La matematica non è un’opinione…

… un po’ come la chimica, la statistica, la microbiologia e i vaccini.

Questo articolo non vuole essere un altro articolo sui vaccini, su quanto siano utili, sicuri e su quanto sia ipodotato cerebralmente chi non fa vaccinare i propri figli perché crede alle varie bufale/teorie dei complotti/cialtronerie che girano intorno a essi. Voglio prendervi per mano e accompagnarvi in ragionamenti semplici e logici, spiegarvi che la matematica non è un’opinione e che i numeri hanno la loro importanza.

Sicuramente non cambierete idea se appartenete alla categoria “antivaccinisti convinti” ma, chissà, magari vi viene un mezzo dubbio.

L’altro giorno in seguito ad un articolo apparso su Butac dal titolo “Vaccini, stampa e complotti” la community di commentatori qui sul blog si è rivelata intelligente; non si può dire altrettanto dei personaggi che hanno commentato il post su Facebook. A leggere certi commenti mi ha un po’ ribollito il sangue nelle vene. Commenti del calibro di “Andatelo a dire ai genitori di quei sei bambini!” dimostrano come la gente, non solo gli italiani visto che gli antivaccinisti esistono in tutto il mondo “sviluppato”, non sappia fare due calcoli. Non dico risolvere integrali per parti, equazioni a più variabili, calcolo di matrici, sto parlando di semplici proporzioni e percentuali. Roba che si studia e si ristudia durante gli anni della scuola dell’obbligo.

Sì, pare che su ben 16.000 bambini vaccinati 6 abbiamo poi sviluppato un disturbo dello spettro autistico. Lo 0,0375%. Uno su 2.666. Numeri impressionanti, vero? Dico pare perché io lo studio di 1271 pagine classificato come “confidential” della Glaxo non l’ho letto, ma maicolengel sì e qui vi spiega tutto. Facciamo finta però che il nesso sia causale e non solo temporale, e che sia stato dimostrato che quei sei bambini abbiano sviluppato disturbi dello spettro autistico, senza alcun dubbio, a causa del vaccino.

Certo, avere la sfiga di rientrare in quello 0,0375% non è bello, nessuno lo mette in dubbio, i disturbi dello spettro autistico sono tanti e possono essere anche molto seri, andando a gravare su ogni aspetto della quotidianità familiare.

Basandoci su questa percentuale espandiamo su scala un po’ più grande il numero  di vaccinati: invece di 16.000 i bambini sottoposti a vaccinazione con esavalente sono 100.000.000. Avremo 37.500 bambini che a seguito della vaccinazione hanno sviluppato un disturbo dello spettro autistico.

Immaginiamo per un momento uno scenario assolutamente impossibile: la vaccinazione con l'”esavalente”, il vaccino MPR e tutti gli altri vaccini non esistono più, avete vinto voi antivaccinisti e nessuno fa più vaccinare i propri figli (ho i brividi al solo pensiero). Non so quanti anni possano volerci per azzerare l’immunità di gregge, ma sicuramente ritornerebbero in auge tutte le malattie che si possono prevenire con un vaccino: pertosse, tetano neonatale, epatite B, haemofilus, difterite, polio, morbillo, parotite, rosolia, varicella ecc. ecc. Le quali non sono dei simpatici raffreddori, ma hanno tassi di mortalità, incidenza di effetti collaterali gravi e permanenti che adesso andremo ad analizzare, nonostante per voi antivaccinisti le malattie tipiche dell’infanzia siano delle passeggiate e che non sia mai morto nessuno (probabilmente perché i morti non stanno su Facebook a raccontare le loro esperienze personali come tutti quelli che “io ho avuto il morbillo e non sono morto”).

Il vaccino incriminato è l’esavalente INFANRIX HEXA della Glaxo quindi limiterò quest’analisi alle 6 malattie che previene.

DIFTERITE

Qui oltre a complicanze e tassi di mortalità, potete leggere molte informazioni relative al baccillo Corynebacterium diphtheriae.

