#iostoconAliceP

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Da bolognese leggo da sempre Il Resto del Carlino, è un classico, se vuoi sapere i fattacci della zona l’unica è leggere il Carlino, vuoi sapere chi è morto? Carlino. Peccato che a volte, specie nelle edizioni locali, ci siano alcuni articoli che fanno venire davvero il latte alle ginocchia.

Il 20 giugno 2017 sull’edizione di Cesena a firma Federico del Prete compare un articolo così:

La campagna pro vaccini? La fa una mamma cesenate. “Bando truccato”

La cesenate Pignatti ha vinto la borsa da 9.216 euro

Il titolo, per chiunque legga di fretta, pare molto chiaro: Alice Pignatti ha vinto una borsa per la comunicazione pro vaccini, ma il bando era truccato. Ma le cose non stanno così, e il  giornalista dovrebbe saperlo, esattamente come chi ha scelto quel titolo da denuncia. Difatti basta leggere tutto l’articolo per accorgersi che da nessuna parte nel testo viene usata la parola “bando truccato”, Del Prete spiega molto chiaramente che si tratta solo di accuse:

L’assegnazione è finita nel mirino del Movimento Cinque Stelle che oggi ne chiederà conto all’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi. «Non abbiamo niente contro la Pignatti e rimaniamo favorevoli alla diffusione dei vaccini – premette Raffaella Sensoli, capogruppo dei ‘grillini’ che, però, avevano votato contro la legge regionale definendo «la coercizione come una strada sbagliata» – , ma c’è un enorme problema di trasparenza e correttezza da parte della giunta del presidente Bonaccini». A partire dal bando che «fa acqua da tutte le parti». Tra i requisiti, infatti, si chiedono come vincolanti una «laurea magistrale al Dams» ed «esperienza documentata in progettazione di campagna di comunicazione in tema di vaccinazioni».

Quindi che il bando abbia problemi è un’accusa, e un assunto deciso da una sentenza come sembra dal titolo, non qualcosa di assodato. Peccato che invece il titolone sostienga che Alice abbia vinto un bando “truccato”, chiunque lo legga lo percepisce così. Credo che sarebbe corretto spiegare fin dal titolo che è un’accusa e non una sentenza, e magari nel testo spiegare un po’ meglio i fatti, e che chi potrebbe aver fatto qualcosa di errato non è Alice, ma l’ASL, che può aver scelto criteri d’assegnazione del bando troppo restrittivi, nessuno lo nega. Ma è la ASL a doverne rispondere, non Alice.

E invece l’articolo continua a parlare di lei, purtroppo con tante piccole imprecisioni che fanno pensare a fonti non verificate:

E’ stata proprio la Pignatti, dopo una dolorosa esperienza familiare, a lanciare negli scorsi mesi una petizione online che ha raccolto circa 40mila adesioni, dando il là (sic) alla legge regionale che rende obbligatorie le vaccinazioni per essere iscritti all’asilo, poi adottata anche a livello nazionale tra le immancabili proteste e polemiche.

La campagna firme risale al 2015, siamo nel 2017, dire negli scorsi mesi dimostra non essersi documentati in alcuna maniera. Qualche riga sotto si parla de La Guida intergalattica per genitori dubbiosi, che a detta del M5S e di Del Prete sarebbe stata fatta per la Regione:

…curato, sempre per la Regione, nel 2015 la ‘guida intergalattica per genitori dubbiosi IoVaccino’, tanto da essere risultata l’unica partecipante al bando.

Ma siamo di fronte all’ennesima distorsione della realtà, la Guida, a cui abbiamo collaborato tutti all’interno di TeamVaxItalia, è stata realizzata per i genitori dubbiosi, ma senza ingaggi economici di sorta, disponibile per essere scaricata gratuitamente da tutti dal sito di IoVaccino; la Regione ha solo scelto di stamparla a proprie spese successivamente. Non spiegare questo significa ancora non essersi documentati affatto se non tramite le parole di chi sta denunciando la possibile scorrettezza del bando, ma a quel punto non siamo di fronte a un articolo di giornale, bensì a un comunicato stampa pubblicato acriticamente.

Non posso neppure definirlo giornalismo a tesi, perché non c’è alcuna intenzione di raccontare una storia, solo quella di riportare un’accusa (grave) da parte di esponenti politici. Voi lo capite che questo non è informare correttamente il cittadino?

Giusto per completezza d’informazione, Alice non è che con quel bando abbia vinto dei soldi, deve lavorare e produrre del materiale, cosa che forse non hanno tutti ben chiara, riporto dal bando:

La borsa di studio in oggetto prevede le seguenti attività:
· Progettazione di strumenti comunicativi cartacei;
· Progettazione di un sito web dedicato e di pagine web da usare per il sito
regionale;
· Progettazione di un profilo social Pagina Facebook;
La Borsa di studio avrà la durata di sei mesi ed un compenso di € 9.216,59

Il compenso previsto sarà corrisposto in rate mensili posticipate, dietro attestazione del
Responsabile del progetto, circa il raggiungimento degli obiettivi connessi all’attività di
cui trattasi.

1500 euro al mese circa, per sei mesi, durante i quali dovrà realizzare, sito, materiale cartaceo e pagina Facebook per la promozione dei vaccini, i soldi verranno dati in rate mensili solo dopo che la responsabile avrà confermato il raggiungimento degli obbiettivi prefissati. Quindi se Alice non produce quanto richiesto non vede un soldo.

L’idea che mi sono fatto con articoli come questo è che in alcune redazioni non amino molto il decreto Lorenzin, ma che invece che prendere posizione precisa sfruttino articoletti che istillano il dubbio, articoli di nessuna utilità ai fini dell’informazione ma che possono servire a chi ha un’agenda precisa: cercare di fare perdere credibilità e autorevolezza a chi da anni sta cercando di fare corretta informazione.

Alice da mesi subisce attacchi infami da soggetti sobillati anche da articoli come questo che stiamo commentando, io onestamente ritengo questi soggetti dei cyberbulli, se non erro ci sono leggi in merito per tutelare il cittadino da questi atteggiamenti, spero che Alice si tuteli nella maniera corretta.

Credo possa esser interessante questo articolo su Gli Stati Generali che parla proprio di bandi fatti su misura.
maicolengel at butac punto it #iostoconAliceP
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PS

Giusto per rimarcare una piccola cosa, BUTAC nasce come mio blog personale, se sento di dover prendere posizione su una questione lo faccio, come in questo caso. Poco importa che mi veniate ad accusare di difendere “i miei amici”, tanto voi che attaccate su questo argomento siete della squadra a cui non andrebbe mai bene niente. Un abbraccio, come sempre!