Numeri a caso (ancora) per negare la pandemia

Stavolta appoggiandosi addirittura a un sito della CIA

Mida Riva rientra tra i soggetti che spero subiranno prima o poi tutte le conseguenze della disinformazione che diffondono sistematicamente. Ci avete segnalato per l’ennesima volta uno dei suoi tanti profili social, dove ha pubblicato questo post:

Nell’immagine si vede Mida Riva condividere il post di tale Alberto Cameroni, che partendo dai numeri di un sito (IndexMundi) sostiene che il tasso di mortalità in Italia per il 2020 sia uguale a quello del 2019. Tra Mida Riva e Cameroni onestamente ho il dubbio che in due fatichino a fare un intero ragionamento sensato. Purtroppo di gente che li segue e dà loro retta se ne trova sempre.

Lo so, abbiamo già trattato quei numeri, ma è evidente che ci sono sempre più soggetti che hanno bisogno che le stesse cose vengano ripetute più e più volte. Un po’ come gli spiegoni nelle serie tv italiane…

 

Mida Riva e Cameroni contano sul fatto che il loro pubblico è composto per lo più da persone disattente, vittime di un sovraccarico informativo, che difficilmente si ricordano che qualcuno ha già smentito le bugie che stanno diffondendo. Mida Riva e Cameroni ci dicono di guardare IndexMundi, uno va sulla loro pagina ed è vero, la tabella riporta gli stessi numeri che dicono loro. La fonte? CIA World Factbook, come riportato sotto la tabella.

Peccato che cliccando sulla fonte si venga ridirezionati a una pagina 404 della CIA.

Detto ciò, i numeri che una volta si trovavano in queste pagine non erano quelli reali, bensì stime basate sulle serie storiche. Come si può evincere da altri siti che usano le stesse serie di numeri:

I numeri, quelli veri, sono quelli dell’ISTAT, non ancora completi, ma già trattati in precedenza su queste stesse pagine. Numeri che ci dimostrano come Covid-19 abbia impattato eccome nel nostro Paese, uccidendo molte più persone di quelle che muoiono normalmente.

Sarebbe bellissimo che soggetti come Mida Riva e Alberto Cameroni fossero costretti a stare 24 ore in una pubblica piazza di Bergamo a raccontare le loro cavolate. Sostenere la balla del “la pandemia è tutto un complotto dei poteri forti” di fronte a chi ha perso dei familiari non è così semplice come farlo online protetti dietro il solito schermo.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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