Death: The overall case-fatality rate for diphtheria is 5%–10%, with higher death rates (up to 20%) among persons younger than 5 and older than 40 years of age. The case-fatality rate for diphtheria has changed very little during the last 50 years.

Il tasso generale di mortalità per la difterite è del 5% -10%, con tassi di mortalità più elevati (fino al 20%) tra le persone di età inferiore a 5 anni e di età superiore a 40 anni. Il tasso di mortalità per la difterite è cambiato molto poco negli ultimi 50 anni.

Considerando, per praticità di confronto dei dati, una popolazione non vaccinata di 100 milioni di persone, tutte nel mondo sviluppato dove le condizioni igieniche sono ottimali, e un contagio simile alle epidemie sviluppatesi negli anni Venti del secolo scorso negli US: 200.000 persone contagiate, con un tasso di mortalità del 10%, sono 20.000 morti.

EMOFILO DI TIPO B

Haemophilus influenzae di tipo B: qui complicanze e tassi di mortalità, oltre a tutte le informazioni relative all’Haemophilus i.

Meningitis is infection of the membranes covering the brain and spinal cord and is the most common clinical manifestation of invasive Hib disease, accounting for 50%–65% of cases in the prevaccine era. Hallmarks of Hib meningitis are fever, decreased mental status, and stiff neck (these symptoms also occur with meningitis caused by other bacteria). Hearing impairment or other neurologic sequelae occur in 15%–30% of survivors. The case-fatality rate is 3%–6%, despite appropriate antimicrobial therapy

La meningite è un’infezione delle membrane che coprono il cervello e il midollo spinale ed è la manifestazione clinica più comune della malattia invasiva Hib, che rappresenta il 50% -65% dei casi nell’epoca prevaccino. I segni distintivi della meningite Hib sono febbre, ridotto stato mentale e collo rigido (questi sintomi si verificano anche con la meningite causata da altri batteri). La disfunzione uditiva o altre sequele neurologiche si verificano nel 15% -30% dei superstiti. Il tasso di mortalità è 3% -6%, nonostante la terapia antimicrobica appropriata

Per fortuna non è una patologia estremamente contagiosa come altre. Tra i 100 milioni di soggetti non vaccinati, 200.000 si ammalano (stima basata sui dati riportati nel Pink Book del CDC): sulla base del tasso di mortalità ci saranno 9.000 morti e 45.000 persone che rimangono sorde o con altri problemi di tipo neurologico.

PERTOSSE

Ecco qui complicanze e tassi di mortalità, oltre a tutte le informazioni relative alla Bordetella pertussis.

The most common complication, and the cause of most pertussis-related deaths, is secondary bacterial pneumonia. Young infants are at highest risk for acquiring pertussis […] Neurologic complications such as seizures and encephalopathy (a diffuse disorder of the brain) may occur as a result of hypoxia (reduction of oxygen supply) from coughing, or possibly from toxin. Neurologic complications of pertussis are more common among infants. Other less serious complications of pertussis include otitis media, anorexia, and dehydration. Complications resulting from pressure effects of severe paroxysms include pneumothorax, epistaxis, subdural hematomas, hernias, and rectal prolapse.

La complicanza più comune, e la causa della maggior parte delle morti correlate alla pertosse, è la polmonite secondaria batterica. I neonati hanno il rischio più elevato di contrarre la pertosse […] Le complicazioni neurologiche come crisi epilettiche e encefalopatie (disturbo diffuso del cervello) possono verificarsi a causa di ipossia (riduzione dell’approvvigionamento di ossigeno) da tosse o eventualmente da tossina. Le complicanze neurologiche della pertosse sono più comuni tra i neonati. Altre complicazioni meno gravi della pertosse includono l’otite media, l’anoressia e la disidratazione. Le complicanze derivanti dagli effetti dei parossismi gravi includono pneumotorace, epistassi, ematomi subdurali, ernie e prolasso rettale.

