Piccole Perle di Facebook: chi festeggia il compleanno con Gesù

NATALE-DEI

Mi trovo spesso a chiedervi scusa per le mie assenze, questa volta è stato per colpa del lavoro e del pessimo wifi dove mi trovavo, ma cercherò di recuperare.

Arriva il santo Natale: c’è chi lo ama e chi lo odia, c’è chi lo sente come festività religiosa e a chi piace solo fare l’albero e mangiare in famiglia, e non c’è nulla di male. Però in questo periodo tornano a circolare anche piccole perle che hanno il solo scopo di “denigrare” il festeggiato del Natale. Tipo questa:

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Gira da anni e ogni tanto si evolve, ma non smette di girare. Prima di continuare 2 punti importanti:

  • Butac è super tollerante e aperto, ma la questione da affrontare è storica, non religiosa, e così sarà affrontata (giusto una parentesi in chiusura);
  • è chiaro che l’intento di questo tipo di immagine sia di ridicolizzare la data del 25 dicembre. Mi spiego meglio: l’intento è di ridicolizzare il fatto che il “compleanno” di Gesù sia lo stesso di altre divinità, come a rubarne il ruolo e l’autorità. Questo vuol dire ignorare il perché della scelta del 25 dicembre, ma ci arriviamo dopo.

La ricerca si è rivelata più difficile del previsto e se qualcuno avesse più informazioni ce lo segnali pure, così da correggere eventuali errori.

Ma davvero queste 11 divinità condividono lo stesso compleanno?

Partiamo da più famoso concorrente, Buddha.

Siddhartha Gautama Buddha è nato in Nepal nel 563 a.C. come correttamente indicato nell’immagine, ma non c’è nessuna data certa della sua nascita. La data è più una convenzione che un dato certo. Nella maggior parte delle tradizioni buddiste non è considerato una divinità, ma è nella foto, quindi investighiamo anche su di lui. Esiste una festività ufficiale buddista che celebra la sua nascita. Il Vesak è la festa della nascita – o della nascita e illuminazione per altre tradizioni – del Buddha e si festeggia in genere nel mese di maggio. Come per la Pasqua, essendo calcolata in funzione del calendario lunare, la data varia ogni anno e varia anche da nazione a nazione: in Italia lo si festeggia l’ultima domenica di maggio.

Buddha: NO

Zarathustra fu un profeta persiano e c’è un po’ di incertezza sul periodo nel quale sia vissuto. Generalmente si accetta il periodo tra il VI e il V secolo a.C. – quindi non l’anno 1000 come indicato, ma l’argomento non è utile. Più utile è il fatto che Zarathustra, o Zoroastro per i greci, non era una divinità: la divinità della religione che professava era Ahura Mazda, quindi è impropriamente inserito in questa perla, ma accettiamolo lo stesso. Come per il Buddha non c’è una data precisa, ma la nascita del profeta Zoroastro viene festeggiata nella celebrazione del Kordad Sal, sei giorni dopo il Noruz, che è il capodanno dello zoroastrismo. Il Noruz cade durante l’equinozio di primavera, quindi con un rapido calcolo possiamo concludere che il compleanno di Zoroastro non è il 25 dicembre,  ma viene celebrato il 26 marzo.

Zarathustra: NO

Krishna è considerato, in base alla tradizione, o come una espressione di Visnu o come il Dio supremo. Difficile una datazione della sua vita: nell’immagine si parla del 900 a.C., ma il culto di Krishna comincia a prendere piede nel IV° secolo a.C. e secondo una datazione astrologica risalirebbe a oltre 3.000 anni prima di Cristo. Comunque sia, la celebrazione della sua nascita, lo Janmashtami, cade solitamente tra agosto e settembre – quest’anno era il 5 di settembre. Sempre secondo i vari calcoli astrologici dovrebbe essere nato il 18 luglio, o il 23 giugno. Diciamo che non c’è una grande certezza, se non che:

