Terme di Caracalla e Golf Club

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È uscito sul blog de Il Giornale un articolo che sostiene nel titolo di come siano state svendute le Terme di Carcalla. L’articolo è quanto di più disinformativo si possa fare, ma Il Giornale ha una lunga tradizione di articolacci sul suo blog (ricordo quelli sul metodo Di Bella) …
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Nessuno ha svenduto nulla, le Terme sono di proprietà del Comune di Roma e non c’è nessuna intenzione a venderle, c’è stato uno studio per realizzare un campo di golf nelle sue vicinanze, dietro i bastioni ardeatini, in un’area verde al momento in stato di semi abbandono! Un campo di golf, non un grattacielo a 50 piani…Io è un po’ che non vado a Roma, ma le notizie che si trovano in rete in merito al Bastione non sono di quelle lungimiranti, giusto a gennaio si era provveduto a bonificare l’area recuperando due metri cubi di immondizia gettata a ridosso dell’area archeologica. Creare un campo da golf può non essere la strada migliore, ma sicuramente permetterebbe all’area di rinascere a nuovo splendore.
Ma qui il succo non è questo, a me sinceramente poco importa che ci venga fatto un campo di golf o un area verde per i romani, il succo è che nessuno ha intenzione di toccare o vendere la zona delle Terme, ma solo un’area ad essa vicina, area al momento in pessimo stato. Leggere i commenti arrabbiati sul Giornale fa sorridere, se quell’area per gli intervistati è così importante perché non hanno lottato prima per riprenderne possesso? perché non hanno creato un gruppo volontario che la tenesse pulita?
Pics Bastione Ardeatino (1)-2
Insomma titolare hanno Svenduto le Terme è quantomeno fuorviante, ma ormai il giornalismo è finito sotto la suola delle scarpe da quel po’!
Non ho trovato precise specifiche tecniche su quale sia l’area precisa, ma dalle descrizioni direi si possa identificare con la piantina qui sotto:
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In blu l’area delle Terme, in rosso la zona a ridosso del bastione che credo di aver capito sia interessata dal progetto campo di Golf. Non mi sembra le due cose siano così incompatibili…sbaglio? L’area in questione oltretutto non è di proprietà dello stato (come sostiene Il Giornale) ma di privati che vista la sua posizione NON possono prendersene cura visto che la Sopraintendenza dei Beni Culturali boccia ogni tipo di proposta. Riporta la Repubblica:

“Ma allora ci espropriassero il terreno e non se ne parla più!” sbotta uno dei proprietari, Stefano Ceccarelli. “Così però non ha senso: non possiamo fare niente, non può vederlo nessuno, sta lì e non ce ne possiamo occupare come dovremmo perché le manutenzioni costano e non possiamo farne più di un paio l’anno”.

Insomma direi che l’articolo sul Blog del Giornale faccia davvero il paio con la disinformazione medica che ci regala spesso Gioia Locati, non capisco ancora che santi in paradiso abbia questa gente per venire pagata a scrivere sciocchezze e disinformazione…ma tant’è…

Voi che mi leggete lo sapete bene vero? Questo non è giornalismo, ma solo politica, messa in maniera che il lettore disattento non se ne accorga, ma se al posto di un sindaco di fazione opposta ce ne fosse stato uno amico con la testata nessuno avrebbe detto nulla, perché in Italia tristemente le cose funzionano da sempre così, e i Giornali (anche quelli che un tempo erano blasonati) oggi rispecchiano in toto il volere dell’editore, non esiste giornalismo nel nostro paese, se non quello schierato (e prima che vi mettiate a commentare che è così con il Giornale, ma non con l’Unità o la Repubblica, o il Corriere ecc ecc vi stoppo, è così con TUTTI)!