Lo scaldino casalingo…

AGGIORNAMENTO DEL 19 DICEMBRE 2014
Me l’aspettavo, era da un po’ che avevo il sentore che questa sbufalata dell’anno scorso risaltasse fuori, e difatti.
SCALDINO20
Tristemente stavolta il giochino mi dispiace sbufalarlo, perché chi l’ha creato (e vuole venderlo) è uno studente dell’Accademia di belle arti di Roma, che cerca finanziamenti su Indiegogo, ma purtroppo le leggi della termodinamica valgono anche nel caso di Egloo, questo il nome dell’invenzione da finanziare. “Invenzione” che fa esattamente quanto riportato qui sotto nella sbufalata di un anno  fa, scalda al massimo una stanza di 6/7 metri quadri con un soffitto molto basso, io di stanze così in casa non ne ho, se l’avete (uno studiolo magari) comperatelo pure, ma altrimenti sappiate che il freddo non se ne andrà mentre i vostri euro avranno già preso il volo! Nel caso tanto vale farselo davvero con i vasi come spiegato qui sotto, almeno il costo è davvero minimo e spesso sono oggetti che avete già in casa!
Sia chiaro l’oggetto è esteticamente piacevole, mentre i vasi facevano un po’ casa di cartapesta, ma è l’inutilità dell’oggetto a rendermelo un po’ antipatico.

Lo so è una boiata, ma l’ho visto girare così tanto e con commenti così entusiasti che non ho potuto fare a meno di parlarne…stiamo parlando del rimedio alle alte bollette del riscaldamento, la novità 2013 in fatto di risparmio, lo scaldino in casa fatto con vasi e candele.

Non volevo sbufalarla, non ha senso, una volta visto il video dovrebbe essere chiarissimo che è poco pratica e probabilmente pochissimo risparmiosa…ma tant’è, voi mi segnalate…io sbufalo!
L’idea, tratta da un video inglese del novembre del 2012, sta facendo il giro della rete, sono state create immagini ad hoc per spiegarne il funzionamento, e sembra che tutti ne siano entusiasti…ma IMHO nessuno in realtà l’ha effettivamente provato.
Qui potetevate vedere il video originale, ora l’han tolto, ma cercando se ne trovano di ben più interessanti 😉 :

Il compassato signore ci racconta come montare e far funzionare il suo scaldino, bastano 4 candele da the (quelle di ikea da 3 euro circa a scatola da 100) due vasi che si possano contenere fra loro e un vassoietto coi bordi rialzati e resistente al calore su cui poggiare il tutto, si appoggiano le candele sul vassoio le si accende, le si copre col vaso più piccolo si chiude il foro superiore e poi si ricopre il tutto col secondo vaso. Le candele fanno si che il vaso coperto si scaldi molto, e dalle aperture del secondo vaso il calore si irradierà nella stanza…peccato che nel video il signore stesso spieghi più volte che la sua è una stanza MOLTO piccola…e velocemente ce la mostra…

Partiamo da qui

passiamo qui dove vediamo che la stanza è poco più larga di un letto ad una piazza e mezzo, un queen bed, diciamo sia larga 2 metri

Qui vediamo chiaramente che la parete esterna altro non è che il tetto quindi il soffitto è bassissimo

Qui invece si vede che dalla fine del letto (che vediamo a centro schermo)
alla parete successiva ci saranno si e no 1 metro, quindi la stanza è lunga circa 3 metri (stando larghi)

E qui si torna al punto di partenza!

Quindi il sistema scalda una stanza piccola di 6 metri quadri e soffitto basso….quante stanze vivete della vostra casa che rispettino queste caratteristiche?
Perchè gli articoli in italiano che ho trovato tradotti non fanno cenno di questo? Anzi a volte se fanno cenno alle dimensioni della stanza parlano di un 20 metri quadri (da dove lo ricavino non è dato saperlo)…
Io solo il bagno e un cucinotto, non utilissimo.
Detto ciò, provatelo, e verificate il risparmio…io credo che in termini di spesa riscaldare 6 metri quadrati alla fine non costi molto più che i 14 centesimi che narra la leggenda…ma potrei sbagliarmi.

