L’Italia dal satellite all’alba, il render 3D

C’è una bellissima immagine che sta circolando sui social, gira da tempo visto che è tratta da una raccolta d’immagini che risale a maggio 2015, sui social la vediamo condividere almeno dall’estate scorsa, e numerose volte ci hanno chiesto come era possibile ottenere una “foto satellitare” (o simili definizioni) di questo genere.

L’originale viene da qui.

L’immagine ovviamente non è una foto, ma una ricostruzione fatta al computer. Un’immagine molto bella ma poco realistica. Se guardate con attenzione notate svariati problemi, il primo, macroscopico, è: dove sono le città? Manca totalmente qualsiasi insediamento abitativo, inoltre scala e prospettiva sono totalmente falsate, date un’occhiata alla Pianura padana, l’appennino Tosco-emiliano sembra creare un muro, ma chi vive in quelle aree sa benissimo che non è così.

In realtà la terra è piatta (oddio no, non intendevo quello che avete capito) è sferica, pur non una sfera perfetta, ma non ha rilievi come quelli nel render 3d che sta girando in rete.

Le immagini sono un’opera di fantasia, basate si su immagini della NASA, ma senza che riportino le altezze in scala corretta. Per capirci, questa è una foto dalla ISS, scattata (se non erro) quando era a bordo AstroSamantha:


EDIT: no anche la foto qui sopra è comunque un’elaborazione, quella originale era questa:

Che potete trovare sul sito dell’esa.

Vedete montagne alte come muri invalicabili? No, perché non ci sono. La leggenda narra che se la Terra fosse una palla da biliardo rispetterebbe gli standard di levigatezza richiesti. Le altitudini delle montagne, che viste da terra ci appaiono altissime, sono in realtà pochissima cosa in paragone alla terra stessa.

Capiamoci, è una leggenda (e una bufala) quella della palla da biliardo, non è vero che la terra sarebbe altrettanto levigata. Ma l’occasione è interessante per riportare qualche calcolo. La differenza tra il raggio più piccolo e quello più grande della terra è di circa 32 chilometri, circa lo 0,5% del raggio medio della terra. Lo 0,5% significa che ci troviamo di fronte a un ellissoide, tra il punto più basso della terra e quello più alto (e no, non è l’Everest) ci sono differenze tali per cui al tatto le montagne e i dislivelli la farebbero apparire come carta vetrata, ma non con dei picchi così alti come quelli che sono rappresentati nelle immagini realizzate in 3d di cui stiamo parlando.

Sicuramente farete le pulci al mio calcolo da terza elementare, ma il concetto che volevo spiegare credo sia chiaro.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon! Può bastare anche il costo di un caffè!