La melatonina e la “grande truffa”?

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Buongiorno.

Di recente mi sono imbattuto in un articolo sulla melatonina e i suoi effetti. Peccato abbia trovato alcuni errori e vorrei porvi rimedio adoperando al meglio delle mie conoscenze.
L’articolo in questione si chiama “Melatonina, vi spiego come è stata approvata una grande truffa”, scritto dalla giornalista Gioia Locati. Io non conosco questa persona, da quel poco che ho potuto capire dalla sua biografia sul sito dove pubblica i suoi lavori ha avuto un tumore al seno, da cui spero sia guarita. Si può osservare che è molto vicina alla terapia Di Bella e all’uso della melatonina come chemioterapico.

Procediamo con ordine e si ricordi che il mio non vuole essere in nessun modo un attacco diretto alla persona, ma contro la disinformazione che nasce quando si manipolano i dati.

Melatonina e chemioterapia

Nell’articolo si parla di come la melatonina possa avere effetti coadiuvanti alla chemioterapia e alla radioterapia nei tumori. Questo fatto è reale. In questa review del 2005 si osserva una diminuzione del rischio di morte a 1 anno a causa di patologia neoplastica, se si associa melatonina alle altre procedure terapeutiche oncologiche. Si tratta di una molecola con grandi potenzialità e su cui si stanno portando avanti studi seri e ben condotti per accertarsi del suo potenziale nel trattamento dei tumori.

Purtroppo si prosegue con qualche assunto bizzarro.
Secondo la giornalista il mondo medico è contro questa molecola e nessuno ne riconosce le potenzialità. Medici cattivi, o cattivo populismo. La melatonina è molto conosciuta nel mondo accademico ed è utilizzata da molti anni per il trattamento di talune patologie. Fra queste figurano l’insonnia negli anziani o il jet-lag. Nel campo dell’oncologia c’è grande interesse per questa molecola: basta una veloce ricerca su database scientifici (Pubmed in primis) ma anche su Google per trovare numerosi articoli scientifici sulla melatonina. E tutti ne decantano le proprietà positive.

Natura e brevetti

Di seguito alcuni punti dell’articolo. Non sto censurando nulla, l’articolo originale lo potete leggere nel link poche righe prima.
  • COME MAI, dall’inizio dell’anno, PER ACQUISTARE 2mg di MELATONINA serve la ricetta medica, mentre per comprare 1000 mg di paracetamolo non occorre alcuna ricetta.
  • IN PRATICA Ė STATA BREVETTATA da un’azienda Big Pharma UNA SOSTANZA NATURALE, cosa che non dovrebbe essere permessa. 
Si trascuri l’abusato termine Big Pharma, davvero molto sensazionalistico. Si osserva per l’ennesima volta l’uso improprio del termine “naturale” indicato come “Buono” in senso assoluto. Vorrei ricordare che i veleni più potenti a noi conosciuti sono di origine naturale, per esempio la tetrodotossina presenta nel pesce palla. Così posto, si cerca di fare leva su un sentimento di indignazione.
Sul sito della Società Italiana Brevetti si può leggere:

Un materiale biologico isolato dal suo ambiente naturale e che abbia una funzione o attività che ne consenta un impiego industriale può essere oggetto di brevetto, anche se preesisteva allo stato naturale. Ad esempio sono brevettabili enzimi; proteine ibride; miscele di estrazione; antigeni; anticorpi; fattori di crescita; recettori.

Se non fosse permesso di brevettare sostanze naturali, probabilmente ogni volta che abbiamo un mal di testa dovremmo andare a staccare un bel pezzo di corteccia da un salice, per poi masticarlo. Niente di più gustoso, sopratutto spesso inefficace. La concentrazione della sostanza nella corteccia può variare; sono presenti altre sostanze che possono dare nausea e vomito; il risultato non è garantito.
Una molecola raffinata e purificata invece ha un effetto prevedibile e razionale in un certo dosaggio, ma per ottenerla servono soldi. Ci piaccia o meno, il mondo gira con i soldi. Mettere in commercio una molecola costa molto: costa la selezione, costano gli studi di funzionalità, costa la purificazione. Senza brevetto diventa molto difficile che si sviluppi un farmaco. Questo è senz’altro un problema della medicina moderna. Si può scherzare dicendo che un giorno avremo un sacco di farmaci per l’erezione ma non ci ricorderemo cosa farci, ma senz’altro non è con una frase ad effetto che si discute il problema.