La pertosse è molto contagiosa ma nel capitolo del Pink Book del CDC non si trova un tasso di mortalità preciso, quindi utilizzando i dati riportati a pagina 3 e a pagina 6 e con l’aiuto di  un documento dell’ISS si può stimare un contagio di 500.000 persone con una mortalità dell’1%. 5000 morti, di cui 4150 bambini di età inferiore ai 3 mesi e un numero non precisato di persone con danni neurologici causati dall’ipossia.

POLIOMIELITE

Qui  le complicanze e i tassi di mortalità, oltre a tutte le informazioni relative al Poliovirus.

Fewer than 1% of all polio infections in children result in flaccid paralysis.

Paralytic polio is classified into three types, depending on the level of involvement. Spinal polio is most common, and during 1969–1979, accounted for 79% of paralytic cases. Bulbar polio leads to weakness of muscles innervated by cranial nerves and accounted for 2% of cases during this period. Bulbospinal polio, a combination of bulbar and spinal paralysis, accounted for 19% of cases.

The death-to-case ratio for paralytic polio is generally 2%–5% among children and up to 15%–30% for adults (depending on age). It increases to 25%–75% with bulbar involvement.

Anche la poliomielite è molto contagiosa ma non sono riportati, come nel caso della pertosse, dei tassi di mortalità veri e propri. Wiki ci dice che l’1% dei malati sviluppa una forma paralitica. Tale forma può essere: spinale (79% dei casi), bulbare (2% dei casi) o bulbospinale (19% dei casi). Anche nel caso della poliomielite spinale i danni possono essere permanenti. Le forme che  invece sfociano in una paralisi bulbare o bulbospinale sono spesso fatali. A essere ottimisti dei nostri 100 milioni considerati all’inizio, almeno 1 milione si ammala: di questi almeno 10.000 sviluppano la forma paralitica e tra loro almeno 2.750 muoiono (media tra i valori medi riportati sopra). Gli altri 7.250 avranno delle disabilità permanenti più o meno gravi: zoppia, scoliosi, necessità di vivere in un polmone d’acciaio…

TETANO E TETANO NEONATALE

Anche a questa patologia il CDC ha dedicato un capitolo del Pink Book.

Neonatal tetanus (NT) is a form of generalized tetanus that occurs in newborn infants. Neonatal tetanus occurs in infants born without protective passive immunity, because the mother is not immune. It usually occurs through infection of the unhealed umbilical stump, particularly when the stump is cut with an unsterile instrument. […]World Health Organization (WHO) estimates that in 2010, 58,000 newborns died from NT, a 93% reduction from the situation in the late 1980s.

Il tetano neonatale (NT) è una forma di tetano generalizzato che si verifica nei neonati appena nati. Il tetano neonatale avviene nei neonati nati senza un’immunità passiva protettiva, perché la madre non è immune. Di solito si verifica attraverso l’infezione del cordone ombelicale, in particolare quando viene tagliato con uno strumento non sterile. […] L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) stima che nel 2010 58.000 neonati sono morti da NT, una riduzione del 93% rispetto alla situazione alla fine degli anni ’80.

Le cifre dell’OMS parlano chiaro: alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso si stima ci siano stati 828.571 neonati morti a causa del tetano neonatale. E gli anni prima saranno stati molti di più. Purtroppo i batteri, tra cui il Clostridium tetanii, sono in grado di sviluppare resistenze sia agli antibiotici sia agli agenti disinfettanti, per cui, anche in paesi sviluppati con ottime condizioni igieniche si può avere la sfortuna di trovare in una sala operatoria dei batteri resistenti. L’unica arma per prevenire evitare che le tossine rilasciate dalle spore del patogeno causino il tetano questa infezione è il vaccino. Ma il vaccino esavalente viene somministrato solo a partire dal 3° mese di vita. Quindi, come giustamente potreste obiettare, questo vaccino non previene il tetano neonatale. No. Non lo previene. Previene però che i bambini possano morire a causa del tetano dopo l’anno di età, periodo in cui gattonano, iniziano a camminare iniziano ad andare al nido e possono entrare in contatto con la tossina (giocando in giardino, giocando con il pet di casa, infilando la manina nel sacchetto con i carciofi…). Le morti “certe” da tetano riportate dall’OMS nel mondo sono 1.522.728 nel periodo compreso tra il 1980 e il 2015, ma come notate ci sono anni in cui di alcune nazioni non si hanno notizie. Infatti i numeri riportati sopra nella citazione del Pink Book sono una stima.

