L’ultracentenaria che va a votare

Nell’edizione cartacea del Corriere della Sera del 27 gennaio, a pagina 5, nello speciale elezioni, è apparso questo trafiletto di costume.


Vi riporto il testo, ché non per tutti è facile leggerlo da device:

Irma Campanini, che ha compiuto110 anni solo pochi giorni fa, è l’elettrice più anziana d’Italia. Ieri è andata al seggio della frazione di Corcagnano (Parma) per votare alle Regionali dell’Emilia-Romagna. A raccontare il suo primato l’Associazione Giustitalia della quale è socia onoraria. Quinta di undici fratelli, si è sposata giovanissima, a soli 18anni. È una delle poche donne ancora in vita ad aver votato al referendum costituzionale che ha sancito la nascita della Repubblica italiana. A Modena, invece, Giuseppina Vernia è andata a votare nel giorno del suo centesimo compleanno.

Irma Campanini esiste, ed è vero che ha 110 anni. Il problema è  Giustitalia, che non è altro che una clonazione/reincarnazione di Agitalia (Agenzia per la Giustizia in Italia), o Fondazione Risparmiatori Italia. Hanno avuto gioco facile nel confezionare la storia: hanno ripreso i dati della signora Campanini in rete, da articoli come questo.

La foto l’hanno recuperata sempre da lì ed ecco fatto il gioco. Così facendo hanno trovato l’anello debole della catena, l’indirizzo mail di qualche responsabile di redazione che non fa verifiche sufficienti, indirizzo a cui – state tranquilli – ora invieranno anche i soliti articoli copia e incolla su buoni del tesoro ritrovati dopo 50 anni, lire che la Banca d’Italia non cambia ecc ecc.

Come spiegavo già l’anno scorso:

Il giochino è vecchio e stantio: inventarsi storie che abbiano motivo di finire sui giornali per fare pubblicità a un’associazione che sostiene di difendere il consumatore. Non cascateci, smettetela di fidarvi delle testate che queste notizie le pubblicano, sono un’ottima cartina tornasole per decidere quali redazioni siano serie e quali invece pubblichino senza la minima verifica.

Giustitalia, sempre l’anno scorso, era già riuscita a finire su svariate testate italiane con la notizia di Anna Maria Franzoni che avrebbe richiesto il reddito di cittadinanza, non tutti però c’erano cascati. Erika Bertossi di Bologna Today, infatti, dopo aver trovato il mio articolo su Giustitalia aveva contattato l’avvocato della Franzoni che le aveva detto:

Mi avevate avvertita di questo comunicato, ma mi sembrava talmente una sciocchezza da non considerarlo proprio. Poi però la lista delle chiamate da parte della stampa si è fatta consistente e la notizia è stata ripresa da alcuni media rendendo necessaria una smentita. La mia assistita era all’oscuro di tutto e ha confermato di non aver mai fatto alcuna richiesta di reddito di cittadinanza, di non averci neppure mai pensato. L’ho chiamata io stessa per avere conferma.

Erika Bertossi è evidentemente una giornalista che verifica le notizie, il redattore del Corriere della sera no (e no, chiamare il numero da cui è arrivato il comunicato non è verificare la notizia, ma solo chiedere all’oste se il vino è buono).

Non credo serva aggiungere altro, a me basta questo tipo di notizie per farmi dubitare di tutti gli articoli di una testata, se non sono stati attenti con questa quanti altri errori ci saranno?

maicolengel at butac punto it
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