Il microchip e le omissioni e il senatore

Uuuuuh, torna lo spauracchio del microchip!

ARTICOLO AGGIORNATO ALLE ORE 10:20 del 6 agosto 2021

Corrette imprecisioni sulla questione microchip/idrogel


Il senatore Gianluigi Paragone ci ha regalato l’ennesimo articolo dove l’informazione viene fatta un tanto al chilo. Il 4 agosto sul suo blog è apparso un testo dal titolo:

Microchip sottopelle. In cosa consiste la nuova “arma” contro il contagio

L’articolo senza firma riprende una notizia che era riportata, a quanto ci dice, da ANSA e La Stampa. Ovviamente il link alle fonti manca, come sempre. Quando mai dare visibilità alla fonte da cui abbiamo scopiazzato? Sia mai regalarle visibilità… ma questo non lo fa solo Paragone, lo fanno quasi tutte le testate ed è pura merda.

Nell’articolo ci viene detto che quanto affermato viene dalle parole di Matt Hepburn, “ex medico militare specializzato in malattie infettive che ha guidato la risposta del Defence Advanced Research Project Agency (DARPA) alla pandemia” in un’intervista rilasciata alla CBS. Anche questa ovviamente non linkata, e dire che bastavano dieci secondi per trovare il riferimento giusto. Non sto a cercare Stampa e ANSA, la fonte primaria è Matt Hepburn e quanto ha riportato alla CBS.

Paragone racconta:

Il passo da Green Pass obbligatorio, a vaccinazione obbligatoria (nei fatti, indirettamente già lo è), e a microchip sotto la pelle per controllare il nostro stato di salute -considerando l’aria che si respira- può essere davvero breve…

…Si tratterebbe di un microchip che, una volta inserito sotto la pelle, è in grado di rivelare se il paziente svilupperà i sintomi del Covid-19.

La CBS fin da subito spiega:

Dr. Hepburn showed us a few current projects, some sound like they’re from an episode of “Star Trek.” Consider a ship like the USS Theodore Roosevelt — hobbled last year when 1,271 crew members tested positive for the coronavirus. What if everyone on board had their health monitored with this subdermal implant, now in late-stage testing. It’s not some dreaded government microchip to track your every move, but a tissue-like gel engineered to continuously test your blood.

Quindi si tratta di un gel, non di un chip, come già spiegato da Open ad aprile 2021.  E Hepburn sul gel spiega:

 …you put it underneath your skin and what that tells you is that there are chemical reactions going on inside the body and that signal means you are going to have symptoms tomorrow.

Quindi è vero, esiste un microchip gel che può monitorare in qualche modo il nostro stato di salute, quello che però né Paragone né la CBS spiegano con chiarezza è che quel chip non può comunicare a distanza, se lo facesse avrebbe bisogno di una potente fonte d’energia e di regolari cambi della batteria. No, il gel (come tutti quelli studiati da anni per motivi simili) ha una portata limitatissima, che difatti permette solo al soldato che l’indossi di sapere come sta, o al massimo chi entra in diretto contatto con lui. il dottor Hepburn la definisce come una spia di controllo motore… Quelle lucette che vi dicono se il motore della vostra auto sta bene. Non strumenti per la dittatura sanitaria, ma strumenti per vivere meglio. Se il senatore avesse fatto una ricerca della fonte avrebbe scoperto che sempre Hepburn ha raccontato di un’altra invenzione studiata dalla DARPA, un filtro per le macchine da dialisi:

La “paziente 16”, moglie di un militare, era in terapia intensiva, prossima alla morte per insufficienza d’organo e shock settico quando è stata inserita in uno studio COVID-19 del Dipartimento della Difesa. La sua famiglia ci ha permesso di assistere al trattamento sperimentale di 4 giorni.

Si è liberata dai farmaci vesoattivi e il suo shock settico si è risolto. Vediamo anche miglioramenti nei suoi marcatori di infiammazione. Sono tutti segni prognostici positivi…

In pochi giorni, la paziente 16 si è ripresa completamente. La FDA ha autorizzato il filtro per l’uso di emergenza. Finora, i medici lo hanno usato per curare quasi 300 pazienti critici.

L’articolo della CBS è lungo, parla della pandemia di spagnola, del laboratorio dove si conservano i tessuti dei morti per la spagnola come dei morti per COVID-19… è interessantissimo, se solo chi lo cita (che è anche un giornalista) l’avesse linkato.

Ma ovviamente l’unica cosa che importava era fornire altra legna per il sacro fuoco complottista,

Non credo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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