportato nei pezzi poi debunkati era roba da brividi, a mio parere. Roba che si basa su storielle truffaldine d’importazione (dagli sempre amati-odiati Stati Uniti); storielle create ad hoc per spingere la gente a smettere di pagare le tasse. La cosa è specchio della crisi economica che si sta vivendo nel nostro paese, ma è fuffa davvero pericolosa. La gentaglia che la diffonde online conta probabilmente sul fatto che più persone gli credono, più evaderanno le tasse. La conseguenza, secondo le menti criminali che l’hanno ideata, è che diventi più difficile per lo Stato esigere quei soldi. Le cose non stanno così: se non si pagano le tasse, a meno di essere davvero nullatenenti, prima o poi lo Stato si fa vivo. Il rischio è di rimetterci per davvero tutto quanto si è accumulato fino a quel momento!
Stateci attenti. Chi vuole convincervi che le tasse si possono anche non pagare, che questo lo dice la costituzione, spesso non è altro che un debitore incallito e incapace di gestire le proprie finanze, pronto a cercare come colpevole del proprio fallimento qualcuno a cui addossarne la colpa. Che sia lo Stato, le banche o chiunque altro, poco importa. Le tasse italiche sono altissime e gestite male, ma non è questo il sistema con cui fare capire il proprio dissenso. È solo una brutta maniera di ritardare un problema che prima o poi ci colpirà – i debiti.
Che dire, io mi auguro un 2015 meno fatto di SVEGLIA!1!! e FAI GIRARE!!1! e molto più VERIFICA LE FONTI! BUTAC cercherà di essere qui, per voi e con voi, a commentare, sbufalare, spiegare quanto di sbagliato circoli online.
maicolengel