Papé Satàn, papé Satàn aleppe

Due righe due, giusto per riportare una cosa che non ho visto spiegare dai tanti che stan parlando di questa sciocchezza di Virginia Raffaele al Festival di Sanremo.

La gag di Virginia credo sia ovvio che facesse riferimento alle tante storie circolate negli anni (e messe in giro proprio da bigotti e ottusi di varo livello) sul fatto che i vecchi dischi di certe band, suonati al contrario nascondessero messaggi satanici.

Credo e spero che la cosa l’abbiano capita i tanti che leggono BUTAC, persone che considero dotate di spirito critico e capacità di analisi tale per cui la gag di Virginia è stata divertente.

Per tutti gli altri che invece hanno realmente creduto a un’invocazione al demonio in prima serata su Rai1 posso fare poco. Il pregiudizio che avete è legato alla fede in cui credete, e non è un blog online che può rasserenarvi. Forse servirebbe che si facesse vivo il Papa stesso per spiegarvi che si trattava di un palese gioco, non legato a invocazioni demoniache.

Quello però che mi lascia allibito è che dell’argomento se ne siano occupati politici di vario livello: quando il Paese ha mille problemi seri su cui dovrebbero concentrarsi preferiscono perdere tempo con le cazzate (perdonatemi il francesismo).

Spero vivamente che la polemica abbia fine e ci si metta seriamente a lavorare per il Paese, magari con meno selfie e messaggi via social e più vero sudore della fronte.

maicolengel at butac punto it
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