L’ennesimo scontrino esoso

Tra gli articoli che vengono condivisi su Google News uno ha attirato la mia attenzione, pubblicato dalla redazione di Today il 7 giugno 2023:



Ordinano frullati e spaghetti, poi la sorpresa sul conto: “Volevo chiamare la polizia”

L’articolo è un grande classico estivo, assolutamente inutile, ripreso da uno dei più noti tabloid britannici, il Mirror. Dopo aver visitato il sito del locale citato nello scontrino incriminato sono andato a verificare l’articolo originale in inglese.

Cosa ce ne frega a noi italiani di una coppia di turisti inglesi che si lamentano dello scontrino di un ristorante di lusso in Grecia? Nulla, ma grazie a quel titolo dove si parla di spaghetti e stabilimenti balneari sono tanti coloro che hanno cliccato convinti che si parlasse di un locale in Italia; anche se Today ha scritto in alto che la notizia viene dalla Grecia, l’enfasi non è posta sulla location ma sui piatti mangiati.



Sia chiaro, la notizia non è una bufala, è probabilmente vero che due inglesi hanno speso quella cifra per mangiare, ma ci sono svariati dettagli che da giornalisti, se se ne vuole parlare, andrebbero dati. Vorrei quindi mostrarvi cosa dovrebbe fare un buon giornalista che volesse dare una notizia come questa.



La prima cosa da evidenziare è che lo “scontrino” non è altro che la copia della transazione con carta di credito, quindi non riporta nulla di quanto raccontato nell’articolo, non è una prova che i signori abbiano speso quanto raccontato “solo” per 2 spaghetti all’aragosta e frullati. Sullo scontrino in questione infatti sono riportati solo i dati della transazione.

Che è di 499,95 più un 20% che nello scontrino viene tradotto come mancia. Nel racconto del Mirror le cose sono riportate così:

Oscar e il suo ragazzo affermano di essere stati tentati da DK Oyster dall’offerta di un lettino gratuito sulla spiaggia, a patto che comprassero da bere.

Pensando che si sarebbe rivelato molto più economico rispetto ai prezzi elevati richiesti da altri venditori, hanno optato per due frullati per accompagnare un piatto di pasta all’aragosta.

“Sono stati davvero molto carini e il servizio è stato davvero buono, hanno fatto conversazione con noi”, ha detto Oscar, 34 anni, al Mirror. “Abbiamo ordinato bevande analcoliche. Solo alcuni frullati. Non ho chiesto il prezzo, poi hanno portato il menu. Era a dir poco fuorviante. Il mio ragazzo aveva la pasta all’aragosta.”

Come molti altri che hanno reso pubbliche le loro affermazioni sul ristorante o hanno scritto recensioni feroci su TripAdvisor, la coppia afferma di non essere a conoscenza del fatto che l’aragosta fosse caricata al grammo.

“Ci hanno portato l’aragosta più grande, era una pasta ma con tutta la parte di un’aragosta. Era un pezzo grosso”, ha continuato il medico. “Pensavo che potesse costare molto, ma non ho mai pensato così tanto.”

Andando su Tripadvisor il numero di recensioni negative del locale è impressionante, e non solo negli ultimi giorni: sono anni che i titolari del locale vengono definiti truffatori, eppure restano aperti. Oltretutto quasi tutte le recensioni negative hanno risposta dai titolari, sempre in toni educati.

I signori hanno preso pasta con l’aragosta. Questo è il piatto che dovrebbero aver ricevuto, fotografato da altri clienti su Tripadvisor:

In Italia un’aragosta in un ristorante simile a quello citato viene venduta tra i 100 e i 150 euro al chilo, dalle immagini questa è un’aragosta non particolarmente grande, ma comunque facilmente può arrivare a due chili di peso (uno per piatto, visto che è stata tagliata a metà). Il locale a cui facciamo riferimento è a Mykonos, su una bella spiaggia, nel prezzo includono i lettini, che non sono quelli che troviamo sulla riviera romagnola, ma dei lettini di un livello superiore, con materassi su cui stendersi, appoggiati su strutture in legno con le doghe.

Il locale si pubblicizza così:

Gusti sontuosi, piatti stravaganti e il miglior champagne sono al centro dell’esperienza DK Oyster, una moderna saga di edonismo e indulgenza. Eleganza raffinata in un ambiente chic progettato per soddisfare gli eventi più sontuosi ed esigenti, da una giornata di coccole in spiaggia avvolta nel lusso a una celebrazione formale e spettacolare. Il trattamento VIP è il mero standard; per noi, il tuo massimo piacere non è un privilegio, è uno stile di vita; lo stile di vita DK Oyster!

Sul sito viene più volte ripetuto il termine “trattamento VIP”, enfatizzando ostriche e champagne: evidentemente non siamo di fronte al baretto sulla spiaggia. Chi va in un posto del genere e dopo si lamenta di quanto ha pagato può essere un filo sprovveduto o, come vi abbiamo ripetuto più volte, può essere che sfrutti il fatto che in UK i tabloid pagano le notizie con potenziale virale, specie se corredate da molte foto.

Su Tripadvisor come prezzo medio a testa si parla di una cifra che va dai 40 ai 200 euro, e in rete cercando questo locale si vede come siano anni che circolano recensioni che lamentano prezzi molto alti. Nelle recensioni che si trovano in rete viene spesso menzionato che all’ingresso c’è un menù (in inglese) coi prezzi in chiaro, ma è evidente che nessuno lo legge. Sul Mirror comunque tutte queste cose sono riportate, come anche le parole del titolare del locale che in una precedente occasione si è pronunciato così:

Nessun adulto sano di mente ordinerebbe un drink senza prima vedere quanto costa…

Ed è da qui che scopriamo che prima del Mirror aveva parlato dello stesso locale una nostra vecchia conoscenza: il Daily Mail. Stessi toni per una coppia di canadesi che lamentavano un conto da 400 euro per aver bevuto una birra, peccato che la foto li mostri mentre pasteggiano a ostriche e birra.

maicolengel at butac punto it

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