PRECISAZIONI: il prete felice per la strage di Orlando

ORLANDO

Il pastore Steven Anderson della Faithful Word Baptist Church, già salito alla ribalta delle cronache in passato per le sue posizioni estremiste (nel 2009 “he was praying for the death of President Barack Obama“, stava pregando per la morte del presidente Obama, nel 2015 ha dichiarato che gli ebrei sopravvissuti all’Olocausto che hanno portato testimonianza dei campi di concentramento sono bugiardi prezzolati e così via) a proposito della strage di Orlando ha pubblicato su YouTube un video che qui potete vedere commentato in prima persona da uno Youtuber musulmano, poiché il video originale è stato rimosso dalla community per violazione delle regole sull”hate-speech”, l’istigazione verbale all’odio:

Nel video il pastore dichiara di essere felice che ci siano cinquanta pervertiti e pedofili di meno al mondo, poiché gli omosessuali, particolarmente osteggiati da questo gruppo religioso, secondo lui meritano la pena di morte al pari degli assassini. Ha dichiarato infatti in passato:

The biggest hypocrite in the world is the person who believes in the death penalty for murderers but not for homosexuals.

Il più grande ipocrita del mondo è colui che crede nella pena di morte per gli assassini, ma non per gli omosessuali.

Cattura

In questa occasione, dunque, ci dice:

Fifty sodomites, homosexuals, have been killed. Another 50 injured and the Muslim guy himself was killed. The good news is that there are 50 less perverts and pedophiles on the planet.

Cinquanta sodomiti, omosessuali, sono stati uccisi. Altri cinquanta feriti e lo stesso musulmano [che ha sparato] è stato ucciso. La buona notizia è che ci sono cinquanta pervertiti pedofili in meno sul pianeta.

 o-ANDERSON-facebook

Un’altra confessione battista che si è fatta notare negli ultimi anni negli Stati Uniti per l’avversione per gli omosessuali, l’intolleranza e l’istigazione all’odio e la violenza è l’ormai nota Westboro Baptist Church, anch’essa come quella di Steven Anderson non affiliata alla confessione battista americana.

Premetto che non ho ancora capito il motivo della condanna da parte delle religioni abramitiche dell’omosessualità, considerando che molti sono gli esseri viventi, oltre all’uomo, che hanno questo comportamento e nessuno se la prende con loro – presumibilmente va ricercata nella lettura dogmatica della Bibbia e in particolare nel Vecchio Testamento, ignorando totalmente i principi della carità, della non violenza, dell’amore per il prossimo e non del giudizio delle sue azioni, che dovrebbe toccare esclusivamente alla divinità ma che spesso è invece una delle attività praticate con più entusiasmo dai gruppi particolarmente radicali, estremisti e bigotti. Leggendo tra i commenti in c1rete, in ogni caso, ci rendiamo conto che i primi a dissociarsi dalle esternazioni di Steven Anderson sono proprio i membri della comunità cristiana, che lo considerano una persona che non cerca altro che attenzioni e che non ha nessun valore come predicatore. In secondo luogo, non mi pare che tra i Dieci Comandamenti ci sia l’invito a uccidere qualcuno, c2casomai il contrario, anche se nel cristianesimo l’omosessualità viene in prevalenza considerata un peccato (leggete questa pagina di Wikipedia per approfondire); bisognerebbe sempre ricordare che uno dei punti chiave della religione cristiana è, come già detto, che il giudizio spetta alla divinità e che chi si permette di farlo al posto suo sta peccando gravemente. Ma i fedeli sono i primi a dimenticarlo, a volte con una veemenza e un’esaltazione che fanno venire grossi dubbi sulle loro reali motivazioni. Anzi, Anderson non è proprio d’accordo con Dio su questo punto:

This person is just the evangelist of sodomy and filth to the world, and people are like, ‘Oh, we need to pray for him so that he finds Jesus.’ I’m going to pray that he dies and goes to Hell.

Quando uno non è altro che l’evangelista della sodomia e il sudiciume del mondo, la gente dice ‘Oh, dobbiamo trovare per lui affinché trovi Gesù’. Io invece pregherò perché muoia e vada all’inferno.

E infatti questo è l’ennesimo esempio di come, utilizzando la religione come paravento, alcune persone trovino il coraggio di assumere comportamenti estremamente deprecabili che potrebbero farli finire direttamente all’inferno insieme a coloro che condannano. La presenza nella comunità cristiana di individui del genere mi fa capire come mai ci sono delle persone che disprezzano i preti e le religioni in generale. È però importante precisare che l’opinione di Steven Anderson non rispecchia assolutamente quella ufficiale delle comunità religiose cristiane, che hanno anzi criticato con veemenza le sue posizioni (e le possibili motivazioni).

Certo è anche vero che Anderson ha precisato che comunque i mezzi utilizzati non incontrano la sua approvazione:

The Bible says that homosexuals should be put to death in Leviticus 20:13. Obviously, it’s not right for someone to just shoot up the place because that’s not going through the proper channels. But these people all should have been killed anyway but they should have been killed through the proper channels as in, they should have been executed by a righteous government that would have tried them, convicted them, and saw them executed…That’s what the Bible says. Plain and simple.

Il buon pastore auspica infatti che sia il governo a mettere a morte gli omosessuali, non i privati cittadini; ma solo perché altrimenti questo tipo di eventi verrebbe cavalcato dagli oppositori delle armi per restringere la legislazione che ne regola l’utilizzo, mica per altro!

Tralasciando il discorso religioso, un odio del genere io non riuscirei a trovarlo nemmeno se stessi parlando del mio peggior nemico, figuriamoci per una persona omosessuale, dato che non ritengo né di dovermi impicciare degli affari suoi, né che il suo orientamento sessuale disturbi in qualche modo la mia esistenza. Gli hate speech di Steven Anderson sono alimentati da un profondo odio dato in parte, probabilmente, dal bisogno di attenzioni e di consenso, ma è comunque un odio che acceca ogni forma di ragione e umanità. Ma da cosa nasce, soprattutto, quest’odio? La mia opinione è che tutto nasca dal timore del diverso, di quello che non conosciamo e a cui non siamo abituati. La xenofobia, intesa qui come “paura del diverso”, è una delle più grandi piaghe che affliggono oggi questo mondo e viene da chiedersi quando finalmente capiremo che è normale anche che ci siano delle persone diverse dallo standard a cui ci ha abituati la società in cui siamo cresciuti, e impareremo tutti ad accettarle. Per ora, posso dire che sono proprio disgustato dalla xenofobia che c’è nell’aria, e un po’ di vergogna è la sola cosa che questi strani uomini dovrebbero provare.

Antonio Pompò
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