L’ANSA ieri sera ha riportato una notizia, sul sito dedicato al pubblico sono proprio poche righe:
Sì dell’Aula della Camera al giro di vite sulle auto blu. Il testo, approvato a Montecitorio con 387 sì, nessun contrario e 19 astenuti (Fi), passa al Senato.
Diventa reato penale e, precisamente, peculato d’uso, l’uso delle auto di servizio per il tragitto da casa all’ufficio. Inoltre, le amministrazioni pubbliche non potranno acquistare autovetture né stipulare contratti di locazione finanziaria per avvalersene fino al 31 dicembre 2017, anziché 31 dicembre 2015, come previsto dall’ultima legge di stabilità.
Uno dei commenti che ho trovato subito sotto mi ha fatto morire, è tragico per quanto comico:
va a finire che cambieranno il colore sti paraculi
Perché sappiamo che Raffaele non è l’unico che ci ha pensato. Fatta la legge trovato l’inganno è un detto molto sentito nello stivale. Ma andiamo avanti. L’ANSA titola:
Auto blu: Camera approva testo su giro di vite, va al Senato
Il Fatto Quotidiano invece titola così:
Auto blu, ok della Camera a ddl M5s-maggioranza: reato usarla per tragitto tra casa e l’ufficio
Il provvedimento ottiene il primo via libera a Montecitorio con 387 sì, nessun voto contrario e 19 astenuti (Forza Italia).
La fonte è sempre l’ANSA, la citano nel pezzo.
E su Facebook appaiono questi poster:
La Camera ha 630 deputati, ne erano presenti 406, hanno votato a favore 387, si sono astenuti in 19. Per vincere bastavano 194 voti. Uno scarto di 193 voti. Quanti sono i deputati 5stelle? 91. Il sì avrebbe vinto alla stessa maniera se avessero deciso di suicidarsi politicamente e votare tutti no. Ma resta una vittoria 5stelle, perché la proposta l’hanno fatta loro. Quello che sia FQ che ANSA sembrano evitare di dire è che l’iter non è concluso e possono ancora venire fatte modifiche al testo. Io sarei contento venisse approvato così, ma come dicevamo in apertura, fatta la legge trovato l’inganno.
maicolengel at butac.it #STOPAUTOBLU basta che poi non le sostituiamo con quelle bianche sempre a spese nostre.
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