Krishna: NO

Non che i precedenti fossero semplici, ma Mithra è un po’ più complesso da analizzare, in quanto nell’arco del tempo è stato associato o assimilato da molte tradizioni successive a quella originaria, anch’essa persiana o indo-iraniana. In sostanza si possono considerare due versioni di Mithra: quella greco-romana e quella persiana. Quella persiana è di gran lunga precedente al VI secolo a.C. come indicato dall’immagine. Il Mithra occidentale si sovrappone al culto cristiano sia geograficamente, che storicamente, che come punti in comune con il Cristo. Secondo alcuni furono i cristiani ad attingere al culto mitraico e secondo altri il contrario. Per entrambe le religioni ci sono pochi ritrovamenti precedenti al II secolo d.C. quindi è difficile avere prove concrete su questo, ma non è il nostro scopo. Quello che sappiamo però, sia del mitraismo occidentale che di quello orientale, è l’importanza del periodo invernale con il solstizio d’inverno e il ruolo del Sole. Nella tradizione orientale non sembra esserci una vera e propria celebrazione della sua nascita, ma in occidente la sovrapposizione di Mithra e del Sol Invictus era quasi totale, e il 25 di dicembre sembrerebbe la data nella quale venisse celebrata. Al quarto tentativo abbiamo trovato un’altra divinità nata il 25 dicembre, anche se sembrerebbe che il culto mitraico non desse un peso particolarmente alto a questa festa in quanto suo compleanno. Qua però subentra la questione alla quale accennavo prima sulla celebrazione del Natale: la data scelta per la celebrazione del Natale cristiano fu stabilita dall’imperatore Costantino. Devoto al Sol Invictus e poi convertito al cristianesimo, decise che dovesse essere quella la data ufficiale della celebrazione della nascita di Gesù. La “questione 25 dicembre” è molto complessa e dibattuta da secoli. Non esiste una data precisa indicata nei Vangeli né negli Atti degli Apostoli, che sono i testi più antichi, e la necessità di celebrarne la nascita è nata molto dopo. Nei primi secoli la nascita venne celebrata in tante date diverse. Concludendo:

Mithra: SÌ

Tammuz è una divinità che ha origini sumeriche, risalenti a oltre 2 millenni prima di Cristo. Nel culto di Tammuz sono molto importanti due avvenimenti, il suo matrimonio e la sua morte, che viene celebrata tra marzo e aprile. In occidente la figura di Tammuz è associata ad Adone, anche se anche su questo non c’è unità di opinioni. Metterli entrambi è un po’ giocare sporco, potremmo dire. Ora vi cito la parte iniziale che si trova su Wikipedia nella pagina di Adone:

Adone (in greco antico Άδωνης o Άδωνις) è una figura di origine semitica, dove era oggetto di un importante culto nelle varie religioni legate ai riti misterici. È relativamente assimilato alla divinità egizia Osiride, al semitico Tammuz e Baal Hadad, all’etrusco Atunnis, all’anatolico Sandan (divinità) di Tarso e anche al frigio Attis, tutte divinità legate alla rinascita e alla vegetazione. Soprattutto nell’attuale Siria, era identificato come Adon, stesso termine di Adonai, il Signore ebraico (nome utilizzato al posto del Tetragramma YHWH impronunciabile dai devoti). Alcuni mitologisti hanno pensato che Balder è da leggere come una sua personificazione nella mitologia germanica, associato a sua volta al Baal fenicio.

Tutto molto semplice e lineare, direi. Ho voluto riportare questo garbuglio per chiarire un punto: moltissime divinità sono le stesse ripetute e “copiate” da diverse civiltà. La corrispondenza quasi perfetta tra i pantheon romano e greco è la più conosciuta, ma ogni cultura ha copiato, o quantomeno attinto, le divinità precedenti, adattandole al luogo e al periodo storico o copiando elementi solitamente associati a quella divinità. Tammuz stesso si trasforma da divinità pastorizia a divinità agricola passando dai sumeri agli assiri. Come per Tammuz, anche per Adone era la celebrazione della morte la festività principale, che cadeva nel periodo estivo, non la nascita. Nella immagine Adonis viene datato nel 200 a.C., ma la sua morte viene descritta già nel VI secolo a.C. Finora non avevo trovato grosse difficoltà a reperire informazioni sulla celebrazione della nascita delle divinità, ma cercando info su Tammuz si trovano quasi esclusivamente riferimenti che mettono in relazione la sua nascita con il Natale. A quanto pare sia Adone che Tammuz nel tempo sono diventate divinità solari, un grande classico della Storia, e questo discorso vale anche per Dionisio, ed inevitabilmente la celebrazione del compleanno diventa il solstizio d’inverno se lo si vuole festeggiare secondo l’idea della rinascita.

Tammuz e Adone SÌ (con riserva)

Hermes non so come possano averlo datato anche lui nel 200 a.C., non ha senso. Ci sono riferimenti risalenti a molti secoli prima sulla divinità greca che aveva come ruolo principale quello di messaggero degli dei dell’Olimpo. Il pantheon greco sembra aver attinto molto da quello egizio, quindi Ermes sembrerebbe derivare o quantomeno avere una stretta relazione con Toth. La sua festa principale non era la nascita, ma in suo onore si tenevano le Hermea, con sacrifici alla divinità, e si celebravano con gare di ginnastica in stile Olimpiadi. Hermes non è una divinità solare quindi non avrebbe alcun legame col solstizio d’inverno. Sulla sua nascita l’unico elemento natalizio sembra l’essere nato in una grotta, mentre sulla celebrazione della sua nascita nel solstizio d’inverno o nel 25 dicembre non trovo traccia.