Da integratore a farmaco

 Nel caso della melatonina, per molto tempo è stata considerata un integratore. Adesso è diventato un farmaco. Vediamo la differenza tra le due tipologie di prodotti:
  • Integratore (alimentare). Si definiscono integratori alimentari quei prodotti specifici, assunti oltre la regolare alimentazione, volti a favorire l’assunzione di determinati principi nutritivi non presenti negli alimenti di una dieta non corretta, sbilanciata o insufficiente.
  • Farmaco. Sostanza capace di provocare nell’organismo umano e animale modificazioni funzionali mediante un’azione chimica o fisica.

Si tratta di due prodotti completamente diversi. Il primo serve a colmare lacune, mentre il secondo modifica un particolare meccanismo. Gli studi scientifici hanno dimostrato che la melatonina ha un profondo effetto pleiotropico sul corpo umano, ma molti meccanismi di funzionamento devono ancora essere compresi. In ogni caso, una molecola che ha questa proprietà difficilmente può essere considerata un integratore.

Sul fatto della ricetta, è tutt’ora in corso un dibattito sul divieto di vendita di farmaci senza ricetta, tra i quali il paracetamolo. Recenti studi sul suolo americano hanno dimostrato un abuso di farmaci, con un aumento delle reazioni avverse. Si è stimato che sono negli USA si consumino 27 milioni di dosi la settimana a livello domestico. Una molecola come la melatonina è bene che sia regolata nel suo consumo, anche per i già sopra citati aspetti sconosciuti.

Restano comunque due temi non di secondaria importanza: il costo e il dosaggio della melatonina.

Il dosaggio

Sul discorso del dosaggio, mi rifaccio alle parole di Giacomo Della Marca, responsabile del Laboratorio dei disturbi del sonno al Policlinico Gemelli. In una recente intervista su Repubblica ha così dichiarato:

“Se a una sostanza viene attribuito un ruolo specifico nella terapia è giusto che vengano definiti le modalità e il quantitativo da assumere. Molti integratori contenevano quantità di melatonina non definite e non era chiaro quanto principio attivo venisse assorbito dall’organismo.”

Gli integratori non possono contenere più di 1 mg di melatonina, mentre il farmaco in commercio – il Circadin – presenta una formula a rilascio prolungato con un dosaggio di 2 mg a compressa. Non esistono ancora farmaci a rilascio immediato o a dosaggi maggiori, perché non è ancora stata prodotta la prova di validità della melatonina in altri contesti.

Mi spiego meglio. Sappiamo che la molecola ha un potere antitumorale, scoperta in fase di studio. Quando questi studi saranno completati e dimostreranno l’efficacia della molecola, dopo poco tempo usciranno nuove formulazioni mediche adatte ai casi più diversi.

Il costo

Per quanto riguarda il costo, stiamo parlando di una questione spinosa. Il farmaco effettivamente costa di più rispetto agli integratori. È stata mossa una richiesta di spiegazioni da parte del Codacons al Ministero della Salute, ma attualmente non si hanno spiegazioni in merito.

Concludendo

In conclusione, vorrei soffermarmi sul sentimento che mi suscita la lettura di questo genere di articoli.

Premetto che non sono contro la melatonina, anzi: leggendo diversi studi a riguardo, ho scoperto molte cose interessanti su questa molecola e penso che abbia un grande potenziale. Quello che mi sembra di percepire è una sfiducia di fondo nel sistema sanitario e nei medici. Le colpe di questa sfiducia si trovano su entrambi i fronti, medico e pubblico.

Mai come adesso mi ritrovo a pensare che sia necessario ricreare un collegamento tra questi due mondi. Desidero vi sia una maggiore comunicazione e una conoscenza condivisa. Solo così si può arrivare a grandi vantaggi per tutti. Se così non facessimo, potremmo perdere un’occasione importante. Possiamo ottenere una nuova molecola che ci permetta di combattere malattie altrimenti mortali, ma allo stesso tempo rischiamo di lasciare le persone che non hanno conoscenza medica in mano a truffatori e “cospiratori”.

E questo non deve accadere.
PA
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