Su svariate pagine social durante il weekend della settimana scorsa è apparsa questa immagine:

Le quattro azioni individuali più efficaci per mitigare i cambiamenti climatici: Meno carne rossa Meno figli No auto No aereo

Si tratta del testo tratto da un volantino distribuito a Cremona e stampato col patrocinio del Comune. Il numero di soggetti che si stanno indignando prendendosela via via col Comune, col Sindaco, con chi ha sponsorizzato il volantino è molto alto. La cosa mi preoccupa non poco, perché è chiaro che nessuno ha minimamente capito da chi vengano quei consigli. Non stiamo parlando di partiti politici, non stiamo parlando di ministri che non capiscono alcunché. Quei consigli fanno parte di quelli rilasciati da IPCC, International Panel for Climate Change, la commissione composta da scienziati di tutto il mondo che dalla fine degli anni Ottanta (non da ieri l’altro) studia come risolvere il problema dei cambiamenti climatici generati dall’uomo. Potete trovare lo studio a cui si fa riferimento qui, con tutti i dati che sono stati presi in considerazione.

Volete un’idea più graficamente impattante? Eccola:

Nel grafico qui sopra, ripreso dal Guardian, sono mostrati in forma grafica quanto possano contribuire diversi cambiamenti di abitudini alla produzione annuale di CO2.

  • aggiornare le lampadine di casa con quelle a led 0,10 di CO2 all’anno
  • riciclare 0,21
  • stendere i vestiti invece che usare l’asciugatrice 0,21
  • lavare con acqua fredda 0,25
  • sostituire l’auto a combustione fossile con ibrida 0,52
  • mangiare più vegetali 0,82
  • passare da auto elettrica a nessuna auto 1.15
  • usare energia rinnovabile 1.47
  • evitare voli translatantici 1.60
  • Vivere senz’auto 2.4
  • Avere un figlio in meno 58.6

L’avete notata la sproporzione? Un figlio in meno vale come risparmio di CO2 più della somma di tutte le altre cose che possiamo, come singoli utenti, fare per contrastare la produzione di CO2. Io non sono uno scienziato, solo un fact checker, il mio compito è darvi fonti dei dati, non giudizi morali o etici sulla questione.

Ma quello che appare abbastanza chiaro è che non sono il Comune di Cremona o il suo sindaco a fare una campagna anti-figli, è una commissione di scienziati a spiegare quanto sia ecologicamente sbagliato continuare a riprodurci. E forse qualcuno potrebbe anche dargli retta ogni tanto, invece che cercare sempre di ridurre tutto a una mera questione politica.

Non credo sia necessario aggiungere altro, se siete follower di pagine che hanno condiviso indignate quello screenshot togliete il like, non meritano il vostro tempo e la vostra approvazione, sono solo frustrati che cercano di fare politica ogni volta che possono.

maicolengel at butac punto it
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