Myles Powers e i negazionisti dell’AIDS

Oggi parliamo ancora di censura e bavagli della rete, trattando un argomento delicato come il negazionismo, in questo caso trattiamo quella (brutta) moda che sta prendendo piede dei negazionisti dell’AIDS. L’articolo che segue è il primo scritto dal nostro valido moderatore Neil Perri, americano per nascita ma italiano per genealogia, grazie a Neil dell’aiuto, quello che segue è il suo pezzo, con qualche minuscola mia aggiunta, ogni errore è da intendersi come mio errore (che ho riletto e corretto, quindi ne sono responsabile), ogni merito invece va al buon Neil!Buona lettura:
 
Facebook, i Blog e Youtube sono tra gli strumenti più utilizzati per far conoscere le proprie idee. Questi sistemi ci permettono di far conosce la nostra opinione e discuterne con gli altri utenti della rete. Si può diffondere qualunque tipo di informazione: cose buffe e simpatiche come i “meme”, cose tristi come la cronaca e le tragedie, divulgazione scientifica, musica e arte ecc.Le loro potenzialità però li rendono anche  armi a doppio taglio perché anche chi fa disinformazione ha degli strumenti potentissimi a disposizione.
Youtube è lo strumento più creativo, ha un potenziale di crescita ancora altissimo che sta progressivamente rubando la scena alla TV (ogni mese vengono “consumati” 6 miliardi di ore di video con oltre un miliardo di utenti mensili) ed è un ottimo sistema per contrastare il dilagare delle “pseudoscienze” e se possibile ancora peggio dei cosiddetti “denialists” o negazionisti.
Negli ultimi due mesi un Youtuber inglese di nome Myles Power si è dedicato ad una serie di video riguardanti un documentario di “controinformazione” intitolato “House of Numbers” presentato e diretto da Brent Leung dove si analizza la storia dell’AIDS. Presentato come un documentario di approfondimento e “rivelazione” della verità sull’AIDS si rivela, secondo Myles e lo dimostra ampiamente nei suoi video, un neanche troppo ben realizzato strumento di negazionismo dell’AIDS.
Tra le varie cose  mettono in dubbio la stessa esistenza del virus HIV editando i dialoghi delle persone intervistate, cambiandone il significato e il contesto di quello che stanno dicendo, mentono sulle date dei test per l’HIV per farli sembrare inefficaci e omettono volontariamente di parlare della figlia di una attivista morta per causa dell’AIDS. Vengono anche intervistate persone che non hanno alcuna competenza legata alla malattia  e invitano la gente a non continuare la cura antivirale.
Insomma tutti i classici sotterfugi del tipico complottista, nascondere la polvere sotto il tappeto per far finta che non ci sia la polvere…
Myles è un chimico specializzato in chimica organica e  analizzando gli argomenti trattati dimostra come House of Numbers sia costruito apposta non per una seria indagine ma solo per dimostrare un punto di vista ben preciso, però scientificamente scorretto: mentono sulla natura della malattia, mentono su come si diffonda l’infezione, sostengono che HIV e AIDS non siano correlate e altre amenità totalmente contrarie a quello che sono i fatti espressi della comunità scientifica mondiale. I metodi sono subdoli: nelle interviste vengono tagliate delle parole e spesso le domande sono studiate per cambiare l’argomento di discussione senza che l’intervistato se ne accorga, inoltre vengono citati in maniera errata gli studi esaminati.Il film è stato finanziato da Rethink AIDS, una associazione che promuove sostanzialmente qualsiasi teoria alternativa sulla malattia  contestando tutta la documentazione medica mondiale utilizzando il grande mantra dei complottisti “Noi poniamo solo le domande, tocca agli altri rispondere e dimostrare che abbiamo torto”. Quando invece è importante ricordare che le cose sono all’opposto, la Scienza dice una cosa, sta a chi sostiene il contrario DIMOSTRARE che le cose non stiano così…ma questa è una realtà che chi crede a queste assurde teorie fa sempre finta di dimenticare!
Prima Liam Scheff ( pseudo giornalista investigativo/complottaro che compare nel quinto video) e ora Martin Penny (multimilionario e CEO di una compagnia di consulenza in campo medico ed ambientale, ma che ha fatto i soldi vendendo prodotti di bellezza per capelli….) e la Knowledge Matters (che hanno prodotto il documentario) hanno fatto bloccare i video contestando una violazione del copyright ai danni di Myles. Secondo loro il video non ricadrebbe nel “fair use” di Youtube, cioè l’utilizzo corretto di materiale originale di proprietà di altri, perché non si starebbe facendo una critica al documentario, ma (secondo loro) sarebbero di propaganda.
Non solo i video sono in realtà no-profit e di critica, quindi protetti dal regolamento di Youtube, ma Myles rischia di veder chiuso il suo canale e non poter postare più video. E’ incredibile che persone come Scheff che accusano i media di non dare voce a tutte le opinioni, oppure chi ha prodotto un documentario che dovrebbe essere uno strumento per riaprire la discussione sulla malattia vogliano mettere a tacere chi non è d’accordo e propone una critica ai dati mostrati. Il canale Youtube è relativamente piccolo (circa 20mila iscritti) e non si capisce che guadagno ci sia a far rimuovere questi video se non c’è nulla da nascondere.
Sul suo canale è ancora possibile vedere la parte 4 dove si può apprezzare come Brent non sia capace di capire le foto al microscopio elettronico e di alcuni dei trucchi disonesti utilizzati. Molti stanno caricando copie degli episodi rimossi per combattere questa forma di censura. Perché è qui il problema più grande secondo me: non è solo la sfida tra chi nega una malattia che ha causato finora la morte di circa 30 milioni di persone e chi vuole dimostrare che si sta manipolando la realtà per portare acqua al proprio mulino, ma si stanno calpestando la libertà di espressione e il diritto di critica che sono la linfa vitale di internet oltre che diritto di tutti.
Invito tutti quelli interessati  a visualizzare i suoi video per farsi una idea e se c’è qualche Youtuber o esperto di norme sul Copyright che possono o vogliono dare una mano credo che sarà molto apprezzata da Myles.
Statistiche e copyright youtube
https://www.youtube.com/yt/copyright/it/
http://www.youtube.com/yt/press/statistics.html
Documentario bufalaro e i suoi finanziatori:
http://www.houseofnumbers.com/site/
http://www.theperthgroup.com
http://www.rethinkingaids.com
Siti dove trovare informazioni documentate su AIDS
http://www.iss.it/ccoa/
http://www.cdc.gov/hiv/
http://www.ecdc.europa.eu/en/activities/diseaseprogrammes/hash/Pages/index.aspx
Chi ha lanciato le DMCAs
http://uk.linkedin.com/pub/martin-penny/b/3aa/235
http://liamscheff.com
Articolo di critica e indagine sul documentario
http://snoutworld.blogspot.it/2009/12/more-lies-from-brent-leung.html
Canale, sito e video ancora online di Myles
http://www.youtube.com/user/powerm1985/videos
http://www.youtube.com/watch?v=gqnBM0i7_yQ
http://mylespower.co.uk
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