L’Europa contro l’arancino

L’Unione Europea contro l’arancino siciliano, i burocrati europei addirittura minacciano di cambiarne il nome ponendo fine all’accesa diatriba tra Catania e Palermo sulla sessualità dello stesso. Ovviamente si tratta di una bufala, ma dietro la facile ironia c’è un velato attacco all’Unione Europea ed alle sue politiche in tema alimentare.

Arancina o Arancino? L’Europa dice Supplì!

Ad eccezione del sito che riporta la notizia¹ non vi sono fonti che parlano di una presa di posizione dell’Unione Europea nei confronti della pietanza sicula.

Già leggendo l’articolo che parla delle disposizioni si capisce che abbiamo a che fare con uno scherzo che sembra volere solo pubblicizzare la pietanza, visto che appare improbabile che l’Unione Europea possa disporre delle leggi riguardo forme e dimensioni di un prodotto che, ricordiamo, è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf)²

Le vongole però sono state vietate?

L’attacco reale è infatti velato dalla storiella dell’arancino e punta ad un regolamento comunitario del 2006 che fa divieto di pescare molluschi inferiori ai 25 mm³ e che ha scatenato diverse proteste da parte dei pescatori dell’adriatico.
La scelta dell’Unione Europea venne vista come una imposizione, quando in realtà mirava solo a tutelare una specie marina a noi molto cara e con cui facciamo ottimi piatti di spaghetti⁴.

Conclusioni

La notizia è ovviamente una bufala facilmente verificabile è che mira ad attirare qualche click sfruttando la generale diffidenza da parte di alcune categorie che si sentono “invase” dalle scelte europee.
Continuate quindi a mangiare gli arancini in tranquillità, che nessuno vuole toglierli dalle rosticcerie.

P.s.
Si dice Arancino!

Andreas Anderson