MeteoWeb e le varianti

...un vero e proprio "contenuto di qualità"

Ci risiamo, un’altra volta dobbiamo trattare un pezzo apparso su MeteoWeb, che il 10 agosto aveva pubblicato un articolo dal titolo:

Covid, l’ultimo studio su Nature: “con vaccinazioni di massa generiamo nuove varianti resistenti ai vaccini che andranno avanti all’infinito”

Nella stessa data in cui MeteoWeb usciva con questo “studio” qui su BUTAC trattavamo altra disinformazione che veniva pubblicata dallo stesso sito (che non è una testata, ma è comunque un blog gestito da una specifica società con sede a Reggio Calabria, ne parliamo più avanti). Quanto segue vi arriva per merito delle tante segnalazioni che continuiamo a ricevere in merito all’articolo sulle varianti, tra cui quella di un medico, nostro “follower silenzioso” come si definisce lui stesso. Medico che ha all’attivo uno svariato numero di pubblicazioni scientifiche presenti su PubMed, ma di cui, non avendo ricevuto specifiche in merito, manterremo l’anonimato.

Il medico oltre alla segnalazione ci ha inviato anche lo studio in questione, studio che era già stato trattato anche dal collega Puente su Open a metà agosto. La prima cosa da dire è che lo studio non è di Nature, checché ne dica Peppe Caridi, vincitore nel 2010 del Premio Anassilaos ‘Giovani Informazione‘, prestigioso riconoscimento che vanta il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La targa gli è stata consegnata dalla caporedattrice della Rai Calabria, Annamaria Terremoto.

Riporta Caridi:

…studio internazionale pubblicato su Nature dimostra come le vaccinazioni di massa durante la circolazione del virus non fanno altro che selezionare le varianti più resistenti: “è una cosa inevitabile senza un coordinamento globale e una vaccinazione contemporanea di tutta la popolazione del mondo, il rischio è di andare avanti con cicli seriali all’infinito”

Ma invece che su Nature lo studio è pubblicato su Scientific Report, testata dello stesso gruppo editoriale, ma con impact factor decisamente più basso (4,39 nel 2020 contro i 14.96 di Nature, se proprio vogliamo misurare chi ce l’ha più lungo). Oltretutto lo studio (come correttamente riportato nell’articolo di Caridi) spinge molto sull’importanza di una vaccinazione su scala globale e contemporanea. Ma la cosa più importante è quello che viene detto all’inizio della discussion dello studio:

Our model suggests three specific risk factors that favour the emergence and establishment of a vaccine-resistant strain that are intuitively obvious: high probability of initial emergence of the resistant strain, high number of infected individuals and low rate of vaccination

Che tradotto:

Il nostro modello suggerisce tre fattori di rischio specifici che favoriscono l’emergere e l’instaurarsi di un ceppo resistente al vaccino, che sono intuitivamente ovvi: alta probabilità di comparsa iniziale del ceppo resistente, alto numero di individui infetti, e basso tasso di vaccinazione

Vi sembra che questo coincida in qualche maniera col titolo di MeteoWeb? Titolo sfruttato anche nella versione tradotta dello stesso articolo e apparsa su taly24news .com e celebritynews.fuzzyskunk. com, tutti siti che vista la contemporaneità della pubblicazione ritengo fare parte della stessa piovra della disinformazione che agisce da ormai quasi due anni.

MeteoWeb è però la fonte principale di questa informazione un tanto al chilo. Si tratta di un sito di proprietà della Socedit srl, società che già nel 2018 ci dava sue notizie tramite una diffida (firmata da un avvocato consigliere del Consiglio distrettuale di Reggio Calabria) con richiesta di rimozione articoli e risarcimento danni. Siamo nel 2021, la polizia postale mi ha sentito due volte per i vecchi articoli che sono ancora online, ma non ho ricevuto altre comunicazioni. Socedit sul web si presenta con queste parole:

Socedit nasce nel 2015 dall’idea di sviluppare prodotti d’informazione totalmente digitali e accessibili a tutti. Gestisce quattro giornali online sviluppando contenuti di alta qualità su tematiche di scienza, meteorologia, attualità, viaggi e turismo, sport, e intrattenimento. Fornisce un’informazione libera e critica, nel rispetto delle personalità altrui.

Purtroppo le minacce legali per far sparire articoli critici – e che rientrano perfettamente nel diritto di critica tutelato dal nostro ordinamento giuridico – sono qualcosa di sfruttato da tanti, persino dai grossi gruppi editoriali: è di fine dell’anno scorso una minaccia simile, ricevuta da noi, che riportava come mittente il gruppo editoriale GEDI. Ma della libertà di stampa parleremo in altro articolo.

Non c’è altro da aggiungere.

La redazione di BUTAC

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