Morto per annegamento positivo al tampone

Questa storia sta girando molto in questi giorni, perché dai titoli pessimi di alcuni quotidiani si è passati alla narrazione che vuole che il povero 41enne morto per annegamento venga definito “morto per COVID-19”.

COVID ABRUZZO: 41ENNE MUORE PER ANNEGAMENTO, POSITICO TAMPONE SU SALMA.

I soggetti che amano avvelenare il pozzo, o peggio quelli completamente privi di spirito critico, ritengono che un titolo così possa voler dire solo una cosa: è morto annegato ma verrà conteggiato come morto per COVID.

Lo screenshot di un articolo di giornale che vi ho postato poco sopra viene da un post che riportava queste parole:

Mi capita a volte di dialogare con amici i quali mi dicono che i contagiati aumentano, che ci sono troppi assembramenti, che la tv dice che il vaccino ci salverà.
Quando hanno finito il loro elenco di paure gli chiedo se sanno quanti decessi “DI” COVID ci sono stati da marzo.
Poi ribadisco che voglio sapere il numero non “CON” COVID visto che nei decessi inseriscono tutti anche gli infartuati, diabetici…
Di solito si bloccano, vedi i loro occhi andare in alto prima a destra poi a sinistra.
…poi dopo un attimo di incertezza parte la loro frase storica
“ E ALLORA I MORTI DI BERGAMO” ?
Cosa sono stati capaci di fare sulle menti e sul DNA emozionale delle masse con il terrorismo mediatico.
MALEFICAMENTE GENIALI

Sono mesi che andiamo avanti con questa bufala, ed è forse il caso fare un po’ di chiarezza visto che di post simili ne ho visti altri, anche tra i miei contatti.

Il tampone post mortem lo si fa quasi sempre!

Perché?

Perché della malattia COVID-19, pur sapendone oggi di più che a gennaio 2020, ne sappiamo ancora poco. Ad esempio non sappiamo quanto possano essere pericolose le esalazioni che emana un cadavere. Quindi per tutelare chiunque ci debba stare in un modo o nell’altro a contatto occorre sapere se fosse o meno positivo al virus Sars-Cov-2.

Pensate solamente agli operatori delle pompe funebri, a chi magari si occupa di preparare la salma per una veglia a cassa aperta. Se il corpo non è positivo si può procedere come prima, se lo è probabilmente è vietato dare un ultimo saluto alla salma senza le dovute precauzioni e la vestizione prima della sepoltura deve essere fatta seguendo precise indicazioni.

Tutte cose che ritengo abbastanza ovvie se sei un essere dotato di quel minimo di spirito critico che dovrebbe distinguerci dagli animali. Ma è evidente che sono un sognatore, convinto che gli altri esseri umani come me facciano queste considerazioni. E invece vedo di tutto e di più.

Ovviamente il tampone sui cadaveri non lo si fa solo per questo, ma anche per poter tracciare la malattia. Capire quanto è diffusa serve a studiarne la mortalità. Ed è basilare capire come si muova un patogeno che ha causato una pandemia di queste proporzioni, che livello di contagiosità ha, quanti sono i soggetti che erano davvero asintomatici. Non si raccolgono questi tamponi per inserire questi decessi nella lista dei morti per COVID-19. Ma tanto se siete convinti sia così c’è poco da fare, il vostro spirito critico è inesistente e non sarà un blog scemo che parla di bufale a farvi cambiare idea.

maicolengel at butac punto it
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