Le industrie che uccidono con gli OGM

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Dopo la Xylella fastidiosa e gli ulivi OGM, si sentiva la mancanza di  qualche articolo di InformareXResistere. E infatti eccolo qua.

Complice forse, il fatto che la UE abbia da poco emesso un nuovo regolamento in materia di OGM, questo breve ma molto esplicativo articolo ha iniziato a impestare il web come la malaria.

Sconfiggiamo le industrie che voglio ucciderci solo per loro guadagno, non acquistiamo più i loro sporchi prodotti, ricchi di OGM.
La nostra vita vale, non continuiamo a vivere nell’ignoranza, CONOSCERE PER VIVERE PIÙ A LUNGO.
Eccovi qui la lista delle più note marche che si sono insidiate nelle nostre vite, uccidendoci giorno per giorno.

Segue una lista lunghissima di marche e prodotti che, secondo loro, conterrebbero OGM.

Non mi dilungo a spiegare che l’articolo è un palese copia-incolla dalla fonte che linka a fine lista, il quale a sua volta copia e incolla da un’altra fonte, che scopiazza da un altro sito/blog [♩♪♫♬ che al mercato mio padre comprò! ♩♪♫♬ ndNinth].

Tutto questo girare tra 4-5 siti che si linkano a vicenda per cercare chi, per primo, ha condiviso queste boiate pazzesche, mi ha causato un mal di testa da manuale. Alla fine, oltre ad aver dimostrato tutti che sanno usare l’opzione copia e incolla, l’unica cosa in comune sembra essere Greenpeace. Tutti ne parlano, nessuno mette il link.

Dopo innumerevoli tentativi sul sito di Greenpeace, lo ammetto, mi sono arresa: come ricercatrice di fonti non valgo un granché. Per fortuna qualcuno è pietosamente venuto in mio aiuto – grazie Maicolengel – e in 30 secondi netti ha scovato da dove parte questa baggianata, anche se la lista nera degli alimenti non sono riuscita a trovarla in versione Greenpeace.

The resolution by Gossanepidnadzor on marking the products with 0.9 % of GMS (coming into force from June 1, 2004) has not changed the situation with informing customers about GM products, as there’s no settled procedure how to define 0.9 % (from the total weight of a product or an ingredient that contains GMS?)

In the Western Europe the following products are to be marked:

  • all products that contain, consist of or are produced from ingredients with more than 0.9% GMS. It means that if 0.9% of lecithin in a chocolate bar is genetically modified, the product is to be marked, even if there is only 0.5% of lecithin in a chocolate bar. And 0.9% of GMS is allowed only in case if a company can prove that it took all necessary measures to avoid such a contamination;
  • all food products with GMS, it doesn’t matter if GM ingredients are found in a final product nor not (before that, marking was obligatory only if GMS could be found in a final product);
  • genetically modified forage (before that only food products had to be marked)

Besides that, unlike Russia, the European Commission endorsed the principle of control over GMO’s route “from field to plate”, which makes it much easier to control marking.

In italiano,

La risoluzione Gossanepidnadzor sulla marcatura dei prodotti con lo 0,9% di OGM (entrata in vigore a partire dal 1 giugno 2004) non ha modificato la situazione di come informare i consumatori sui prodotti geneticamente modificati, così come non esiste alcuna procedura consolidata su come definire lo 0,9% (dal peso totale di un prodotto o di un ingrediente che contiene OGM?)

In Europa occidentale saranno marcati i seguenti prodotti:

  • tutti i prodotti che contengono, sono costituiti o sono prodotti a partire da ingredienti con più di 0,9% OGM. Ciò significa che se lo 0,9% o più dell’ingrediente lecitina in una barretta di cioccolato è geneticamente modificato, il prodotto deve essere marcato [come OGM], anche se una barretta di cioccolato contiene solo lo 0.5% di lecitina. E lo 0,9% di OGM è tollerato solo nel caso in cui la società sia in grado di dimostrare di aver adottato tutte le misure necessarie per evitare una tale contaminazione;
  • tutti i prodotti alimentari con OGM, non importa se gli ingredienti OGM si trovano nel prodotto finale o non (prima, era obbligatorio segnalarlo solo se gli OGM si potevano ritrovare nel prodotto finale);
  • foraggi geneticamente modificati (prima solo i prodotti alimentari dovevano essere contrassegnati)

Oltre a ciò, a differenza della Russia, la Commissione europea ha approvato il principio del controllo su strada di OGM “dal campo al piatto”, che rende molto più facile da controllare la marcatura.

