Cosa può fare l’omeopatia per chi si ammala di Covid-19?

SPOILER: nulla!!!

Purtroppo senza nemmeno bisogno di segnalazioni mi è capitato davanti agli occhi un articolo pubblicato da Il Salvagente, testata che si definisce

Leader nei Test di Laboratorio contro le Truffe ai consumatori. Online e ogni mese in edicola.

Quanto segue è stato scritto lunedì 9 novembre tra le 9 e le 10 di mattina. Alle ore 12, senza dare alcuna spiegazione, Il Salvagente ha rimosso i post social e l’articolo di cui parlavamo (qui la copia cache di Google). Questo non è il comportamento che mi aspetto da una testata che fa della correttezza scientifica un suo punto di forza. Su Twitter ancora si può vedere il post:

Cosa può fare l’omeopatia per chi si ammala di Covid-19? L’esperienza di chi come il dottor Francesco Cappi, in questi mesi ha curato anche con la omeopatia classica e la medicina della persona i pazienti affetti da Covid-19

Una testata che sostiene di essere leader contro le “truffe ai consumatori” decide di pubblicare un articolo sul quale non è stata fatta alcuna verifica, un articolo che non è altro che la trasposizione di un paragrafo di un libro, come spiegano nella premessa allo stesso:

Quello che pubblichiamo è un ampio estratto dallo scritto di Francesco Cappi. Il dottor Cappi è medico-chirurgo, specialista in Medicina Interna – Omeopatia – Agopuntura. È allievo del Prof. Antonio Negro e ha voluto testimoniare la sua esperienza in questi mesi di cura attraverso la omeopatia classica e la medicina della persona di pazienti affetti da Covid-19. Il suo è stato uno dei molti interventi contenuti nel libro Covid-19 – La sfida dell’immunità individuale, edito da Cemon srl. 

Quindi su un sito che si definisce leader nei test di laboratorio si pubblica un testo a favore dell’omeopatia scritto da un medico che la pratica, e pubblicato da un’azienda che produce trattamenti omeopatici. Onestamente il tutto sembra un filo di parte. Non fossimo su Il Salvagente mi verrebbe il dubbio ci siano degli interessi economici in gioco. Mentre invece è molto più probabile che il problema sia proprio di incuranza. Qualcuno della redazione segue l’omeopatia come unica medicina e quindi ritiene sia giusto spacciarla in questa maniera ai lettori.

Purtroppo, come BUTAC ha già provato a spiegare più e più volte, l’omeopatia non funziona. Al massimo quello che funziona, in certi casi, è l’effetto placebo, raggiungibile anche senza il bisogno di acquistare costosissima acqua e zucchero. Il problema di un articolo come quello pubblicato da Il Salvagente è che là fuori è pieno di gente che si fida, specie di una testata come quella. Gente che si fida e che quindi sarà spinta a acquistare rimedi assolutamente inutili per curare una malattia che in certi casi è pericolosa. Ha senso tutto questo?

Il testo riportato da Il Salvagente oltretutto va contro tutto quello che ci insegnano nei loro articoli. Il testo riporta le parole di un medico omeopata (quindi che parte già con un determinato pregiudizio in favore della stessa) che racconta di consulenze domiciliari o telefoniche con 133 pazienti dal 15 marzo al 30 giugno 2020. Le osservazioni fatte dal medico non hanno alcun valore scientifico, sono appunto mere osservazioni, senza cartelle mediche, senza esami, senza alcun dato registrato che possa assicurarci della loro buonafede. Non valgono come un “test di laboratorio” non valgono come una pubblicazione scientifica. L’editore de Il Salvagente questo dovrebbe saperlo bene. E specificarlo nella premessa all’articolo. Perché sennò ora io pretendo che il Salvagente pubblichi anche la mia esperienza con oltre trecento lettori di BUTAC che hanno provato gli anelli che realizzo nel mio negozio secondo un’antica ricetta che ci tramandiamo da oltre 180 anni. Sono anelli che proteggono dalla Covid-19, nessuno dei lettori che li ha acquistati l’ha avuta, o al massimo in forma asintomatica senza alcuna conseguenza. Prove? Non servono, basta la mia parola, no?

Non credo di dover aggiungere altro.

Se non il link al tag Omepatia su BUTAC.

maicolengel at butac punto it

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