L’FBI, la mafia nigeriana e il traffico d’organi


Su Il Messaggero di qualche giorno fa è apparso un articolo dal titolo:

Portate in Italia e poi uccise: le schiave del traffico d’organi

L’articolo ci racconta di come sia in corso un’investigazione internazionale sulla Mafia Nigeriana. Sarebbe stata creata una Task Force tra FBI e Polizia italiana per indagare su movimenti di denaro sospetti. Riporta il Messaggero:

Ripercorrendo un anomalo transito di soldi dalle città statunitensi roccheforti della mafia nera, le indagini degli agenti federali americani si sono incrociate con l’inchiesta che, ormai da anni, impegna la Dda di Napoli sul fronte Casertano. Da Atlanta, New York City e Chicago è stato monitorato un flusso di denaro costante tra personaggi di un certo rilievo in seno ai Vicking, agli Eyes e ai Black Axe, ovvero i principali gruppi del crimine organizzato nigeriano attivo negli Usa, e immigrati africani che vivono in povertà sul Litorale Domitio. Ricorrendo al money transfer con la Western Union, ma anche a prepagate paypal, pezzi grossi della mafia nera hanno fatto transitare il denaro di attività illecite di varia natura per Castel Volturno.

Il titolo ci fa pensare che ci siano prove che dimostrino che alle ragazze costrette a prostituirsi certe volte vengano asportati organi, ma nell’articolo l’unico vero cenno al traffico d’organi è nella chiusa finale:

La tratta che alimenta il traffico d’organi resta un fenomeno tutto da esplorare. Non è possibile stabilire quante persone spariscono dai villaggi africani per mano della mafia nera. Inchieste non troppo datate, risalenti al 2010, hanno stabilito alcune delle cifre che muovono il business: un rene «costa» 12 milioni di naira, la moneta nigeriana, ovvero 60mila euro. A Lagos, più volte, la polizia ha trovato donne segregate e costrette a mettere al mondo figli poi destinati al traffico di bambini, al mercato del sesso o alla compravendita di organi. Il cuore della tratta è a Benin.

Quindi il traffico d’organi di cui parlavano nel titolo non è in Italia ma a Lagos (in Nigeria) e  in Benin…

Prove di quanto riportato? Nessuna.
Fonti? L’FBI, evidentemente.

Peccato che se cerco organ harvest o organ traffic sui siti dell’FBI gli unici articoli che ne parlano fanno riferimento a traffici d’organi illeciti sì, ma partendo da pazienti morti e conservati in obitori e onoranze funebri. Nessun cenno a traffico d’organi con base in Italia, in nessuna delle tante pagine esplicative sul traffico internazionale di esseri umani. Su BUTAC avevamo già parlato di traffico d’organi, con un bell’articolo della nostra Thunderstruck che cercava di fare chiarezza su alcuni articoli sul tema.

Ve ne riporto solo poche frasi, che ritengo però illuminanti:

  • L’espianto di organi si può fare solo da donatore “vivente”: il cuore deve essere ancora battente.
  • L’organo espiantato deve essere tenuto in vita e trasportato rapidamente nel luogo dove avverrà il trapianto.

Già solo questi due punti escludono la possibilità che tale pratica possa essere eseguita nel primo luogo che capita: sono necessarie attrezzature, strumentazioni, personale adeguato (chirurghi e anestesisti come minimo) e sale operatorie (almeno due). Altro che “attrezzati per espiantare l’organo e trasportarlo in borse termiche”! Senza considerare che il ricevente deve già essere pronto per l’operazione.

Quando un giornalista non specifica queste cose siamo di fronte a un caso di sensazionalismo, e purtroppo vediamo anche sedicenti debunker cascare in questi articoli disinformativi. Ma c’è poco da fare, lo spirito critico è ancora sui monti a sciare.

Un ex autore di BUTAC, oggi evidentemente detrattore dello stesso, mi ha accusato di sminuire il problema della mafia nigeriana facendo riferimento a un articolo dell’anno scorso. L’autore in questione ha estrapolato una mia frase, ne ha eliminato un pezzo e l’ha usata come prova del mio interesse nel minimizzare i fatti. Ve la riporto per intero, giusto per completezza:

Qualcuno ha supposto che la mafia nigeriana potrebbe in un futuro sostituire Cosa Nostra (col nome Cosa Nera). Ipotesi tutta da dimostrare, ma che comunque all’italiano onesto e che non fa affari con la criminalità organizzata cambierebbe poco. Criminali sono e criminali restano. Quelli nigeriani perlomeno farebbero più fatica a infiltrarsi nei partiti del nostro panorama politico, non avendo una fanbase italiana a supportarli.

Che nel meme del simpatico ex autore di BUTAC diventa:

Qualcuno ha supposto che la mafia nigeriana potrebbe in un futuro sostituire Cosa Nostra… Quelli nigeriani perlomeno farebbero più fatica a infiltrarsi nei partiti del nostro panorama politico

Utile all’accusa che io minimizzi…
maicolengel at butac punto it
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