L’estate e la macchina dell’energia

...che produce energia gratis, ovviamente.

Leggendo il titolo potreste aver pensato che stiamo per parlare di attrezzature per creare energia solare o eolica, sarebbe comprensibile. Ma siamo su BUTAC, e quindi oggi parliamo della “macchina dell’energia” che crea energia a costo zero: una roba che potrebbe rivoluzionare il mondo per come lo conosciamo. Ci avete segnalato un articolo apparso su La Nazione il 19 luglio 2022, dal titolo:

“Addio bolletta con la macchina dell’energia”

L’articolo è dietro paywall, noi siamo comunque riusciti a leggerlo, ma se voi non avete un abbonamento a La Nazione o a una delle testate partner ve lo riassumiamo. Vi si racconta di un pensionato, Angiolo Neri, che sostiene di aver fatto la scoperta del secolo. In un’epoca di energia con costi esorbitanti il signor Neri ha creato la macchina che crea energia a costo zero.

L’articolo – di cui, visto il paywall, non oso riportare frasi intere – usa termini di questo genere:

  • un sistema di autoalimentazione che richiama l’immagine del cerchio
  • ogni pezzo aiuta l’altro a ricaricarsi
  • genera energia elettrica a costo zero
  • può essere applicato al fabbisogno di una casa, un’azienda e tutto quello che si muove elettricamente, veicoli compresi
  • si basa su batterie al litio che liberano la potenza necessaria ad azionare un motore

Nell’articolo ci viene raccontato di come il MISE si sarebbe detto interessato al brevetto che stanno registrando. Sarebbe bellissimo se tutto questo fosse reale, ma se lo fosse significherebbe che le leggi della fisica per come le conosciamo sono sbagliate e che va tutto rimesso in discussione.

Onestamente fatico a credere che un anonimo signore, senza alcuna specifica conoscenza della materia, sia riuscito a demolire così la fisica. Anzi, a essere onesti fatico a capire come un quotidiano storico si presti a fare da cassa di risonanza a una notizia di questo tipo. Sia chiaro, fosse vero saremmo di fronte alla scoperta del secolo, ma per poterlo dimostrare servono prove che  – come si evince dall’articolo – non vengono date. Bisogna fidarsi, e noi onestamente abbiamo imparato che è meglio non farlo.

Inventori per tutti i gusti

Dalla descrizione che viene fatta della macchina sembra di trovarsi di fronte all’ennesimo apprecchio senza alcuna utilità di cui negli anni abbiamo parlato più volte qui su BUTAC.

Nel corso del tempo, infatti, sia noi che altri colleghi abbiamo visto e trattato più volte macchine simili, macchine di cui dopo iniziali articoli entusiastici – scritti da giornalisti che si sono limitati a interviste all’inventore – non si è sentito più parlare. Se vivessimo in una società corretta ogni testata che avesse pubblicato articoli simili a quello de la Nazione, dopo sei mesi senza aggiornamenti, dovrebbe pubblicare una smentita a cui dare più risalto dell’articolo originale, e i redattori che hanno proposto e approvato il servizio andrebbero messi a scrivere al massimo i necrologi. Ma non viviamo in una società corretta. Guarda caso online potete ancora vedere il servizio delle Iene dove con toni entusiastico-complottisti si parlava di un’auto che andava ad acqua, e di un’altra che avrebbe dovuto risolvere i problemi energetici, ne avete mai più sentito parlare? E ve li ricordate quelli della macchina QEG, che veniva pubblicizzata nei circuiti dei One People Public Trust 1776, che oggi si sono riciclati con i Noi è Io sono ma sempre sulle stesse basi fuffarole?

Avete visto smentite? Nulla, perché dare spazio alle notizie non verificate non è vietato, ma con la scusante del “raccontare storie” si creano leggende urbane che a distanza di anni possono evolversi in maniere inaspettate. Ho sentito con le mie orecchie uno degli inventori di aria fritta sostenere che della sua magica invenzione che avrebbe sollevato il mondo dalla schiavitù della benzina non si parla più perché i poteri forti l’hanno messo a tacere, e ci sono soggetti che gli danno retta. E magari comprano il suo libro/dvd/modellino di motore a energia infinita.

L’onere della prova

Una spiegazione  sul perché una macchina del genere sia impossibile (a meno di non sovvertire le leggi della fisica) la trovate qui. Io non credo abbia senso perdere altro tempo su questa notizia, ovviamente senza avere di fronte la macchina da poter smontare e provare non posso fare di più, ma come si suol dire: l’onere della prova spetta a chi afferma che la macchina funzioni, non a noi scettici che la mettiamo in dubbio. A oggi quella prova manca.

maicolengel at butac punto it

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