Nicola Franzoni e l’espianto degli organi

Ma come fate a dare ascolto a questa gente?

Quanto sto per trattare nei giorni scorsi è stato già oggetto di articoli da parte di colleghi come il puntuale David Puente su Open, ma continuate a segnalarlo in talmente tanti che ritengo sensato mettere il soggetto in questione anche negli archivi di BUTAC.

Si parte, come spesso accade, da un contenuto multimediale. Stavolta ce l’avete linkato in un post in rumeno, anche se il video è in italiano.

Il post rumeno dice:

Anche se Facebook mi blocca, pubblico la verità sul TRAFFICO DI ORGANI SOTTO L’OMBRELLO COVID.

PRENDILO DA QUI: salva il video, l’ho mandato comunque a centinaia di persone. Per capire cosa alcuni politici, medici, come si arricchiscono e perché non vogliono fare le autopsie
Dico verità crudeli, sono l’unico che lo fa quindi chiedo al mio PAPÀ dagli occhi azzurri di proteggermi

Il video è abbastanza semplice da riassumere, che parla rumeno ovviamente lo capisce senza bisogno di sottotitoli, ma per chi volesse evitare di sentire la fastidiosa voce di un complottista riassumo così: secondo Nicola Franzoni, autore del video, in Italia le autopsie sui morti da COVID sono vietate perché i sanitari espiantano gli organi per usarli nei trapianti (probabilmente a soggetti vicini al Deep state).

Ma se volete farvi male il video lo trovate di seguito (avverto: le immagini non sono adatte a stomaci sensibili):

Come ha spiegato David Puente, Franzoni è soggetto già noto alle Forze dell’ordine, basta cercarlo online per trovare articoli che parlano di lui già prima dell’estate. Come riporta il Messaggero:

La polizia, che gli ha sequestrato cellulari e tablet, lo ha denunciato per i reati di vilipendio alla Repubblica e alle istituzioni, apologia di fascismo, istigazione a disobbedire alle leggi, atti contrari alla pubblica decenza e manifestazione non autorizzata, oltre che per aver violato la normativa anti-covid.

Nel video sostiene cose errate, già sbufalate da tempo, ma lo fa usando immagini che colpiscono allo stomaco, e così riesce a spaventare soggetti suggestionabili. Il giochino di far leva sulla paura è di quelli noti e usati alla perfezione dai tanti avvelenatori di pozzi. David è riuscito a dimostrare come quegli spezzoni video usati da Franzoni non siano collegabili alla pandemia in Italia. La questione autopsie vietate l’aveva trattata sempre David qualche mese fa:

…non vi è alcun divieto di praticare le autopsie sui morti Covid-19. Si tratta di pura disinformazione basata sull’errata comprensione del testo, o della distorsione dello stesso per sostenere l’ennesima teoria di complotto…

…Il Ministero si è limitato a fornire le indicazioni su come le autopsie andrebbero fatte in sicurezza, soprattutto di fronte a un virus che fin dagli inizi non si conosceva granché.

Purtroppo i soggetti dietro Q e gli altri avvelenatori di pozzi contano sul fatto che chi ha paura difficilmente legge articoli di debunking. Hanno paura e si fidano di chi gli dice che devono averne, magari deviando l’attenzione da rischi reali e controllabili a teorie del complotto globale che possono portare a stati vicini alla paranoia. Creando un corto circuito logico che porta a informarsi sempre dalle stesse fonti avvelenate, rendendo pressoché impossibile ragionare lucidamente sulla questione. Soggetti come Franzoni dovrebbero avere il divieto di accedere ai media fino a che le cause contro di lui non siano arrivate a conclusione. Ma è evidente come le cose non sempre funzionino come vorremmo.

Non credo ci sia bisogno di spiegare un’altra volta perché un traffico d’organi come quello raccontato da Franzoni sia un’immane sciocchezza. Le tempistiche, il modo, i rischi… solo gli appassionati di complotti e film dell’orrore possono farsi suggestionare. Anche per merito di altri soggetti, apparentemente autorevoli, che negli anni hanno dato ad intendere agli italiani che queste cose possano avvenire così, al “mercato nero”.

Non credo di poter aggiungere altro, se non che il fatto che il video stia circolando anche su pagine straniere dimostra a che livelli la globalizzazione dei complotti sia arrivata. Un tempo lo scemo del villaggio al massimo raccontava le sue cavolate al bar.

maicolengel at butac punto it

Se ti è piaciuto l’articolo, sostienici su Patreon o su PayPal! Può bastare anche il costo di un caffè!