Le zucchine (di mare?) e l’Unione Europea

Oggi noi c’abbiamo una Europa dove io devo, decidere, anzi devo farmi dire da Macron quanto deve essere il diametro delle zucchine che i miei pescatori possono pescare nei mari

 

Queste la parole usate da Giorgia Meloni qualche giorno fa.

La disinformazione è su più livelli. Meloni ha evidentemente fatto confusione e intendeva parlare dei “cetrioli di mare”, le oloturie. Ma in Italia questi non vengono pescati, quindi il problema di eventuali misure minime non si pone (misure che per ora non sono previste dall’UE).

Se invece Giorgia Meloni stava facendo riferimento alle vere zucchine, quelle che non si pescano nei mari… beh anche quella è una bufala. Gli italiani sono convinti che l’UE brutta sporca e cattiva imponga cose che vanno contro i nostri interessi, anche per colpa di politici con pregiudizi e giornalisti superficiali che limitano l’informazione per il lettore al minimo indispensabile.

Davvero abbiamo misure imposte per le zucchine? No, dal 1 luglio 2009, come è facilmente recuperabile sul sito dell’UE, non ci sono più limiti imposti per i seguenti alimenti:

Apricots, artichokes, asparagus, aubergines, avocados, beans, Brussels sprouts, carrots, cauliflower, cherries, courgettes, cucumbers, cultivated mushrooms, garlic, hazelnuts in shell, headed cabbages, leeks, melons, onions, peas, plums, ribbed celery, spinach, walnuts in shell, watermelons and chicory.

Le zucchine si chiamano courgettes in inglese e potete trovarle nell’elenco qui sopra.

I motivi dietro a scelte su misure minime sono per rispettare certi standard, e in altri casi per preservare certe specie animali. Se ci sono specialità territoriali che prevedono altri standard la prassi è fare richiesta per includerli e verranno concesse misure libere.

L’elenco della disinformazione spacciata da politici e giornalisti è lungo, ed è davvero deprimente notare come i media difficilmente abbiano smentito quanto avevano pubblicato. Perché è evidente che nelle redazioni italiane ci siano molti che rimpiangono la lira e sognano il suo ritorno.

Giorgia se ne infischia di informarvi, perché l’unico interesse che ha è convincervi che quelli dell’Unione siano brutti sporchi e cattivi e vogliano solo il male del nostro Paese. In Italia, purtroppo, è pieno di politici, giornalisti e influencer che fanno lo stesso identico gioco.

I tanti diktat dell’Unione, tra leggende e vere e proprie bufale

Negli anni qui su BUTAC li abbiamo visti più volte. Di seguito un elenco (non completo ma rappresentativo) dei casi più interessanti su cui abbiamo cercato di fare chiarezza:

I link qui sopra sono solo un piccolo esempio di quanta disinformazione contro l’UE ci venga proposta regolarmente da media e politici. Disinformazione che poi causa gaffe come quella di Giorgia Meloni. Essere ignoranti sulla materia è comprensibile se siamo semplici cittadini, ma se siamo politici e/o giornalisti, prima di aprire bocca dovremmo imparare a verificare quanto stiamo per raccontare al nostro pubblico.

Credete che i giornalisti e i politici che hanno sbagliato siano stati cacciati, allontanati, redarguiti? No, magari qualcuno gli avrà detto di starci più attento, ma state tranquilli nessuno ha smentito quanto detto/pubblicato, nessuno ha voglia di fare vera chiarezza.

A chi giova? Meditate gente, meditate.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su Paypal! Può bastare anche il costo di un chilo di zucchine!