Enrico Montesano, le fonti e Il Tempo…

...e il fallimento del sistema educativo!

Come dimostrato dall’articolo dell’amico Elio siete in tantissimi ad averci segnalato il pezzo a firma Franco Bechis sull’ultimo rapporto ISTAT.

Purtroppo un articolo solo non è sufficiente per approfondire il tema, perché sulla base di quanto scritto da Bechis ci sono tanti in Italia che ne stanno approfittando per disinformare. Tanti che evidentemente non hanno ben chiaro cosa siano le fonti.

Il Tempo non è una fonte, Il Tempo è un tramite, una testata giornalistica che riporta qualcosa di pubblicato da un’altra parte. Qualcuno lo spieghi ad esempio a Enrico Montesano che, ospite di Diritto e Rovescio, cita testualmente le parole di Bechis come fossero assoluta verità.

Evidentemente il comico romano è stato allevato da genitori che gli hanno insegnato che se l’ha detto il TG o l’ha letto sui giornali allora deve essere vero. Ma è una cavolata. Nel 2021 la teoria che vede i giornalisti come mezzi di informazione oggettiva e super partes è stata ampiamente dimostrata come sciocchezza, e un uomo di mondo come Montesano dovrebbe essere capace di rendersene conto. E invece viene lasciato libero di andare in TV a spargere ulteriormente il verbo, convincendo altri del fatto che se la cosa è scritta sui giornali allora è vera.

Altri che come dimostra questo tweet non capiscono cosa sia una fonte:

#Montesano cita la fonte dell’articolo di Bechis sul @tempoweb , ma Lei non ci sta! Non ci sta!!!! Quindi pure L’ISS lo annoveriamo tra le fonti di Fake News. Ridicola #Ronzulli, ridicola. #Drittoerovescio

Il ridicolo purtroppo è proprio l’interista che ha scritto il post, e che a quanto pare non riesce a capire che Il Tempo è un tramite che ha dato una sua personalissima interpretazione a dei dati, che stranamente tutto il resto del mondo ha letto in maniera diversa.

Ma oggi facciamo di più, oggi usiamo i dati citati da Bechis e Montesano per dimostrare che comunque hanno torto, da qualsiasi lato la si voglia guardare.

Sì perché quello che loro sostengono è che:

In termini numerici, vorrebbe dire che dei 120mila decessi registrati “solo” 3.783 sarebbero dovuti all’azione diretta del coronavirus. Tutti gli altri, invece, avevano da una a cinque malattie cui si è andata a sommare l’infezione virale.

Qui sopra ripreso con le parole del giornalista Nicola Porro, che appena si è accorto della viralità della notizia ha deciso anche lui di cavalcarla. Anche lui senza alcun approfondimento alla fonte. Il numero di 3783 è quello che potremmo definire come ha fatto Il Post, un numero bugiardo, ma quello che voglio fare qui di seguito è un ragionamento basato su altri dati.

Vedete, come riportava AGI l’anno scorso:

Secondo il database di Istat sulle cause iniziali di morte (ossia su quelle malattie che hanno condotto al decesso), nel 2017 i morti per influenza sono stati 663, il doppio dei 316 registrati nell’anno precedente. Nel 2015 i decessi sono stati 675 e 272 nel 2014. Tra il 2007 e il 2013 i morti per influenza sono stati rispettivamente: 411, 456, 615, 267, 510, 458 e 417. Tra il 2007 e il 2017 (ultimo anno su cui abbiamo i dati), l’influenza è stata la causa iniziale di morte per un totale di 5.060 decessi, una media di 460 l’anno.

Quindi senza altre patologie di sorta tra il 2007 e il 2017 in Italia i morti per influenza non hanno mai superato i 700 casi. Anche volendo analizzare solo i morti senza patologie, dunque, quei 3783 in paragone sono tantissimi. La media 2007-2017 è di 460 morti l’anno, 3783 è più di sette volte tanto. Di conseguenza, se seguiamo il ragionamento di Bechis, Porro e Montesano, altro che semplice influenza, la Covid-19 fa sette volte i morti della normale influenza.

E la fonte non sono AGI o Il Tempo, ma ISTAT: le testate giornalistiche, i comici, i giornalisti, gli opinionisti sono tutti dei tramiti.

Non ci si può basare solo su quanto scrivono, i dati vanno letti e analizzati senza bias di sorta, e questo si può fare solo andando alla fonte.

Quanto avete appena letto vi arriva grazie al suggerimento di un medico che ci segue e ci segnala punti di osservazione alternativi su cui basare articoli su temi di salute.

Grazie Dott. Enrico!

Non credo sia necessario aggiungere altro, se non il link al comunicato stampa con cui ISS ha smentito le varie interpretazioni dei dati da loro riportati.

maicolengel at butac punto it

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