L’italiano va all’estero? Chissenefrega, l’immigrato lo sostituirà

REGGIOCALABRIA-IMMIGRATI

Così titola virgolettando VoxNews. Il bello è che pur mettendo le virgolette (che come dovreste sapere indicano una citazione parola per parola) evitano di fare il nome del candidato sindaco del PD di Reggio Calabria, invocando una possible censura. Censura che andrebbe fatta direttamente chiudendo un sito che non fa informazione ma solo ed unicamente politica monotematica!

Si è vero il candidato sindaco del PD di Reggio Calabria ha rilasciato una dichiarazione in favore degli immigrati, la potete trovare qui, è un po’ più lunga del pezzo riportato da VoxNews e riporta correttamente la situazione attuale di numerosi piccoli paesi italiani, specie nelle campagne, abbandonati dai cittadini (non per andare all’estero, ma spesso per raggiungere centri più grandi che offrano più prospettive) e lasciati nelle sole mani degli anziani del posto, che sono sempre di più ma sempre più anziani per poter fare qualcosa di produttivo.

Ma la frase d’apertura, quella virgolettata non è mai stata pronunciata, e questo trasforma il pezzo in un grido anti immigrati dettato da un mente decisamente ottusa!

Io non voto PD (lo so non ci credete, ma pur venendo da una delle città più rosse d’Italia non li ho mai votati, sarà che a Bologna negli ultimi 20 anni i sindaci di sinistra han fatto più male che bene), ma odio chi disinforma, con tutto il mio cuore. Vuoi attaccare la fazione opposta, bene fallo usando le armi lecite, fallo usando i veri errori che la fazione a te avversa regolarmente fa…non inventare citazioni ad mentula canis

Il candidato sindaco (che per la cronaca si chiama Giuseppe Falcomatà) ha espresso la sua preoccupazione per questi piccoli centri sempre più disabitati, da nessuna parte ha parlato di flussi migratori verso l’estero, ma solo di una realtà che chiunque frequenti certe campagne può vedere, casolari abbandonati (trovatemi dei giovani italiani che con una laurea in tasca abbiano voglia di andare a zappare la terra dalle 6 alle 18), campi incolti e così via…tutto questo può (secondo  Falcomatà) trovare in parte soluzione offrendo agli immigrati la possibilità di sfruttare questa terra, di usare questi spazi ormai lasciati in rovina…e  forse può non avere torto. Ho visto con i miei occhi zone della Romagna che dopo iniezioni di immigrati si sono riprese, luoghi dove per 10 anni nessuno ha coltivato nulla ora fiorire di ciliegi o campi di granturco…insomma tutto è possibile, l’importante è sempre evitare la menzogna. Fare politica usando quell’arma denota davvero un’incapacità al confronto che è desolante!

L’idea è che l’accoglienza possa restituire fertilità e generatività alle nostre terre, essendo queste accoglienti per i migranti. 

maicolengel at butac punto it