Un approfondimento sul guardiano di Budelli

...qualche dettaglio in più

Un amico ci ha segnalato questa vicenda che ha trovato spazio su tutti i giornali italiani, e anche su qualcuno all’estero.

Vi riporto solo alcuni dei titoli che abbiamo visto in questi giorni:

Budelli perde il suo custode: dopo 32 anni Mauro Morandi se (ne) va

 (Il ne l’abbiamo aggiunto noi perché RaiNews non ha un correttore di bozze, evidentemente)

E ancora:

Isola di Budelli, il guardiano: “Lascio tutto e vado a vivere in affitto”

Sul Guardian britannico:

‘I have given up the fight’: ‘Italy’s Robinson Crusoe’ to leave island

In tutti questi articoli la figura di Morandi assume contorni appunto da Robinson Crusoe, si evita però di fare corretta informazione.

Partiamo dall’inizio. È sbagliato sostenere che Morandi fosse il custode della spiaggia rosa, non lo è mai stato. La spiaggia rosa è sempre stata terreno demaniale, per cui proprietà dello Stato italiano. la spiaggia rosa fa parte della Zona A, ovvero di tutela integrale, del parco nazionale Arcipelago della Maddalena e dal 1994 sono vietati l’accesso, il transito, la sosta e la balneazione. La navigazione è possibile solo fino al confine con le boe, a 70 metri di distanza dalla spiaggia.

Morandi era arrivato sulle coste dell’isola nel 1989, e aveva fatto richiesta per essere assunto come custode della parte privata dell’isola, parte che non riguardava affatto la spiaggia rosa.

Basta cercare negli archivi dei giornali sardi per trovare episodi che mostrano come Morandi non fosse particolarmente attivo:

La situazione più grave è stata riscontrata a Budelli, Spiaggia del Cavaliere, dove i militari si sono trovati di fronte a scene da far west con numerosi gommoni che sbarcavano tranquillamente turisti in spiaggia dopo aver navigato nella zona riservata alla balneazione.

O ancora da Il Mattino:

La Guardia Costiera di La Maddalena ha multato quattro turisti svizzeri per aver campeggiato sull’isola di Budelli, nell’Arcipelago maddalenino

Morandi è un baby pensionato, ex insegnante di educazione fisica, lui stesso in un’intervista di qualche anno fa lo raccontava:

“Negli anni Settanta insegnavo educazione fisica a Modena. Ho tenuto duro per qualche anno, poi c’è stata l’opportunità della pensione-lampo e l’ho colta. Ero un contestatore, un personaggio scomodo.“

Nel 1989 aveva cinquant’anni ed era già in pensione, sono ormai trentadue anni che la stessa gli viene versata regolarmente dall’INPS. Ammetto che ci farei la firma potessi anche io andare in pensione pagato dallo Stato a cinquant’anni. Era arrivato a Budelli su un catamarano, che secondo alcune testate lì si sarebbe rotto (ma non è vero, il catamarano doveva stare in zona solo qualche giorno, durante i quali Morandi si è fermato a Budelli). All’epoca l’isola era privata, di proprietà – eccetto la spiaggia rosa – di una società italo-svizzera che voleva costruire alcune case e residenze turistiche nell’area dell’isola in cui all’epoca sembrava ancora permesso. Morandi col benestare della stessa società cominciò a occuparsi dell’isola, controllando che non scoppiassero incendi e che non arrivassero frotte di turisti. La società, però, all’inizio degli anni 2000 fallisce, senza aver costruito nulla. Nel 2013 l’isola viene messa all’asta e sembra aver trovato un acquirente in Michael Harte, imprenditore neozelandese che sperava di realizzare alcuni progetti sull’isola. Nel 2016 Harte rinuncia all’acquisto dopo aver compreso che i suoi progetti sarebbero stati impossibili da realizzare. Il tribunale assegna la proprietà al Parco Nazionale.

Quindi dal 2016 tutta l’isola è di proprietà del Parco Nazionale, che ha subito decretato che la struttura in cui vive Morandi (risalente alla Seconda guerra mondiale) andava ristrutturata, eliminandone una parte che risultava costruita abusivamente, e rimuovendo l’amianto presente. Morandi dal 2016 vive gratuitamente su una proprietà dello Stato su un isola, parte di un Parco Nazionale, in una struttura parzialmente abusiva che andrebbe ristrutturata. In questi anni ha continuato a ricevere la sua regolare pensione e inoltre, raccontano le cronache, nel 2016 ha anche percepito 150mila euro di stipendi arretrati dalla società italo-svizzera Nuova Gallura. Così raccontava nel 2016 La Nuova Sardegna:

Chiedono di diventare custodi del paradiso. In venti si sono candidati a fare i guardiani di Budelli. Più un atto d’amore che la domanda di un lavoro. Offrono il loro tempo gratuitamente, per tenere lontano dalla Spiaggia rosa cafoni e incivili. Una decina delle domande arrivate sul tavolo del direttore del Parco, Yuri Donno, sono di maddalenini. Gli altri di sardi e del resto della penisola. Giovani ma anche di mezza età. Propongono un doppio turno di vigilanza, in modo che nessuno possa violare l’isola proibita nei mesi estivi. Un’ipotesi che dovrà essere valutata dal ministero dell’Ambiente, da cui il Parco dipende. Attualmente a Budelli vive lo storico custode Mauro Morandi. Era stato assunto 25 anni fa dalla società Nuova Gallura, proprietaria della perla dell’arcipelago. E solo con la vendita dell’isola, resa necessaria per pagare i creditori, Morandi è riuscito a recuperare i lunghi anni di stipendi mai pagati. 150mila euro la quota di crediti che ha potuto riscuotere solo dopo l’acquisto di Budelli da parte del Parco.

Detto ciò, essendo oggi l’isola una proprietà pubblica, Morandi non potrebbe continuare a lavorare, per limiti di età. Lo Stato difatti, come ci spiega La Legge Per Tutti, deve mettere a riposo chi ha raggiunto i limiti d’età:

…i dipendenti pubblici sono collocati a riposo dall’amministrazione di appartenenza solo se hanno raggiunto l’età ordinamentale, più i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia.

Quindi, per concludere, Morandi ha passato tanti anni sull’isola come regolare dipendente pagato dalla società che l’aveva evidentemente assunto. Dal 2016 la nuova proprietà ha specificato che non avrebbe più avuto bisogno di lui, eppure siamo quasi a metà 2021 e lui vive ancora sull’isola, paradiso del Mediterraneo, senza pagare alcun affitto, senza avere alcun permesso per starci. I racconti poetici riportati da tanti – a quanto è possibile leggere dalle testimonianze dagli abitanti della Maddalena – sono sensazionalistici, e trasformano il personaggio in un eroe moderno che rifugge la società (ma ha wi-fi e social network…) quando in realtà è un fortunato pensionato che per oltre trent’anni ha potuto fare quello che più gli piaceva: leggere e stare tra la natura.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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