Le petizioni online possono farti rischiare una denuncia

antivaxvaccinipetizione

Tra le altre cose è da un po’ di tempo che frequento un sito di mamme, come demistificatore e come papà. Il gruppo che frequento segue le direttive dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e lo spiega chiaramente nella sua descrizione.

Una mamma molto in gamba e iperattiva (brava Miriam) ha deciso che era una buona idea raccogliere genitori (principalmente mamme, ma se un papà vuole può entrare anche lui) che avessero bisogno di consigli, e ha invitato a partecipare al gruppo anche esperti in vari campi, dal ginecologo al pediatra, dal biologo al dentista.

Un servizio bellissimo, che funziona bene; chi ha bisogno di un consiglio o un aiuto trova sempre tante altre mamme e qualche “super”esperto ad aiutare, nel rispetto della Comunità scientifica: dal tipo di seggiolino auto da acquistare ai corsi per il primo soccorso sui neonati.

Nei giorni scorsi la notizia del calo delle vaccinazioni e i relativi articoli avevano messo in allarme le mamme, e dopo svariate discussioni nella pagina una di loro ha aperto una raccolta firme chiedendo allo Stato italiano di reimmettere l’obbligatorietà vaccinale sul territorio nazionale. La petizione era scritta probabilmente con termini errati, si denigravano i movimenti antivaccinisti, ma alla fine la richiesta era molto semplice:

I danni provocati dalla diffusione di false informazioni da parte delle associazioni antivax stanno trasformando la nostra comunità: sono riapparse malattie che si credevano debellate, sono morti neonati e immunodepressi che non potevano usufruire della copertura vaccinale e si sono diffusi atteggiamenti irresponsabili nei confronti dei nostri figli. Costoro stanno diffondendo FALSE INFORMAZIONI, stanno defraudando i genitori instillando la paura del complotto e stanno generando effetti a catena catastrofici nelle comunità scolastiche. È ora di intervenire. Perché la loro libertà finisce dove inizia la nostra. La nostra libertá di crescere figli sani e di inserirli in comunità scolastiche sicure. Chiediamo che i vaccini diventino obbligatori per l’accesso alle strutture scolastiche come avviene in altri paesi per garantire ai nostri figli un futuro migliore.

Peccato che il solo averla messa online e condivisa abbia causato un istantaneo attacco da parte di tanti genitori antivaccinisti, genitori che in pochi minuti erano già andati a lamentarsi dell’iniziativa proprio sulla pagina di uno dei guru antivax italiani.

In meno di venti minuti la fautrice della raccolta firme si è trovata la casella dei messaggi privati intasata di richieste di rimozione e minacce legali; intimidazioni che fossi in lei porterei ad un comando dei Carabinieri e userei per sporgere denuncia contro questi soggetti… altro che raccolta firme.

Così veniva intimata la rimozione della petizione:

Intimo l’immediata rimozione del testo tendenzioso e diffamatorio, da ogni sito, piattaforma, forum pagina FB, con riserva di adire da subito l’Autorità Giudiziaria in sede civile e penale, con la richiesta di risarcimento danni per la gravità del pregiudizio arrecato. Per sola conoscenza, la informo che la notizia di minori deceduti per pertosse, è destituita da ogni fondamento.

Quindi l’associazione antivaccinista sostiene che non è vero che ci siano state morti per pertosse. Non essendo medico lascio che il DottPA provveda a darci notizie con un articolo in merito quanto prima.
Ma che il calo dei vaccinati esista è un dato di fatto, e i colpevoli sono in primis gli antivaccinisti, e subito a seguire i giornalisti che in questi anni, pur di attirare lettori (sappiatelo, questo atteggiamento mi fa davvero schifo e dovreste farvi un esamino di coscienza qualche volta) hanno titolato più volte in maniera subdola:

A volte chi crea i titoli per alcune testate dovrebbe vedersi il tesserino di giornalista stracciato in pubblica piazza.

