Gibilterra, Ostia, il drone, Riccardo e la normalità

La disinformazione seriale da expat...

Era da tanto che non ci segnalavate un video da uno dei gruppi gestiti da Riccardo, il caro Riccardo, quello che ama tanto viaggiare per documentare come ovunque all’estero stiano meglio di noi. Ammetto che ero convinto fosse svanito, ma sbagliavo. Il primo motivo del video è quello di raccontare ai suoi follower la storia del drone che avrebbe dovuto misurare la temperatura dei bagnanti a Ostia. Dico avrebbe dovuto perché è tutto saltato, nessun drone ha misurato la temperatura dei bagnanti sul lido di Ostia, secondo i colleghi di Bufale .net per un problema legato al meteo, ma secondo Roma Today la questione è molto più grave: l’ASL di Roma 3, infatti, non si sarebbe accordata con nessuno delle Unità di Crisi COVID-19 e con la stessa Regione Lazio, sarebbe stata un’iniziativa interna della singola struttura. Il post sulla pagina Facebook dell’ASL che raccontava la notizia è stato cancellato senza che l’ASL 3 abbia rilasciato alcun comunicato o perlomeno sul loro sito, che sembra disegnato nel 1997, non risulta. Come ripeto spesso siamo la repubblica delle Banane, ma non dovremmo sorprenderci: il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, come qualcuno di voi sa, è stato più volte ospite di Radio Radio.

Riccardo nel video scherza sulla storia del drone, e ammetto che in parte concordo con lui. Riccardo però a un certo punto dice quella che è un po’ una leggerezza: nel prendere in giro la ASL di Roma, infatti, dice che è ovvio che la temperatura di chi è in spiaggia sarà più alta, sono al sole che si abbronzano. Sì, certo la temperatura esterna della pelle se stiamo al sole è più calda. Ma quella è la “skin temperature“, non è su quella misurazione che si decide se si ha la febbre o meno.

La misura della febbre è data da quella che in inglese definiamo “body temperature”, temperatura corporea. La temperatura che sarebbe stata rilevata dal drone è quella corporea, e viene rilevata attraverso una termocamera, ovvero una telecamera sensibile alla radiazione infrarossa. Non conosco il drone che avrebbero voluto usare alla ASL di Roma, ma la combinazione di  una telecamera di questo genere con un dispositivo che serve a tenerla calibrata, chiamato BlackBody, è ritenuto un decente sistema di monitoraggio per eventi con molto pubblico. Ovvio che sia meglio la misurazione singola e che l’iniziativa della ASL di Roma 3 sia stata fatta coi piedi – come dimostra il dietrofront fatto ancor prima di partire – ma le rimostranze di Riccardo su questo punto sono sbagliate.

Il video, dopo la prima parte contro il drone, passa a offendere chiunque non si ribelli al sistema Italia, compreso un simpaticissimo augurio di morte nei confronti di chiunque non si beva in maniera acritica questa narrazione. Io resto sempre più allibito di fronte a dichiarazioni come questa:

“..e se purtroppo le persone ancora davanti all’evidenza non capiscono che si tratta di una minchiata io non ci posso fare nulla, morissero sole quelle persone, perché è quello che si meritano…”

Passato lo sfogo Riccardo, seguendo un copione che già conosciamo, va a mostrarci l’uscita da scuola del figlio al primo giorno di scuola dopo le vacanze.  Riccardo parla di normalità, di come nessuno indossi la mascherina, di come i ragazzi escano da scuola senza essere mascherati. Ohhhh, e questo dovrebbe sorprenderci? No affatto, perché vedete, quello che è importante riportare non sono le mascherine, ma il fatto che a Gibilterra oggi il numero di dosi di vaccino fatte è 78854, il numero di abitanti invece è di circa 34mila persone. Ovvero Gibilterra, come riporta anche il grafico del Sole 24 Ore che potete vedere qua sotto, è il Paese al mondo con il maggior tasso di persone vaccinate. In proporzione sono molte più che in Israele.