AGGIORNAMENTO DEL 1 DICEMBRE 2013:

Una lettrice su Facebook ci ha postato una disamina della cosa fatta in maniera un poco più seria (pur mantenendo un bel tono ironico come piace a noi), credo sia giusto riportare anche al sua versione, così come me l’ha pubblicata:

 Anche senza scomodare gli studi in architettura fatti, ragioniamo un attimo su questi dettagli: il sistema costruito produce *indubbiamente* calore => quello di 4 candele.I due vasi che fanno? Nulla, a parte regolare il flusso d’aria, evitare che il vento spenga le candele, che le stesse anneriscano ciò che si trovano a tiro e fare un pochino di massa termica. Ovvero diventare piacevolmente caldi ed emanare calore per un po’ dopo che le candele si sono spente.

MA il calore prodotto è sempre quello di 4 candele. Secondo il cervello della gente perché non si scaldano le case con le candele? Perché c’è un complotto contro i lumini dell’ikea o per i seguenti motivi?

  • a) la quantità di calore prodotto è limitata. Potrebbe essere sufficiente ma per sapere se lo è bisogna calcolare il fabbisogno energetico di una stanza in base a dati come il volume e le dispersioni di energia non andare a spanne “4 candele bastano per una stanza”. Di quanti mq? con quante finestre? ci batte il vento? Sopra c’è un appartamento riscaldato o il lastrico solare? come sono fatti i muri?
  • b) l’anidride carbonica prodotta dalla combustione non fa bene alla salute (nemmeno eccedere con la combustione di paraffina secondo me) quindi per mantenere salubre questo sistema bisognerebbe aumentare i ricambi d’aria (aprire la finestra) vanificando l’apporto di calore delle 4 candeline (la legge prevede un ricambio d’aria ogni 3 ore in ambiente domestico con sistemi di riscaldamento tradizionali, vedete voi con questo…)
  • c) i camini hanno una cappa di tiraggio per una ragione specifica
  • d) cambiare candele ogni 4 ore non è una gran vita, specie facendolo per ogni stanza.
  • e) il problema principale delle nostre case è che disperdono il calore. Unito al fatto che il calore prima viene assorbito dalla massa dei muri questo diluisce l’apporto aggiuntivo di calore fino a renderlo irrisorio.
    • Se una stanza fosse perfettamente isolata e riflettente si 4 candele aumenterebbero la temperatura senza bisogno d’altro (l’ho sperimentato in prima persona a Siwa (oasi nel Sahara), notte nel deserto, in una stanza rivestita di lastre di sale che manteneva una temperatura almeno 5-7 gradi superiore a quella esterna nonostante una grande apertura di ingresso.
  • ebis) una stanza riflettente (o isolata internamente) che non accumula calore si raffredda appena la fonte di calore viene meno. Questo tipo di soluzioni si può adottare solo con un riscaldamento continuo e uniforme nelle 24h come ad esempio quello offerto dai sistemi radianti microcapillari.
    • Oppure in luoghi che devono riscaldarsi e raffreddarsi rapidamente quando utilizzati come scuole o uffici, non abitazioni. 
  • f) in generale se nella storia l’umanità ha preferito bruciare legna in un camino a candele nelle stanze per riscaldarsi una ragione ci sarà. E sono ragionevolmente certa che ai tempi delle clave, ma anche in quelli delle stufe in ceramica che ancora si possono ammirare nel palazzo d’inverno a Vienna, le multinazionali ed i complotti non c’entrassero.

 

in breve: ragionate prima di condividere bufale che se poi accade qualche incidente causa fiamme libere, eccesso di fumi di combustione etc, la responsabilità è anche vostra

Che dire, grazie Stefania Pizzolante, ti sono debitore! Oltretutto Repubblica ha postato proprio oggi il video inglese accompagnato da poche righe a sostegno della bufala. A dimostrazione che gli stagisti di Repubblica non leggono Bufale Un Tanto al chilo.

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