Hermes: NO

Per Dioniso possiamo anche accettare una datazione attorno al 500 a.C. Viene considerato la divinità “straniera” per eccellenza della religione greca. Nonostante un po’ tutti noi lo identifichiamo grazie a Pollon con un ubriacone che ballava nudo, in origine era una divinità legata al ciclo della natura, come Adone poco sopra, e quindi due erano i periodi dell’anno che venivano celebrati in suo onore: uno in primavera e uno di stile molto più mondano, definito orgiastico, invernale. Essendo Dioniso una divinità legata al ciclo della natura, egli era legato anche al ciclo del Sole, pertanto attorno al solstizio la colorita celebrazione era sì in suo onore, ma non per una diretta celebrazione del compleanno. Come per Adone, l’associazione con il solstizio d’inverno è legato alla immagine della rinascita del Sole.

Dioniso: NO (con riserva)

Eracle (Heracles) era un semidio e il maggiore eroe della letteratura greca, più conosciuto dall’uomo medio come Ercole o Hercules, famoso per la sua grande forza. Esistono tre tradizioni sulle sue gesta: quella greca, quella romana e quella orientale di stampo egiziano/fenicio. Per quanto riguarda la celebrazione della sua nascita trovo riferimenti soltanto alla celebrazione della sua nascita il quarto giorno di ogni mese, non celebrazioni al solstizio d’inverno. Per il momento quindi:

Eracle: NO

Horus è una divinità egizia che risale almeno al 3.000 a.C. come da immagine, ed è una divinità solare e forse la più importante nell’antico Egitto. Il faraone era considerato la personificazione di Horus, suo pari e suo rappresentante in terra. Anche se esistono diverse versioni delle sue origini, tanto per cambiare, la versione più famosa lo pone come figlio di Iside e Osiride, che sconfisse poi lo zio Seth – la versione originale del Re Leone. Secondo la tradizione sarebbe nato al solstizio d’inverno. Abbiamo qui un altro vincitore nella competizione, quindi:

Horus: SÌ

Ma c’è da fare un appunto a tutta la questione. Quando cade il solstizio d’inverno? Il solstizio d’inverno non cade il 25 dicembre: generalmente è tra il 21 e il 22. A Roma le Saturnie si celebravano tra il 17 e il 23 di dicembre, a cavallo del solstizio. Il Sol Invictus si celebrava davvero il 25? Sembrerebbe di no, o almeno non sempre. Il cronografo del 354 è la prima testimonianza della celebrazione del Natale il 25 dicembre (del 336). Potremmo dire che un tempo non sembrava così importante essere precisi con la celebrazione delle festività.

Come spesso capita trovo molto utile fare queste ricerche e invito sempre chi ci legge di fare a sua volta le sue. Spesso la “questione 25 dicembre” viene strumentalizzata per accusare i cristiani di aver “rubato” tradizioni precedenti. Come abbiamo visto, e come potete leggere per ogni divinità, quasi tutte le religioni e divinità hanno dei forti legami tra loro, sia come contenuti che come immagini utilizzate. Questo viene appunto utilizzato come argomento contro il Cristianesimo. Il culto di Mithra è forse il più simile, ma si possono trovare elementi in comune con molte religioni – oltre al fatto più che ovvio che discenda dalla religione ebraica che a sua volta è stata contaminata dalle religioni egizia e mesopotamica in maniera importante, e ha origine in un periodo successivo alla ellenizzazione di quelle aree.

La parentesi in chiusura (editato)

Qui entro nella sfera delle opinioni personali, ma dato che si parla del Natale rimango nell’argomento, senza lanciarmi in un’esegesi biblica che non è il caso, e se siete arrivati fino a qua rischio di causare dei suicidi. Quelli  che sono gli elementi caratteristici del Natale – l’annunciazione, il concepimento verginale, la nascita in una grotta/mangiatoia, la stella cometa, i Re Magi, la persecuzione di Erode, la fuga in Egitto – sono contenuti nei Vangeli di Matteo e Luca. Molti tra questi eventi hanno un sapore di aggiunte atte a rendere più elevato il “peso specifico” della Natività. Sono credente, ma non sono un tipo da dogmi: se vogliamo proprio andare a cercare elementi criticabili sul Natale è su queste parti iniziali dei Vangeli che ci si dovrebbe concentrare, più che sulla presunta appropriazione di una data già cara ad altri culti.

Comunque sia, passano i millenni, passano le civiltà, razze diverse in zone diverse del mondo, ma – senza contare le infinite connessioni tra l’occidente e l’oriente in questi secoli, dalle quali dovremmo cercare di imparare di più invece che guardare gli altri solo come stranieri pericolosi – ci troviamo comunque a festeggiare l’equinozio di primavera (Pasqua) e il solstizio d’inverno (Natale) da almeno 5.000 anni.

Continuiamo pure a crederci diversi ed originali.

Ricordatevi di amare col cuore, ma per tutto il resto di usare la testa.
neilperri @ butac.it
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