Storie da BUTAC: la legge 210

danniedindennizzi

Nelle ultime settimane Butac, insieme da altri siti e pagine social, ha aperto una campagna informativa sulle vaccinazioni pediatriche in seguito alla notizia che la copertura vaccinale in alcune regioni d’Italia è in grave calo. Questo ha subito smosso la comunità razionale, i medici, i divulgatori scientifici. La cosa è arrivata ai giornali, dove finalmente si è ricominciato a parlare di vaccinazioni e medicina anche in maniera seria, e non soltanto con fuffa per attrarre lettori.

Questi articoli hanno ispirato nuovi e vecchi amici a raccontarci le loro storie, legate alle vaccinazioni pediatriche.

Tra i tanti un’amica di Butac fin dall’inizio, Elena B., ha voluto raccontarci quanto segue.

Premetto: Elena si riferisce ad un post che viene fatto circolare su alcune pagine social sfruttando l’esistenza della legge 210 per confermare le teorie sugli effetti dannosi delle vaccinazioni.

Lo sapevo

che prima o poi qualche antivaccinista avrebbe usato questa legge per confondere le idee tentando di sciacallare per portare i lettori dalla propria parte. 

Mi dispiace, ma non funziona.

Dire “i vaccini e le trasfusioni sono dannosi” portando come esempio chi ha contratto malattie in seguito ad essi, è come dire tu sei la testimonianza vivente del fatto che l’ossigeno rende ciechi” perché sono affetta da retinite del prematuro dopo l’impiego di troppo ossigeno nell’incubatrice quando sono nata.
In più sono l’ex fidanzata di Germano, 41 anni, sieropositivo dal 1993 dopo un’infusione di IG500 -immunoglobuline da tetano – durante un intervento chirurgico successivo a un incidente stradale, e non ho problemi a raccontare la cosa così apertamente dato che comunque la sua storia è di dominio pubblico. Come riportano anche le cronache nazionali:

Era un atleta, Germano Santoni, giocava a pallavolo nella Volley 79, sognava di diventare commercialista e nell’estate del 1993 aveva in mente di iscriversi alla facoltà di Economia e commercio. Poi però il 18 agosto di 21 anni fa la sua vita è mutata. A causa di un incidente stradale in cui Santoni ha riportato la frattura scomposta del femore. Portato al pronto soccorso di Civitanova, «gli hanno fanno una infusione di immunoglobuline da tetano di derivazione umana» spiega l’avvocato Sante Monti, che insieme agli avvocati Andrea Petracci e Andrea Morsillo assiste Santoni nella sua battaglia giudiziaria, iniziata nel 2004.

È assolutamente un atto di grandissima viltà, che merita il massimo disprezzo, utilizzare storie come questa ed altre ancora per legittimare le proprie teorie contrarie alla ricerca medica; chi si comporta così dimostra soltanto di non avere alcun argomento a proprio favore e di voler sfruttare chi già ha dovuto passarne tante nella vita e non ha certo né voglia né bisogno di essere strumentalizzato da chi vuole diffondere l’ignoranza scientifica, come se già di ignoranza non ce ne fosse abbastanza.

Parliamoci chiaro: se in molti, chi in un modo o chi nell’altro, ci portiamo addosso delle disabilità o malattie irreversibili dopo una pratica medica, la colpa non è della pratica medica in sé, ma solo e soltanto dell’incompetenza di chi l’ha attuata in quel momento e con cui proprio noi proprio in quel momento abbiamo avuto la Sfiga (sì, con la s maiuscola) di trovarci a contatto. Nel caso del sangue infetto, la colpa è del Poggiolini di turno che importava il sangue da chissà dove; nessun altro capro espiatorio tipo BigPharma, lobby dei vaccini ecc ecc… solo il fattore S! E da che mondo è mondo il fattore S è sempre esistito, quindi cerchiamo di viverla più sereni. Gli indennizzi sono assolutamente giusti, perché la sanità è giusto che riconosca e paghi per gli errori fatti da qualche incompetente con il quale abbiamo avuto la sfortuna di trovarci ad avere a che fare. Lo dico di cuore: la si smetta di vestirsi da giustizieri da tastiera, non ne abbiamo bisogno; abbiamo il diritto di essere tutelati dalla giustizia, ma anche quello di essere lasciati in pace e non essere strumentalizzati da chi non avendo alcuna competenza diffonde disinformazione credendo di poter usare i malati a proprio piacimento. No, così non gira.

Se non ci fossero state le incubatrici io non sarei qui a parlare, sarei morta dopo pochissimo e #‎BetterBlindThanDead‬.

Se Germano non avesse fatto l’antitetanica forse sarebbe anche potuto rimanere HIV negativo e tutto quel che volete, ma sarebbe magari morto di tetano o per le conseguenze dell’incidente. Basta.

Elena B.

Butac è, insieme a tanti altri blog. parte del #teamvaxitalia, insieme supportiamo la campagna #iovaccino NO alla #disinformazione

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