Mazzucco, le cure proibite…

...e le cazzate

Tramite ogni possibile mezzo sono tre giorni che ci segnalate un video di Mazzucco dal titolo:

COVID: le cure proibite

Il video dura la bellezza di un ora e un quarto, ché si sa, quando ci si diverte (a sparare cavolate) il tempo vola via in un attimo.

Come in precedenti occasioni non ho alcuna intenzione di dedicare ore della mia vita a demistificare qualcosa che viene presentato senza uno straccio di fonte valida che sia una, mi limito alle prime affermazioni che vengono fatte nel video e poi sono tutti fatti vostri. Tanto lo sappiamo bene, se siete tra il pubblico di Mazzucco non basterebbe un trattato di virologia pubblicato su Nature a farvi cambiare idea. Siete vittime di un lavaggio del cervello che va avanti dal 2003, purtroppo è inutile perdere tempo con voi. Gli altri, quelli che non sono fan del caro Mazzucco, beh gli altri non hanno probabilmente bisogno di quest’articolo.

Il video comincia così:

in questo video vi dimostrerò due cose:

1 che le cure per il Covid esistono e
2 che il nostro governo non ha mai voluto adottarle perché le case farmaceutiche non le vogliono, non le vogliono perché vogliono a mantenerci in questo stato di emergenza permanente

Io il video l’ho visto comunque tutto, e posso assicurarvi che io e Mazzucco diamo un senso completamente diverso alla parola “dimostrazione”.

Partiamo con le affermazioni del caro Massimo:

la situazione sanitaria oggi è questa, non esistono terapie o protocolli ufficiali per curare a casa chi si ammala di covid, le uniche indicazioni che vengono date dal ministero della sanità sono di dare tachipirina al malato e restare in vigile attesa, restare in vigile attesa

Siamo all’ABC della cavolata, già spiegato anche su queste stesse pagine più e più volte. Mazzucco non è scemo, sa benissimo che quanto sostiene è falso, ma sa bene anche che nessuno dei suoi follower è in grado di fare le dovute verifiche.

Non è affatto vero che per il Ministero l’unica cura sia “tachipirina e vigile attesa”, l’abbiamo spiegato appunto in un articolo dal titolo:

Non è mai stata tachipirina e vigile attesa

Purtroppo tra chi segue Mazzucco e chi non è in grado di leggere con attenzione i documenti del Ministero e di AIFA la gara è dura, durissima, ci si focalizza sulle affermazioni – carenti di studi scientifici – di un minuscolo gruppetto di medici di cui, prima della pandemia, nessuno aveva mai sentito il nome, facendo finta che rappresentino la comunità medica italiana. Ma in Italia abbiamo oltre 400mila individui iscritti agli Ordini dei Medici. Su oltre quattrocentomila soggetti che sono laureati in medicina, quelli che sostengono che ci siano magiche cure domiciliari sono poche decine, forse un centinaio.

Sempre dal video di Mazzucco:

Vigile attesa vuol dire che non si fa niente di particolare sì che il malato o guarisce da solo o peggiora, se peggiora lo si porta in ospedale, questo significa intasare i reparti, intasare le terapie intensive e avere anche un notevole numero di morti, perché più tardi intervieni con il covid maggiori sono le possibilità di morire

E siamo alla seconda inesattezza. La vigile attesa significa sentirsi con il medico tutti i giorni, tenere sotto controllo i valori del saturimetro e curarsi quando necessario con gli altri medicinali suggeriti oltre alla tachipirina: fans, eparine e corticosteroidi (solo in determinati casi) oltre alla possibilità (se si rientra nella popolazione candidabile allo studio) degli anticorpi monoclonali.

Quelli non raccomandati durante la terapia domiciliare invece sono:

  • Antibiotici
  • Idrossiclorochina
  • Topinavir/ritonavir e darunavir/ritonavir e cobicistat

L’antibiotico, come spiega AIFA:

Oltre ai casi nei quali l’infezione batterica è stata dimostrata da un esame colturale, l’uso di tali farmaci può essere considerato solo se il quadro clinico fa sospettare la presenza di una sovrapposizione batterica.

Ma gli altri due casi sono non raccomandati in quanto:

…Gli studi clinici randomizzati ad oggi pubblicati concludono per una sostanziale inefficacia.

I medici che sostengono altre terapie domiciliari sono mesi che avrebbero dovuto pubblicare, seguendo il metodo scientifico, le loro proposte, e invece hanno scelto la via più subdola, quella che passa attraverso l’opinione pubblica, composta da persone non competenti e facilmente abbindolabili. Ma non è così che si curano i pazienti.

