Patteggiamento fiscale per Ezio Greggio?

L’articolo qui sotto a causa di svariate modifiche è diventato incomprensibile, colpa mia che mi ero inzialmente fidato di due testate di solito serie e competenti. Ma tra un aggiornamento e l’altro è impossibile districarsi nel testo. Non  amo cancellare quanto già scritto, perché lo trovo scorretto nei confronti di chi era già capitato sull’articolo.

Quindi per correttezza vediamo di fare chiarezza in poche righe su tutto quanto riportavo un anno fa.

Ezio Greggio ha avuto negli anni scorsi un contenzioso col fisco italiano, si parla di 23 milioni di entrate non dichiarate nella maniera corretta. Greggio è stato difeso in sede penale dall’Avvocato Bongiorno. Fulcro del contendere, il fatto che Greggio aveva pagato una ritenuta minore rispetto a quanto dovuto al fisco italiano per merito della sua residenza a Montecarlo. Il contenzioso si è chiuso tra il 2014 e il 2015, con un accordo e un patteggiamento. Nel 2014 è arrivato l’accordo col fisco a versare circa 20 milioni di euro, mentre nel 2015 si è conclusa la parte penale con un patteggiamento pagato 45mila euro. 

Il meme che circolava nel 2015 sosteneva che Ezio Greggio, per merito dei 45mila euro patteggiati avrebbe evitato la galera, senza far nessuna menzione dell’accordo precedente di 20 milioni. Il meme era errato, ed è stato rimosso a suo tempo. Il nostro articolo invece per colpa di informazioni discordanti sulla stampa e di mail da parte di chi si occupa dell’ufficio stampa di Ezio Greggio è stato corretto e aggiornato malamente. Come da prassi però preferisco non cancellare quanto avevo riportato in prima stesura, lo trovo scorretto nei confronti di chi ha letto l’articolo una prima volta.

L’attento Carlo Gubitosa già un anno fa cercava di fare chiarezza nei commenti qui sotto, ma evidentemente mi era sfuggito il suo commento chiarificatore:

la sentenza di patteggiamento non e’ EQUIVALENTE con una sentenza di condanna, ma e’ EQUIPARATA ad una sentenza di condanna, e pertanto non si puo’ parlare di assoluzione visto che anche il patteggiamento, come la condanna, costituisce motivo di revoca ex art. 168 c.p.p. della sospensione condizionale della pena, e di esclusione dal beneficio della non menzione.

Articolo 445 del codice di Procedura Penale: “Salve diverse disposizioni di legge, la sentenza [di patteggiamento] è equiparata a una pronuncia di condanna”.

Se proprio si deve scegliere tra le espressioni “condannato” e “assolto” per definire la posizione di Greggio, definirlo “assolto” secondo me e’ piu’ lontano dalla verita’ di definirlo “condannato”, visto che comunque ha una sentenza passata in giudicato per un reato penale, anche se questa sentenza non e’ perfettamente coincidente con una sentenza di condanna.

L’articolo è finito, quanto segue è solo per non cancellare!


Da qui in poi quanto (corretto malamente e aggiornato ancor peggio) avevamo scritto in fase iniziale:

Comunicato stampa pubblicato su ANSA:

Greggio : chiuso senza menzione penale il suo contenzioso
     3 sentenze confermano la sua regolare residenza.

Milano, 14 ottobre 2015 – “Con la non menzione penale, oggi davanti al Tribunale di Monza è stata messa la parola fine ad un contenzioso già chiuso con il fisco italiano oltre un anno fa, accordo e patteggiamento che riguardava società terze, contenzioso rispetto al quale Greggio si è sempre dichiarato del tutto estraneo.”

Il patteggiamento non è il riconoscimento di alcuna colpa – fatto confermato da sentenze di Corte di Cassazione e vari Tar, a maggior ragione nel suo caso che si è chiuso senza menzione penale, ma è solo una scelta di strategia processuale voluta dall’Avv. Bongiorno al solo fine di evitare le lungaggini di un processo che avrebbe condotto, senza ombra di dubbio, alla quarta decisione favorevole.

Tre sentenze dello Stato Italiano, infatti, sia in sede civile che penale hanno già confermato in questi anni che Greggio è regolarmente residente a Monte Carlo dal 1993, ove tra l’altro è stato eletto Presidente del COMITES (Comitato degli italiani all’Estero), organismo ufficiale riconosciuto dal Presidente della Repubblica e dal Ministero degli Esteri italiani, nonché dal Governo di Monaco.

Greggio ribadisce inoltre di aver sempre regolarmente dichiarato e pagato al fisco italiano tutto il dovuto fino all’ultimo centesimo per le attività professionali svolte in Italia.

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Nel testo qui sotto mi ero appoggiato a quanto riportato da stampa nazionale italiana l’anno scorso e da un sito specializzato in notizie sul mondo dello spettacolo. Evidentemente sia Corriere che Davide Maggi riportavano notizie inesatte da correggere. Resta però errata l’immagine che circola, visto che come riportato dalle sentenze in mano al signor Ezio quanto dovuto è stato pagato.

Quanto segue dopo il divisorio è l’articolo originale.


Una nuova pagina mi è stata segnalata, che diffonde informazione per lo più politica. Il creatore è un veronese che fa politica. Peccato che pur lottando contro quelli che definisce i soliti noti finisca per comportarsi esattamente come loro. Spacciando bufale.

Una che mi è stata fatta notare è stata condivisa dalla sua pagina il 14 Ottobre, e attacca lo Stato sostenendo che abbia patteggiato 45mila euro di multa per l’evasione fiscale da 23 milioni di Ezio Greggio.

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La storia aveva fatto il giro del web e della carta stampata a luglio 2014: Ezio Greggio aveva subito un accertamento fiscale, che aveva contestato 23milioni di euro non dichiarati. Greggio ha patteggiato già un anno fa, pur scaricando parte della responsabilità su di una società che curava i suoi diritti d’immagine nel periodo contestatogli. Ma ha patteggiato, e pagato 20 milioni di euro di multa. VENTI MILIONI, non due spicci. Come spiegava il Corriere la storia però non era del tutto conclusa:

…la palla passa in eredità alla penalista Giulia Bongiorno, che dovrà comunque affrontare il residuo versante giudiziario destinato probabilmente a lasciare Milano e per competenza territoriale approdare interamente alla Procura di Monza.

Il residuo giudiziario si è concluso con una condanna a sei mesi di reclusione, convertibili in una pena pecuniaria con una patteggiamento, che ovviamente Greggio ha accettato di pagare. Quindi alla fine il signor Ezio ha pagato 20milioni e 45mila euro (più spese legali, probabilmente) per un evasione da 23milioni e spicci, patteggiando per evitare lungaggini processuali.

Greggio pertanto è stato assolto dall’evasione e da tutto il resto, ha scelto di pagare la sanzione solo per chiudere il processo.

Alla luce dei fatti il meme qui sopra è comunque bufala. Ma mi par di capire che quello sia già stato rimosso.

Credo non ci sia da dire altro.

maicolengel at butac.it