Un momento; ma questo è il succo del REGOLAMENTO (CE) N. 1829/2003! Regolamento ripreso poi anche dal Regolamento 641/2004

Articolo 12 Campo d’applicazione 1. La presente sezione si applica agli alimenti destinati in quanto tali al consumatore finale o ai fornitori di alimenti per collettività nella Comunità e che: a) contengono o sono costituiti da OGM o b) sono prodotti a partire da o contengono ingredienti prodotti a partire da OGM. 2. La presente sezione non si applica agli alimenti che contengono materiale che contiene, è costituito o prodotto a partire da OGM presenti in proporzione non superiore allo 0,9 % degli ingredienti alimentari considerati individualmente o degli alimenti costituiti da un unico ingrediente, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile. 3. Per stabilire se la presenza di tale materiale sia accidentale o tecnicamente inevitabile, gli operatori devono essere in grado di dimostrare alle autorità competenti di avere preso tutte le misure appropriate per evitarne la presenza. 4. Possono essere stabilite appropriate soglie inferiori, secondo la procedura di cui all’articolo 35, paragrafo 2, in particolare per quanto riguarda gli alimenti che contengono o sono costituiti a partire da OGM o per tenere conto dei progressi scientifici e tecnologici.

Articolo 24 Campo di applicazione 1. La presente sezione si applica ai mangimi di cui all’articolo 15, paragrafo 1. 2. La presente sezione non si applica ai mangimi che contengono materiali che contengono, sono costituiti o sono prodotti a partire da OGM presenti in una proporzione non superiore allo 0,9 % per mangime e per ciascun mangime di cui esso è composto, purché tale presenza sia accidentale o tecnicamente inevitabile. 3. Per stabilire se la presenza di tale materiale sia accidentale o tecnicamente inevitabile, gli operatori devono essere in grado di dimostrare alle autorità competenti di aver preso tutte le misure appropriate per evitarne la presenza. 4. Possono essere stabilite appropriate soglie inferiori, secondo la procedura di cui all’articolo 35, paragrafo 2, in particolare per quanto riguarda gli alimenti che contengono o sono costituiti a partire da OGM o per tener conto dei progressi scientifici e tecnologici.

Vediamo di fare un minimo di chiarezza. Possiamo avere tre casi di etichettatura degli alimenti (o dei mangimi) per quanto concerne gli OGM.

  • Etichetta con ingredienti evidenziati come contenenti OGM: devono riportare il nome della specie geneticamente modificata presente. Spariamo a caso: farina di grano tenero tipo 00, farina di mais (mais MON810), malto d’orzo, riso, avena, latte.
  • Etichetta OGM-free: tolleranza zero per la presenza di OGM, nemmeno come presenza accidentale (per esempio, contaminazione crociata).
  • Etichetta “normale”: nessun claim di assenza e nessun ingrediente evidenziato. La ditta che produce l’alimento non utilizza ingredienti OGM, ma ciò non esclude che si possano trovare all’interno della preparazione in misura inferiore allo 0.9% del peso dell’ingrediente. La ditta deve comunque dimostrare alle autorità competenti preposte ai controlli che l’inclusione è stata accidentale, e che sono state prese tutte le necessarie misure preventive per evitarla.

Anche sulle pagine di Greenpeace le liste latitano… mica scemi, quelli di Greenpeace! Una lista del genere potrebbe costargli almeno una querela.

Alla fine sembra che la prima lista originale sia partita da qui, un paio di anni fa. Lista che tra l’altro contiene errori davvero grossolani, come includere la Nestlé nei prodotti a marchio Mars.

Casa di produzione Mars

M & M “s
Snickers
Via Lattea
Twix
Nestle
Crunch (fiocchi di riso al cioccolato)
Cioccolato al latte Nestle (cioccolato)
Nesquik (bevanda al cioccolato)

Cadbury (Cadbury / Hershey “s)
Fruit & Nut

Di seguito ecco l’elenco degli ingredienti di uno snack Mars. In questo caso, il grassetto indica i possibili allergeni.

Biscotto (26%) e mou (32%) ricoperti di cioccolato al latte (35%)

Zucchero, sciroppo di glucosio, farina di frumento (17%), grasso di palma, burro di cacao, latte scremato in polvere, pasta di cacao, lattosio, grassi del latte, siero di latte in polvere, cacao magro in polvere (0,3%), sale, emulsionante (lecitina di soia), agente lievitante (E500), estratto naturale di vaniglia. Può contenere: nocciola, mandorla, glutine (orzo, avena).

Senza aggiunta di coloranti, conservanti e aromi artificiali.

Vedete per caso qualche ingrediente OGM? Io nemmeno.

Non pronuncerò alcun un giudizio sugli OGM, non sono abbastanza competente in materia; non prenderò le difese di multinazionali, capaci di difendersi benissimo da sole. Nel carrello della spesa ognuno mette ciò che ritiene più opportuno a soddisfare le esigenze nutrizionali, ma non mi va giù che siti come InformarexResistere facciano terrorismo psicologico, demonizzando sia gli OGM, sia le aziende e i loro prodotti, cavalcando l’onda della beata ignoranza che regna sovrana nel nostro Bel Paese!

Thunderstruck