Comunque tornando alla nostra petizione, la mamma non ha ceduto e non ha rimosso la petizione, ha solo corretto il tiro sull’uso di alcune parole.

La cosa che fa sorridere è che questa mamma ha subito l’attacco degli antivaccinisti proprio perché altre mamme (talpe del movimento in questione) l’hanno subito segnalata sul gruppo antivax. Quando lo stesso leader di tanti antivaccinisti italiani proprio qualche tempo fa accusava i provaccini di fare lo stesso sulla sua pagina:

Ho rimosso alcuni interventi scritti da persone che non hanno niente di meglio da fare che trascorrere il loro tempo a consultare le pagine di chi ha una visione della medicina diversa dalla propria per poi vomitare insulti, andare fuori dal tema in discussione, postare link, fornire interpretazioni fantasiose. Se queste persone sono reali, sono davvero preoccupato per il loro stato di salute psichica, io farei di tutto nella vita tranne che cercare sempre di attaccar briga in ogni occasione. Esistono ottimi terapeuti. Se queste identità celano individui che svolgono la professione di sorvegliare costantemente le pagine altrui per intervenire nell’interesse dei loro datori di lavoro, mi suscitano tenerezza: è davvero un mestiere infelice. Spero che presto riescano a trovare un’occupazione migliore. In ogni caso è patetico cercare un po’ di visibilità sfruttando questa pagina. Non lo permetterò più.

Quindi, per capirci, il signore alla guida del più nutrito gruppo di antivaccinisti italiani si lamenta che alcuni soggetti abbiano avuto l’ardire di contraddirlo sulle sue stesse pagine, se ne lamenta dandogli degli infelici, dicendo che gli suscitano tenerezza, sostenendo che come “lavoro” abbiano proprio quello di denigrarlo. E allora cosa dovremmo dire delle mamme che, nascoste in un gruppo che spiega chiaramente di essere provaccini, vanno subito da lui a segnalare ogni intervento in merito? Non sono delle infelici anche loro?

Ma non è gente intelligente, da tempo bazzicano su pagine come quella delle Mamme o lo stesso sito di Butac, per segnalare, a lui e al legale che lo segue, ogni pagina che possa minimamente andare contro alla loro “causa”. Quindi gli infelici non sono SOLO gli individui di cui parla lui, ma gli stessi genitori che per conto del nostro “caro” antivaccinista provvedono a screenshottare e riportare ogni singolo post in cui le parole del sacro blog vengano messe in discussione.

Buffo, non trovate?

Quindi loro possono sparare fuffa a tutto spiano sui vaccini, mentre la mamma in questione deve rimuovere il testo della sua raccolta firme, solo perché ingenuamente ha usato il nome di quest’associazione.

Ma siamo seri? Perché io di boiate raccontate da questi soggetti ne leggo tutti i santi giorni, e insieme agli altri autori di Butac ho scritto svariati articoli sulle inesattezze mediche raccontate da loro. Perché loro possono continuare a diffamare e raccontare fuffa e questa mamma preoccupata per il futuro dei propri figli non può nemmeno azzardarsi a nominarli?

Capiamoci, questa è gente che va nelle scuole a parlare ai papà e alle mamme, gente a cui i dirigenti scolastici aprono le porte, quando a noi le chiudono.

Proprio in questi giorni a Bologna una scuola  gestita dalle suore ospita una conferenza antivaccinista, io fossi nei genitori di quei bambini ritirerei i miei figli dalla scuola e denuncerei i dirigenti scolastici, ma tant’è, l’incontro lo fanno. Se qualcuno fosse interessato l’incontro si terrà sabato 10 Ottobre alle ore 15:30, Via Jacopo della quercia 5. Sarebbe bello che qualcuno facesse sentire la propria voce.

NextQuotidiano ha dedicato alla petizione delle mamme un bell’articolo, che suggerisco a tutti.

maicolengel at butac.it
Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!