L’Osservatorio Internazionale dei Diritti Umani Nazione Italica

Ma che davero?

ARTICOLO AGGIORNATO

Ad aprile 2024, quasi quattro anni dopo la pubblicazione originale dell’articolo che segue ci è stata inviata una diffida. Nella diffida si lamenta il fatto che nell’articolo avevamo inserito in chiaro alcuni dettagli anagrafici dei soggetti dietro al sito di cui parliamo, dettagli che oggi sono meno evidenti in quanto sono stati redatti dalla proprietà del sito. Pertanto abbiamo aggiornato l’articolo, eliminando i dettagli anagrafici che oggi non sono più pubblicamente disponibili, ma lasciando ovviamente tutte le altre considerazioni e aggiungendo ogni possibile aggiornamento pertinente.


Ci avete segnalato, in più d’uno nelle ultime settimane, contenuti che hanno avuto origine o sono stati condivisi da una pagina Facebook che si definisce “Osservatorio Internazionale dei Diritti Umani Nazione Italica”, la pagina ha anche un sito web, registrato nel 2017.

Sarebbe da mettersi a fare fact-checking di ogni post che appare sulla loro pagina. (Post che oggi sono in gran parte spariti dalla pagina pubblica, ma che sono rimasti nel gruppo facebook messo al momento in pausa). Ma la cosa che mi ha incuriosito di più è chi si celi dietro la stessa. La pagina FB, infatti, ha cambiato nome quattro volte da quando è stata aperta.

La pagina è gestita da sei persone, una sta a Malta e le altre tutte in Italia.

Il sito in origine era registrato in forma non anonima, e quindi tutti i dati del proprietario del dominio erano disponibili e liberamente consultabili al punto che li avevamo riportati qui. In un secondo momento, posteriore alla pubblicazione del nostro articolo sono stati resi privati e anonimizzati. Questo però ci limita solo fino a un certo punto, visto che la persona a cui facevamo riferimento è, come legge impone, citata nelle privacy policy del sito web, che riporta:

La presente Privacy Policy è relativa al sito www.osservatoriodirittiumani.org (“Sito”) gestito e operato dall’ENTE EXTRATERRITORIALE MARONGIU WOLFGANG, con sede in pec wolfgangmarongiu@pecimprese.it, Codice Fiscale: 91073100553 (“MW”)

Analizzando il sito dell’Osservatorio si trovano altri volti, con nomi e cognomi, e si trova un’altra referenza una fantomatica Confederazione Nazioni Unite, nome altisonante, con il logo fatto così:

Si presentano con un sito al dominio confederazionenazioniunite.org, registrato nel 2019 ma per ora limitato a una singola pagina che riporta solo:

La confederazione Nazione Unite (CNU) raccoglie tutti i gruppi e singoli individui che togliendo la delega di amministrazione del loro Trust allo stato si sono Autodeterminati.

La CNU intende creare in tutta italia con la collaborazione di tutti aeree extraterritoriali (AE) in cui insediare nuove economie sane ed etiche dove non ci sia controllo da parte dello stato spa o dell’europa.

Persone autodeterminate consapevoli che vogliono riappropriarsi del territorio italico in modo pacifico.

Le AE saranno finanziate attraverso una Crittovaluta (si si c’è scritto proprio Crittovaluta, non siate cattivi ndmaicolengel) sovrana il dinastycoin, che viene messo a disposizione attraverso un Ente Banca dislocato in una AE a tutti gli aderenti alla CNU che hanno progetti di sviluppo di nuove AE.

Ad oggi il sito risulta non più funzionante in nessuna delle sue versioni. In compenso la crittovaluta è stata un successone:

Suonano tanto come la setta di One People Public Trust o meglio, sostenitori della “Sovranità Individuale“, ovvero gente che cerca escamotage per non pagare tasse e debiti nel Paese in cui risiede. O meglio ancora, abili venditori di fumo che cercano di convincere gente piena di problemi e debiti a seguirli. Magari dando loro una piccola quota associativa…

L’abbiamo già visto succedere, io ho tutt’ora una causa in corso con un avvocato che ha fatto di questo per qualche anno il suo mestiere principale: truffare i poveri suggestionabili (aggiornamento del 2024, la causa si è conclusa e siamo stati assolti).

Chissà se anche qui siamo di fonte a un caso simile.

Navigando sulle pagine di Osservatorio troviamo i moduli da scaricare per “certificare la propria esistenza in vita” e per compilare la propria “autocertificazione di Legale Rappresentanza”. Tutti termini che conosciamo bene avendoli già visti riportati su i tanti siti collegati alle teorie del complotto di OPPT come specificato poco sopra.

Questo è il modulo di Legale Rappresentanza, dove possiamo leggere al punto 6 che il soggetto che l’ha firmato e compilato dichiara di:

non riconoscere né accettare alcun contratto, ovvero effetto di alcun contratto stipulato tra voi, Stato “ITALIA”, REPUBBLICA ITALIANA ovvero “REPUBLIC OF ITALY Corp, COMUNE DI XXXXXX o qualsiasi terzo pretenzioso, avente ad oggetto o presupposto nome cognome (figlio), citato nelle diverse grafie e/o posizioni giuridiche di qualsiasi tipo, che siano in violazione della Dichiarazione dei Diritti Umani, dei Trattati e delle Convenzioni vigenti, sancite, ratificate e sottoscritte, e in base al precetto “Res inter alios iudicata tertio neque nocet neque podest”

Legalese che abbiamo visto usare dai membri di OPPT, dai membri di Noi è Io Sono, e dai tanti che negli anni hanno sfruttato queste formule per cercare di non pagare tasse e altri balzelli statali e comunali.

Quello che è certo è che l’Osservatorio è un qualcosa di fittizio, che non ha alcun potere di alcun genere, e che non ha nessuna credibilità in campo legale. Quest’anno di entità simili ne abbiamo viste altre, sono specchietti per allodole, fatti apposta da gente che oggi segue le varie narrazioni stile Q per attirare persone suggestionabili e spaventate che necessiterebbero di aiuto. Persone che dovrebbero essere avvicinate da psicologi, da terapeuti che possano far capire loro come non siamo di fronte alla fine del mondo. E invece vengono tirati su come pesci in una rete da pescatori senza scrupoli che li useranno come carne da macello, online e offline, istigandoli a manifestare contro le mascherine, contro i lockdown, contro i medici. Invitandoli a non rispettare le misure di contenimento, mettendo a repentaglio la loro salute e quella degli altri.

La Polizia Postale dovrebbe intervenire contro questa gente, lo Stato dovrebbe intervenire, non noi.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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