Matrimonio con minorenne

Da tempo trattiamo l’argomento delle spose bambine, l’abbiamo fatto un po’ in tutte le salse, senza mai negare che esistano Paesi in cui questo avviene. Purtroppo la maggioranza dei video e foto che vi vengono mostrati per sensibilizzare sull’argomento sono falsi, spesso accompagnati da spiegazioni molto di parte che mirano a sensibilizzare invece che a informare veramente.

Il video che sta diventando virale in questi giorni rientra appunto tra quelli falsi, fatti per sensibilizzare sull’argomento. Quelli mostrati nel filmato sono attori che interpretano una parte, l’intervistatore che li riprende è un agente provocatore, che deve sobillare gli intervistati quel tanto che serve per ottenere le loro reazioni.

 

È una produzione di Coby Persin, soggetto che da tempo fa esperimenti sociali di questo genere, interessanti, ma che raccontano i fatti usando figuranti, un po’ come quando vi mettete a vedere Forum in televisione. Sarebbe un re-enactment se ci fosse un precedente identico, ma in realtà è più un falso visto che negli States, dove il filmato è girato, viste le leggi vigenti un matrimonio tra una dodicenne e un adulto non sarebbe possibile.

Per una volta però vorrei provare a mostrarvi come stiano le cose, partendo da questo video che ha già qualche tempo, e che ora circola accompagnato da questo testo:

Everyday around 33,000 girls are married as children and suffer horrendous violations of human rights. Please share to help raise awareness!

Che ci siano ogni anno 33mila matrimoni tra minorenni è un dato che non m’interessa sbufalare, quello che però vorrei mostrarvi è dove e per quali ordinamenti religiosi siano possibile matrimoni tra soggetti decisamente giovani.

Nel continente africano i Paesi in cui sono consentiti matrimoni con minorenni sono:

  • Burkina Faso – età minima per le donne 17
  • Chad –  15
  • Repubblica democratica del Congo – 15
  • Nigeria -15
  • Senegal – 16
  • Togo -17

Nelle Americhe:

  • Cuba – 16
  • Saint Kitts e Nevis – 16
  • Saint Vincent e Grenadine – 15

Nel continente asiatico:

  • Afghanistan – 16
  • Indonesia -16
  • Iran – 15
  • Kazakhstan – 17
  • Kuwait – 15
  • Libano – 17
  • Nord Corea – 17
  • Pakistan – 16 nella maggioranza delle provincie
  • Palestina – 15
  • Qatar – 16
  • Timor Leste – 17
  • Turkmenistan – 16
  • Uzbekistan -17
  • Yemen – 15

Europa:

  • Andorra – 16 (14 col permesso del tribunale)
  • Scozia – 16

Oceania:

  • Micronesia – 16
  • Nauru – 16
  • Palau – 16

In tutti gli altri Paesi non menzionati c’è bisogno di essere maggiorenni. Come chiunque di voi può notare non esiste un Paese al mondo dove l’età per il consenso a sposarsi sia inferiore a quattordici anni, quindi quando sentite campagne sulle spose bambine (e vengono citati esempi di spose dodicenni) la prima domanda che dovreste farvi è in che Paese è avvenuto il fatto, e se la cosa non è già sanzionabile per legge.

Poi dovreste fare un passo in più per scoprire cosa dicano le religioni in merito, e scoprireste una cosa che forse non tutti sanno, cioè che per il codice di diritto canonico le età minime per sposarsi sono:

Can. 1083 – §1. L’uomo prima dei sedici anni compiuti, la donna prima dei quattordici pure compiuti, non possono celebrare un valido matrimonio.

16 anni per l’uomo, 14 per la donna.

Che sia chiaro, non è l’età più bassa permessa: secondo la religione islamica, in base a quale corrente si segua, si può arrivare ai nove anni. Ma direi che sia sufficiente per porsi delle domande.

Cosa si può fare contro il fenomeno delle spose bambine? Se già nei Paesi in cui queste supposte dodicenni si sposano con gente più adulta la legge non ne prevede la possibilità, cosa si spera di riuscire a fare con le campagne di sensibilizzazione? Forse si pensa che un video come quello linkato quassù possa smuovere l’animo dell’adulto in procinto di prendere in sposa una bambina? Sicuramente poco si può fare contro quei Paesi in cui tale matrimonio è già vietato. Ma come avete visto qui sopra sono davvero pochi quelli che fissano come 15 l’età minima, la maggioranza è più sui 16/17, che sono un’età che anche in Italia fino a pochi decenni fa era considerata accettabile.

Quante delle 33mila spose “bambine” conteggiate sono minorenni più vicine ai 18 che ai 12? Domande a cui sarebbe interessante ricevere risposta da chi lancia queste campagne, ma non trattengo il fiato nell’attesa.

Spazio al dibattito quindi, cosa si può davvero fare per contrastare questo fenomeno? È davvero un fenomeno dilagante o in realtà l’evolversi delle società sta già in parte portando a un cambiamento delle abitudini e consuetudini legate al matrimonio?

maicolengel at butac punto it
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