L’Oki da sniffare

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A volte mi domando, ma a chi vengono (e come gli vengono) certe idee per un pezzo “giornalistico”?

C’ è così tanto bisogno di scrivere e attirare lettori al punto da creare la notizia? Non sarebbe meglio rallentare un po’ e cercare di tornare a fare giornalismo?

In questi giorni tanti ci avete segnalato il ritorno di un evergreen da almeno due anni a questa parte, ma per Blasting News di due giorni fa si tratta di:

Allarme tra gli adolescenti: la nuova moda di ‘sniffare’ l’Oki ha conseguenze devastanti

Una nuova moda, eppure ne parlava già Panorama nel 2014:

Droga, anche in Italia ora si sniffa l’Oki

Dopo la segnalazione di alcuni casi a Venezia e in Puglia, si scopre che sempre più adolescenti in tutta Italia sniffano farmaci come l’Oki (ma non solo)

Lo stesso Panorama a distanza di mesi però faceva un po’ più chiarezza: è vero, degli adolescenti sono stati trovati sniffarsi alcuni farmaci reperibili in casa (non credo sia una novità, notizie del genere circolavano anche quand’ero adolescente io negli ormai lontani anni ’80). Panorama a fine 2014 però intervista Mauro Cantoni, segretario dell’Ordine dei Farmacisti di Milano, Lodi, Monza e Brianza all’epoca, queste le parole riportate:

Panorama: Dottor Cantoni, innanzitutto facciamo chiarezza: chiunque può acquistare un farmaco come l’Oki, senza ricetta medica?

Mauro Cantoni: L’Oki, che è a base di Ketoprofene (simile all’ibuprofene), si può acquistare in farmacia dietro ricetta medica, ma questa non può essere ripetibile. In realtà esiste una tipologia di questo farmaco, l’Okitask, che è di libera vendita: non serve alcuna ricetta perché è un farmaco da banco.

Panorama: Ma come farmacisti sapete che dell’uso “improprio” che viene fatto di questo farmaco, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi in cerca di “sballo”?

Mauro Cantoni: In tutta onestà no, o almeno non fino ad ora. Però vorrei chiarire che non esiste alcuna evidenza scientifica che indichi in questo tipo di farmaco effetti analoghi a quelli di sostanze stupefacenti. Più che dare realmente “sballo”, è l’idea che possa farlo che potrebbe spingere i ragazzi a provare a sniffarlo, proprio come anni fa si riteneva che sciogliere dell’aspirina C nella Coca Cola potesse dare chissà quali effetti.

Ma quali sono le reali indicazioni del farmaco: a cosa serve, ma soprattutto quali possono essere gli effetti collaterali negativi, dovuti all’assunzione impropria?

Questo farmaco, a base di Ketoprofene, ha la triplice azione di antinfiammatorio, antidolorifico e antipiretico, al pari dell’aspirina, anche se con più o meno efficacia a seconda delle indicazioni. Gli effetti collaterali negativi sono, proprio come l’aspirina, a livello gastrico: dal momento che inibisce la formazione di quella pellicola che protegge le pareti dello stomaco dai succhi gastrici, può provocare ulcera. Effetti più importanti, in caso di abuso, si possono avere anche in pazienti che hanno già altre patologie, come in malati cronici di insufficienza renale o con patologie epatiche, ma si tratta – ripeto – di soggetti particolari. In realtà, in persone normali o anche in ragazzi, se sniffato non è provato che abbia alcun effetto, se non un’eventuale irritazione della mucosa nasale.

Quindi l’idea che possa dare effetti di euforia o simili ad altre sostanze stupefacenti non è fondata?

Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche no. In passato è capitato solo un caso, di un noto sedativo per la tosse, che unito ad altri “artifici” poteva essere assimilato a una sostanza stupefacente, ma il caso era differente: il principio attivo agiva a livelli di sistema nervoso centrale, come per le droghe, e venne ritirato dal commercio, mentre nel caso dell’Oki viene interessato solo il sistema periferico e in modo differente.

Vi ho sottolineato quel “è l’idea che possa farlo” per portare all’attenzione di tutti che parlare sui giornali della questione senza mai riportare le parole di medici, ma sempre solo e soltanto fonti non verificate, rientra nel dare l’idea che possa funzionare davvero come droga. Quindi i principali colpevoli, se qualcuno sniffa Oki, sono gli stessi giornalisti che spingono continuamente all’emulazione. Sia chiaro, negli anni l’hanno fatto tutti, da testate più blasonate come La Stampa a quelle meno autorevoli come Today, per non parlare dei tantissimi blog e finte testate online che l’hanno copiata e incollata.

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Insomma si tratta di notizia senza fonti, possibilmente in parte vera, ma molto probabilmente i pochi casi riportati (di cui purtroppo eccetto minuscoli articoli senza fonte non si trovano altre tracce verificabili) sono più nati da emulazione dopo aver letto la notizia, che a sua volta può esser sia frutto solo di sensazionalismo creato ad hoc per attirare lettori. Sensazionalismo che dal 2014 viene ritirato fuori periodicamente.

Concludendo, i farmaci vanno usati sempre e solo in caso di necessità, sono studiati apposta per rispondere al bisogno dietro consulto medico, l’abuso può creare gravi danni. Utilizzare dei medicinali trovati nell’armadietto per crearsi droghe fatte in casa  è da incoscienti.

maicolengel at butac punto it

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