Prima Padova e la terapia intensiva

Quando smetteremo di leggere solo i titoli sarà sempre troppo tardi

Ci sono articoli che ci segnalate che andrebbero letti fino in fondo e con attenzione. Ma anche voi che ce li segnalate evidentemente ricadete in chi si limita a leggere il titolo e magari il primo e il secondo paragrafo.

A questo giro trattiamo una notizia apparsa, come da titolo, sulla testata Prima Padova, articolo già di due settimane fa ma che – non è chiaro per merito di chi – è diventato molto virale nello scorso weekend.

Titolo:

Padova, in terapia intensiva sette pazienti su dieci sono vaccinati

Il punto sui ricoveri all’Azienda ospedaliera di Padova, posti letto Covid triplicati nell’ultima settimana.

L’articolo è di quelli che dicono tante cose, forse troppe, senza aiutare i lettori a comprendere cosa viene detto. Il titolo dà l’idea che appunto la maggior parte dei ricoverati sia vaccinato, gettando la solita ombra di incertezza sull’utilità del vaccino.

Riporto:

Nell’ultima settimana, in particolare, ci sono stati 21 ricoveri totali: il triplo rispetto a quella precedente. Un piccolo campanello di allarme che ricomincia a suonare. Sono 38 i posti letto Covid occupati all’Azienda ospedaliera padovana, di cui 18 in area medica, 8 in Geriatria, due in terapia subintensiva e 10 in terapia intensiva (di cui, come detto, 7 vaccinati).

Tutta la prima parte dell’articolo cavalca, come già Il Tempo la settimana scorsa, il report dell’ISS che parla delle patologie dei deceduti da Covid. Vi abbiamo già spiegato questa questione, e come noi lo hanno fatto in tanti. Non credo sia importante ritornarci sopra, ma per chi si fosse perso l’articolo a firma Elio Truzzolillo lo potete leggere qui.

A differenza però degli articoli di Bechis che abbiamo trattato in precedenza, qui le cose cambiano nell’ultimo paragrafo dell’articolo:

Il confronto vaccinati-non vaccinati

Dove viene spiegato intanto che in proporzione il numero di deceduti non vaccinati è ben più alto dei vaccinati.

In questo periodo i decessi sono stati 38.096, di cui 1.440 con ciclo vaccinale completo (3,7%). Sono invece 2.130 i morti tra i “vaccinati con ciclo precoce” (definizione con cui si intendono coloro che hanno contratto il virus prima di completare il ciclo di vaccinazione o in un periodo in cui l’infezione non aveva ancora stimolato una risposta immunitaria specifica tale da ridurne la suscettibilità. Ben più alto (33.620) il dato sui non vaccinati.

Inoltre ci viene spiegato che i morti non vaccinati erano più giovani dei vaccinati:

Rispetto ai deceduti non vaccinati,  quelli con ciclo completo avevano un’età media notevolmente superiore (85,5 contro 78,3).

E infine si torna a parlare di patologie, spiegando che:

Il numero medio di patologie osservate è significativamente più alto nel gruppo di vaccinati (5 contro 3,9 patologie preesistenti) e in particolare la presenza di cardiopatie (cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale e scompenso cardiaco), di demenza e di cancro si è dimostrata più alta in questo campione…

Quindi, per fare il punto della situazione, l’articolo di Prima Padova viene fatto circolare dando a intendere che analizzi fatti, e che in conclusione dimostri che i vaccinati sono quelli che starebbero peggio; ma leggendolo nella sua interezza salta fuori che muoiono molto di più i non vaccinati, che muoiono più giovani, e senza bisogno di avere altre gravi patologie. Stanno davvero meglio dei vaccinati?

L’articolo è scritto coi piedi e dà l’impressione di voler denigrare i vaccini, quando in realtà i dati riportati dall’articolo stesso dimostrano quanto siano stati finora efficaci.

Sarebbe bello che qualcuno lo spiegasse a soggetti come Carmelo, che su Twitter il 3 novembre condivideva l’articolo con questo post:

A Padova, sette pazienti in terapia intensiva su dieci sono vaccinati. Questo dimostra che il green pass per i vaccinati non serve a niente; solo il tampone garantisce la non contagiosità, quindi deve essere gratuito.

O Arianna:

Padova, ricoveri Covid triplicati rispetto a sette giorni fa –‘ colpisce come, ad esempio, la maggioranza dei ricoverati in terapia intensiva (per la precisione sette su dieci) sia vaccinata.’

O Big-2020:

Padova, in terapia intensiva, 7 pazienti su 10 sono già vaccinati… che strano nevvero Elena? Ribaltare la frittata, non vi guadagnerà la serenità d’animo, VOI VAGGINATI, SIETE GLI UNTORI A LIVELLO NAZIONALE/MONDIALE! Colpa vostra? No, dei pochi neuroni 

O Paolo Guagliumi:

In risposta a @zona_bianca e @LiciaRonzulli Condivido il pensiero di Elisabetta Gardini e glielo spiego: siccome le sue affermazioni Licia Ronzulli spesso non sono esaustive e veraci ma “generaliste” e spesso non corrispondono alla realtà dei fatti, si perde fiducia in voi.

O Marche Pinna:

A Padova i vaccinati si sono portati avanti… vogliono togliere il posto anche lì a chi non è vaccinato… come al ristorante

E potremmo andare avanti a lungo. Perché Twitter (e non solo) è pieno di profili così, gente che si è limitata a leggere il titolo di Prima Padova, cosa su cui probabilmente la redazione contava molto.

Ma non credo sia il caso aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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