Orwell, Barillari e i tanti che fan finta di leggere

...a destra e a sinistra

No, nessuno mi ha segnalato il tweet di Barillari, anche perché ormai risale a ottobre, ma quando l’avevo visto circolare, e avevo letto critiche e commenti, mi ero ripromesso che prima o poi avrei verificato nella mia edizione di 1984 se quanto riportava il consigliere della Regione Lazio fosse corretto.

Partiamo dall’inizio, il 6 ottobre 2020 Davide Barillari pubblica questo tweet:

Il tweet viene condiviso da tanti, e se ne parla su alcune testate. E sono tanti a prendere in giro sia Barillari che Salvini, che pur non citando direttamente un passaggio di 1984 parla genericamente di Orwell per criticare il governo.

Il problema è che la citazione pubblicata da Barillari è falsa, non esiste in 1984, è la traduzione letterale di un post francese di agosto, che riportava appunto: 

En dehors du travail, tout sera interdit, marcher dans les rues, se distraire, chanter, danser

Ripresa poi dagli spagnoli:

“Fuera del trabajo, todo estará prohibido, caminar por las calles, divertirse, cantar, bailar … “

Barillari si è inserito dopo gli spagnoli ma prima degli inglesi, che sono arrivati a condividerla nella loro lingua solo a metà ottobre:

“Everything other than working was forbidden: walking in the streets, having fun, singing, dancing, getting together, everything was forbidden…

La frase non appare nel libro di Orwell, in nessun passaggio, ho verificato usando il mio Kindle, sia nella versione italiana che in quella inglese del libro. Non ho verificato la versione francese o quella spagnola, ma poco conta. Barillari non ha letto Orwell, lo cita scopiazzando da chissà chi… io fossi in lui mi vergognerei molto.

Ma finché ha il sostegno dei sovranisti e delle comunità complottiste legate a Q direi che siano altri i motivi per cui ci si dovrebbe seriamente vergognare.

La cosa che fa tristezza è che ci siano testate e siti che hanno ripreso la frase di Barillari, senza che nessuno sia andato a fare verifiche. E abbiamo anche alcuni influencer della sfera sovranista che han pensato di farsi belli con la stessa citazione. Ad esempio la giornalista Francesca Totolo:

O ancora il caro Armando Mannocchia, col suo Imola Oggi:

Sia chiaro, la stessa identica frase l’ho trovata ripresa anche sulle bacheche di amici su svariati social network, a dimostrazione che siamo tutti pecoroni alla stessa maniera. Leggiamo una frase che ci piace, che potrebbe essere una citazione da un importante romanzo, e la condividiamo dando a intendere di sapere per certo che è una frase tratta da quel testo. E altri amici che si fidano di noi faranno lo stesso, fino a che, magari tra qualche anno, saranno più i meme che affermano la citazione che quelli che la negano…

E il danno sarà completato.

Ovviamente la colpa non è solo dei meme circolanti, ma anche e soprattutto di articoli che parlano di questa citazione senza cercare di verificarla, ne ho visti di giornalistici, di letterari, di opinione…

Non credo di poter aggiungere altro, se non che quei ditini che premono “condividi” prima o poi io ve li sego….

maicolengel at butac punto it

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