Paragoni insulsi – Greta e la bimba incastrata nella ruota


Qualche settimana fa su un profilo privato è stato condiviso questo collage di due foto:

Con questo testo d’accompagnamento:

A sinistra una adolescente ricca e viziata che grida al mondo che le abbiamo rubato l’infanzia. A destra una bambina che l’infanzia non sa neanche cosa significhi. E che, forse, non conoscerà l’adolescenza perché morirà prima. E mentre la prima viene osannata dal mondo intero, della seconda non frega niente a nessuno. O quasi…

In circa due settimane il post ha ricevuto quasi 30mila condivisioni. Credo ci siano delle precisazioni da fare, quella a sinistra è Greta Thunberg, mentre mangia in treno diretta verso Davos, un viaggio di 26 ore in treno. Di quella foto di Greta vi avevo già raccontato a suo tempo. Sicuramente Greta è una bimba nata fortunata, i suoi genitori sono benestanti e conosciuti nel loro Paese. Ma l’altra? L’altra foto non mostra affatto quanto raccontato nel post. Circola almeno dal 2012, non si ha idea di chi sia la bimba, all’epoca veniva usata quella foto per spiegare come sia sempre utile, prima di mettersi in marcia, fare un giro attorno al proprio veicolo, per verificare che non ci siano problemi di alcun tipo.

Nel racconto che circolava si narrava che il bambino/a fosse stato trovato da un autista proprio nel corso di questa passeggiata della sicurezza (walk the safety circle). Se sia vero o meno impossibile dirlo.

Ovvio che il post originale vuole solo fare un paragone tra due realtà differenti, ma potevano scegliere un’altra foto. Non metto in dubbio che ci siano bambini in zone di guerra che non hanno un’infanzia, e come viene detto magari non avranno un’adolescenza perché saranno morti prima… Ok. Ma non è vero che nessuno ci pensa, la battaglia combattuta dalla protagonista della prima foto però riguarda tutto il mondo, sia chi è in nazioni coinvolte in conflitti, sia chi è in nazioni povere che in nazioni ricche. La battaglia sui cambiamenti climatici, o comunque sul benessere del pianeta è qualcosa per cui sensibilizzare i propri governi è possibile, e sono loro stessi a poter fare qualcosa per migliorare la situazione. Per quanto riguarda invece le guerre in corso nel mondo la questione è molto più complessa e articolata. Il paragone, anche con una foto corretta, sarebbe comunque poco sensato. Ma ovviamente questa è la mia personale opinione.

maicolengel at butac punto it
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