Macron fa marcia indietro?

...Sarebbe più corretto dire che tira dritto per la sua strada...

Ci avete taggato sotto a un post di un sito che non conoscevo, l’ennesimo dominio .com registrato in forma anonima giusto pochi giorni fa. Come vi ho già raccontato più volte, quando un sito viene registrato così significa che chi lo amministra non vuole essere identificato. Il fatto che chi sceglie di aprire un sito di informazione voglia restare anonimo lascia principalmente una criticità: che chi pubblica su quel sito sa che quello che dice non è corretto e vuole evitare possibili cause legali. Pertanto, come sempre, inseriamo d’ufficio il sito nella nostra Black list. Inoltre andiamo ad analizzare la notizia per come è riportata.

Titolo della notizia:

Passo indietro di Macron sul Green Pass

Pochissime righe e una singola fonte, una testata britannica di estrema destra, il Daily Express, una di quelle testate giornalistiche che da sempre sono ritenute scarsamente affidabili per la faziosità con cui trattano gli argomenti.

Agenzia News nel suo breve articolo riporta:

Come dimostra il Daily Express, Macron starebbe per tornare sui propri passi sulla questione Green Pass obbligatorio per partecipare alla vita sociale in Francia.

Peccato che l’anonimo autore, vigliacco come tutti quelli che non ci mettono la faccia, eviti di riportare materialmente in cosa consisterebbe questo fantomatico “passo indietro” di Macron.

Sia chiaro, anche il Daily Express racconta le cose un tanto al chilo, con un classico articolo per polarizzati.

Questo è uno screenshot della pagina del Daily Express, l’articolo come vedete ha titolo, poche righe d’introduzione, un video, una pubblicità, un paragrafo, due link ad altri articoli con immagini, altro paragrafo, due immagini una con Macron e una con i gas lacrimogeni e un altro paragrafo, dove vedete la freccetta rossa è il punto in cui ci raccontano il passo indietro del titolo. Questo non è giornalismo ma pura spazzatura faziosa. Se non lo capite BUTAC non è posto per voi.

Solo alla fine del terzo paragrafo dell’articolo ci viene raccontato in cosa consiste il “passo indietro”:

Emmanuel Macron has climbed down on part of the health pass rules as he backtracked on its use in shopping centres.

On Sunday, Finance Minister Bruno Le Maire said that the passes will now only be required to enter malls with a surface area of more than 20,000 square metres.

Quindi, tutte le altre misure dette da Macron restano in atto, solo per quanto riguarda i supermercati si è fatto un passo indietro e servirà unicamente per entrare nei centri commerciali con una superficie di vendita superiore ai 20mila metri quadri. Siate onesti, non vi sentite un po’ presi per i fondelli? Leggendo il titolo della vigliacca Agenzia News avreste pensato che Macron avesse ripensato in toto il greenpass, o perlomeno avesse ridotto le restrizioni che aveva introdotto. E invece ciccia.

Oltretutto non è un passo indietro causato dalle manifestazioni di protesta del 14 luglio, come invece vuole dare a intendere il Daily Express, bensì una conferma di qualcosa già in essere. Vedete, già a febbraio, quando sono state introdotte le prime restrizioni sui supermercati e sono state chiuse alcune strutture a rischio, si trattava sempre delle 400 strutture sopra i 20mila metri quadri. Poi, quando l’emergenza non ha accennato a calare, si sono chiuse anche quelle da 10mila. L’introduzione del Green pass farà lo stesso percorso: all’inizio sarà obbligatorio solo nelle strutture molto grandi, poi, spiegano i ministri, se non basterà verrà introdotto anche in strutture minori. Ma solo se non sarà sufficiente la scelta iniziale. No, Macron non sta cedendo alle proteste di piazza, va dritto per la sua strada.

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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