Nascita di una fake news

Ho ricevuto una segnalazione di un articolo che bufala non è, anzi, è il racconto, riportato da Medium, su come è facile creare una notizia falsa partendo da un fatto vero.

Prima dell’avvento della rete il tentativo di verificare le informazioni veniva fatto con più attenzione, c’era meno fretta a pubblicare. Si sbagliava lo stesso eh, c’erano anche meno fonti dirette a cui poter attingere, ma si provava a farlo il meno possibile. Veniamo alla notizia raccontata da Medium, titolo:

«Protesta musulmana a Brescia»: nascita di una fake news

Come ci raccontano il tutto parte quando a Brescia si svolge una processione della religione islamica, una processione durante la quale, come in quelle cattoliche, viene ripetuto più volte il nome della divinità a cui si fa riferimento. Il video del corteo viene prima pubblicato sulle pagine di consiglieri della Lega, che si lamentano del traffico bloccato a causa della processione, poi viene diffuso tramite svariati canali social dove viene caricato nuovamente dai follower degli stessi. E diventa subito un qualcosa su cui indignarsi. Il solito parlare alle pance. Il video non mostra altro che una processione religiosa autorizzata, ma viene passato come se fosse una processione violenta di protesta. Di processioni religiose se ne fanno in tutto il mondo per svariate motivazioni. Ad esempio i cinesi potrebbero indignarsi quanto i leghisti se qualche furbetto manipolasse uno spezzone dal video qui sotto, dove vediamo una normale processione cattolica in Cina:

 

Per non parlare di cosa potrebbe dire un turista di manifestazioni come questa:

Condividere quel breve video riportato da Medium inserendolo in articoli su blog in difesa della patria e della razza italica è un ottimo sistema sia per parlare al proprio pubblico, sia per raggranellare visualizzazioni. Come Medium ha mostrato la notizia, pubblicata e ora rimossa sul blog Italiana verità, la vera voce degli italiani, è stata condivisa su pagine che in teoria dovrebbero essere per gli abitanti di Brescia e dintorni, non politicizzate…

La foto usata per pubblicizzare il link su Facebook non viene dalla manifestazione di Brescia, ma è perfetta per indignare e dare davvero a intendere che fosse in corso una qualche forma di protesta. Italiana Verità ovviamente finisce subito in black list. Avete notato la cosa “curiosa”, pochi like, pochi commenti ma centinaia di condivisioni. Questo è solo uno dei tanti post che ho trovato in rete anche ora non rimossi, quelli che avevano generato più interazioni oggi sono stati cancellati a seguito dell’articolo su Medium.

Non credo si debba aggiungere altro, bravi i ragazzi di Medium ad aver riportato il racconto, mostrare questi meccanismi è importantissimo per la battaglia per la corretta informazione.

maicolengel at butac punto it
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