Pochi o tanti che vi possano sembrare, dai dati forniti dall’OMS per gli anni dal 1980 al 2015 ricaviamo che mediamente ogni anno sono morte 42.298 persone a causa del tetano (min. 10.337, max 113.936) sono comunque 42.298 di morti prevenibili con un vaccino.

Ripeto QUARANTADUEMILADUECENTONOVANTOTTO PERSONE SONO MORTE PER UNA MANCATA VACCINAZIONE.

E manca ancora il sesto vaccino.

EPATITE B

Credo, all’inizio degli anni Novanta, di essere stata una delle prime nella mia regione a farsi vaccinare contro l’epatite B. Memore dei racconti di mia mamma che ha contratto tale virus sul lavoro, nel 1975, quando ancora le siringhe usa e getta non esistevano e in piena psicosi da siringhe piantate nella sabbia, non appena è uscito il vaccino sono andata a farmi vaccinare. L’unico effetto collaterale che ricordo è stato il prelievo di controllo: il medico alle prime armi non trovava la vena e mia ha sbucherellato entrambe le braccia.

Perinatal transmission from mother to infant at birth is very efficient. If the mother is positive for both HBsAg and HBeAg, 70%–90% of infants will become infected in the absence of postexposure prophylaxis. The risk of perinatal transmission is about 10% if the mother is positive only for HBsAg. As many as 90% of infant HBV infections will progress to chronic infection.

La trasmissione perinatale da madre a neonato alla nascita è molto efficace. Se la madre è positiva sia per HBsAg che per HBeAg, 70% -90% dei neonati si infettano in assenza di profilassi postexposure. Il rischio di trasmissione perinatale è di circa il 10% se la madre è positiva solo per HBsAg. Ben il 90% delle infezioni da HBV infantili progredirà a infezione cronica

Anche se le conseguenze dell’infezione acuta di HBV possono essere gravi, la maggior parte delle complicanze associate all’infezione sono dovute alla sua cronicizzazione che può portare a carcinoma epatico, cirrosi, insufficienza epatica.

An estimated 800,000 to 1.4 million persons in the United States are chronically infected with HBV, and an additional 5,000–8,000 persons become chronically infected each year.

Non si può fare una stima dei morti a causa dell’epatite B, si stima che “solo” l’1-2% delle infezioni acute siano fulminanti e ogni anno muoiano quindi 200-300 persone. Ma ogni anno a 5.000-8.000 persone l’epatite B cronicizza.

CONCLUSIONI

Abbiamo salvato 37.500 persone dallo sviluppo di uno dei tanti disturbi dello spettro autistico, disturbi che possono essere lievi o molto gravi. In compenso COME MINIMO avremo 79.098 morti e un numero imprecisato (minimo 52.250) di persone con disabilità da gravi a molto gravi permanenti. E non abbiamo considerato le altre malattie “passeggiata” dell’infanzia.

Ecco, miei cari antivaccinisti, i numeri non sono un’opinione, non sono empatici, non sono corruttibili e non lavorano per conto di BigPharma. Sono asettici, privi di qualsiasi sentimento e talvolta un po’  cinici e crudeli. Nessuno ha mai messo in dubbio che avere un figlio con un disturbo dello spettro autistico sia una cosa bella e nemmeno lo si augura a nessuno; si vorrebbe che godessero sempre di ottima salute, fisica e mentale, e non prendessero nemmeno mezzo raffreddore. Ma tra avere un figlio con un disturbo dello spettro autistico e un figlio morto voi, che i vostri figli non si ammalano grazie all’immunità di gregge e siete vivi grazie a un vaccino, voi, cosa scegliereste?

Thunderstruck @ butac punto it
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