Passiamo alle ultime affermazioni che tratteremo del video di Mazzucco:

…fatevi una domanda che cosa è successo quando i grandi vip hanno preso il covid l’anno scorso?  Sono andati dritti sparati in ospedale dal loro medico di fiducia e dopo tre giorni erano già a casa, guariti fuori pericolo! Briatore ha preso il covid l’estate scorsa è andato subito al San Raffaele e dopo tre giorni è stato dimesso, bello come una pasqua. Donald Trump prende il covid corre al Walter Reed di Washington e dopo tre giorni esce più arzillo di prima. Berlusconi prende il covid, ricovero in ospedale dopo una settimana era già a casa, problema risolto. E secondo voi che cosa gli hanno fatto in quella settimana in ospedale, c’è lì la suora accanto al letto che passava le nottate con lui in vigile attesa? signor Berlusconi come si sente? ma per ora tutto bene suora speriamo e preghiamo! Ovvio che non sono stati in vigile attesa per lui, lo hanno bombato di medicine giuste appena entrato e in tre giorni gli hanno risolto tutto…

Vediamo un caso alla volta,

  • Flavio Briatore: è stato ricoverato, senza particolari sintomi, al San Raffaele, dove secondo i quotidiani è comunque stato una settimana. Ma passata quella settimana di ricovero per tampone positivo è stato a casa, in isolamento fino al 12 settembre 2020, ovvero altre due settimane dalla dimissione dall’ospedale, cioè finché non ha avuto due tamponi negativi ed è tornato nella sua residenza di Montecarlo – prima era rimasto a casa della Santanché per restare vicino al San Raffaele in caso di peggioramenti.
  • Donald Trump: risulta con tampone positivo all’infezione da COVID giovedì 1 ottobre 2020, positiva anche la First Lady. Entrambi, secondo il loro comunicato a Fox News, con sintomi presenti ma scarsi. Durante il suo ricovero, riportano i giornali, è stata somministrata la terapia con il Remdesivir, che guarda caso è tra i farmaci autorizzati anche in Italia in caso di ossigenoterapiaazione standard (a bassi flussi dice AIFA) e insorgenza di sintomi da meno di dieci giorni, non una cura segreta. Trump e la First Lady sono usciti dal Walter Reed dopo tre giorni per entrare nella “medical unit” della Casa Bianca, che è una zona completamente attrezzata per casi simili. E sono rimasti sotto stretta osservazione fino all’11 ottobre, dieci giorni dalla comparsa dei sintomi. Quando è uscito da questa stretta osservazione i medici hanno evitato più volte di parlare di tamponi negativi, ma solo di carica virale esaurita. Che sono due cose diverse…
  • Silvio Berlusconi: last but not least il nostro ex presidente del Consiglio. Il 2 settembre 2020 i giornali davano la notizia della sua positività al Coronavirus, secondo Zangrillo era asintomatico (curioso però che a novembre Berlusconi abbia affermato che i primi tre giorni dal contagio furono pesantissimi e che non credeva di farcela). Berlusconi è rimasto ricoverato al San Raffaele dal 3 al 15 settembre, non tre giorni come sostiene Mazzucco. In tutte le occasioni successive in cui ha parlato del virus lo ha fatto sostenendo che sia stata una delle prove più faticose della sua vita. Il ricovero gli ha comunque portato ulteriori strascichi anche nei mesi successivi – a meno che non vogliate credere che si fa ricoverare per evitare i processi… ma questo è essere maliziosi. Comunque Berlusconi è stato in ospedale dodici giorni. Non una settimana.

Mazzucco come potete verificare dai link ha detto cose inesatte su tutti e tre i casi che ha citato. Io onestamente non proseguo oltre. Abbiamo tanti articoli sulla pandemia, dove spieghiamo per filo e per segno le informazioni che vi sono contenute e diamo tanti link per approfondire. Non vedo perché devo riscriverle per l’ennesima volta per rispondere all’ennesimo video di Massimo Mazzucco.

Il giorno che anche in Italia si comincerà a far valere la legge in maniera seria, sanzionando chi contribuisce all’infodemia con multe salate, sarà un bel giorno. Mazzucco rientra tra quelli che andrebbero sanzionati per primi.

Non ho voglia di aggiungere altro. Prima di venire a lamentarvi che ho trattato solo i minuti iniziali del suo video pensateci almeno due volte. Poi se ancora ritenete sensato il commento fatelo pure… probabile che non vi risponda.

maicolengel at butac punto it

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