Con una percentuale di vaccinati simile è abbastanza normale che le cose nel minuscolo Stato – per capirci Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna, fa 36466 abitanti – siano un filo più rilassate che in altre zone del mondo. Anche perché pur avendo avuto un tasso di mortalità altissimo (superiore al nostro, Gibilterra 287,91 morti ogni 100mila abitanti, in Italia invece sono “solo” 216,88) sembrano essere già fuori dalla terza ondata. Ma questo Riccardo evita di raccontarcelo. Sia chiaro, quel numero di vaccini comprende probabilmente anche lavoratori che sono solo residenti e non cittadini con passaporto, e il sistema pubblico sanitario dice che è stata vaccinata una percentuale sopra l’80% della popolazione avente diritto (gli over 16 anni e gli under con situazioni a rischio), ma si tratta comunque del Paese più vaccinato al mondo.

In Gibilterra la prima ondata non c’è praticamente stata, quella che è stata pesante è la seconda, mentre la terza sembra essere già passata alla fase calante.

In proporzione è interessante guardare i dati da San Marino, paragonabile come dimensione e popolazione a Gibilterra:

Numeri di contagi simili, popolazione simile, numeri di morti simili, ma andamento delle ondate completamente diverso, e percentuale di vaccinazione molto più bassa nel piccolo Stato di San Marino che a Gibilterra. Lo vedete che i paragoni fatti à la Riccardo sono una boiata pseudoscientifica?

Ma giusto per curiosità: se quella percentuale di morti invece che in Gibilterra l’avessimo avuta qui in Italia, avremmo perso un numero di persone più alto della popolazione di uno Stato come la stessa Gibilterra. Basta fare il calcolo: da noi ci sono stati, al 3 settembre, mentre scrivo, 129352 morti con una percentuale di 216,88 morti ogni 100mila abitanti, in Gibilterra invece i morti sono stati pochissimi ma tanti in rapporto alla popolazione: si parla infatti di 287,91 ogni 100mila abitanti, come dicevamo poco sopra. Si tratta di un calcolo abbastanza facile eh, io uso le proporzioni 129352 : 216,88 = x : 287,91 dove la X è il numero di morti se avessimo avuto la stessa percentuale di mortalità dello Stato sullo stretto. Il risultato è circa 171mila, ovvero oltre 42mila persone in più.

Ma questo Riccardo non ce lo racconta.

Per quanto riguarda il nostro cercare di far chiarezza l’articolo finisce qui.

Ma c’è una piccola curiosità che da papà di due bambini alle elementari vorrei togliermi: sarebbe interessante sapere come funziona la legge sulla privacy dei minorenni in Gibilterra. Da noi un video del genere sarebbe sufficiente a chiudere la pagina e ricevere probabilmente anche qualche denuncia per violazione della privacy degli studenti. Non il video in grande eh, ma nei commenti Riccardo ne pubblica un secondo dove di tanti alunni si vedono i volti per bene, i volti e anche lo stemma della scuola, al punto che ci è voluto pochissimo per identificarla.

Ho pixellato io il volto della ragazzina che esce da scuola, nel minuto di video pubblicato nei commenti è ingrandibile a pieno schermo, e come lei se ne vedono svariati altri. Davvero era necessario? Sia chiaro, magari sullo stretto le cose stanno diversamente. La policy della scuola in questione ha comunque un lungo elenco di misure per tutelare gli alunni, che al punto 16 riporta:

The vast majority of people who take or view photographs or videos of children do so for entirely innocent, understandable and acceptable reasons. Sadly, some people abuse children through taking or using images, so we must ensure that we have some safeguards in place. To protect children we will:

● seek their consent for photographs to be taken or published (for example, on our website or in newspapers or publications)
● ensure that students are appropriately dressed when images are taken
● encourage students to tell us if they are worried about any photographs that are taken of them.

Sia chiaro, il video di Riccardo rientra sicuramente tra quelli fatti senza alcun intento malevolo nei confronti dei bambini, ma onestamente se trovassi la faccia di mia figlia in uniforme scolastica pubblicata su Facebook senza il mio consenso a me girerebbero le palle non poco.

Non ritengo ci sia altro da dire.

maicolengel at butac punto it

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