Primi in Europa

primi

Beh, dai, tra le tante cose che vanno male almeno in una sembra che siamo primi. Peccato che ci sia decisamente poco da festeggiare. Ci racconta WIRED:

Morbillo, l’Italia è prima in Europa per casi di contagio

Secondo i dati dell’Ecdc, nell’ultimo anno l’Italia ha visto il 40% dei casi di morbillo in Europa. La buona notizia è che i contagi sono in calo

I dati vengono dall’ultimo rapporto ECDC che trovate qui, e no, non sono purtroppo una bufala, per fortuna come spiega anche WIRED i contagi sono in calo; mi piace pensare che lo siano anche per merito del decreto Lorenzin, pur non amandolo alla follia.

Ma se non siamo di fonte a una bufala, perché ne parlo? Perché ieri sera un amico mi ha girato una foto che sta circolando in queste ore (per l’ennesima volta) nelle pagine dei genitori preoccupati. Ritengo sia interessante mostrarvela e farvi comprendere ancora una volta quale sia il giochino sfruttato da coloro che insistono a diffondere bufale e disinformazione contro le vaccinazioni pediatriche.

La foto di cui vi parlo è questa:

Che viene condivisa dal profilo di una signora che nella sua bio su Facebook dice di aver lavorato come giornalista:

  • Lavora presso RAI Radio Televisione Italiana
  • Precedentemente Journalist presso Scrittrice, ho collab. al quotidiano “La Provincia” di Como
  • Precedentemente Journalist presso Ho collaborato al quotidiano “La Provincia” di Como

Peccato che negli elenchi dell’Ordine io non sia stato in grado di trovarla né come giornalista né come pubblicista, molto strano eh… Ma procediamo oltre, la giornalista, ricercatrice indipendente e scrittrice (così la trovo su altri siti descritta) condivide questa foto a novembre 2017, con questa didascalia:

MI RACCOMANDO, FATE VACCINARE!
LA GLAXO RINGRAZIA.
TESTIMONIANZA:
Here is another photo of my grandson.
MMR and Flu shot 2 weeks later ended him in the hospital. The doctors didn’t know what he had, however he tested positive for Epstein Barr (Mono) and measles and a couple of other viruses.

La foto non è sua, la rigira ai suoi contatti come “testimonianza”, ma evidentemente non ha fatto la giornalista seria, probabilmente la verifica di fonti e fatti lei non sa dove stia di casa. Un amico l’ha fatta per noi, girando in rete ieri notte e scoprendo che la foto risale perlomeno al 2012. Far circolare a distanza di cinque anni una foto senza datarla è un sistema vecchio come il cucco, usato guarda caso da tutti gli anti-scienza presenti in rete. Il giochino è semplice, prendi una foto vecchia, poco importa a cosa si riferisca, mettila in rete con una descrizione choc che possa indignare, rendila virale il più possibile e zac, il tuo lavoro è fatto. Hai fatto credere a tot persone che la foto sia attuale e che dimostri qualcosa che fa parte della tua tesi di partenza.

L’abbiamo visto fare con le notizie dei risarcimenti per danno da vaccino, dove le stesse due o tre sentenze (di tribunali del lavoro che non hanno alcuna competenza scientifica) vengono fatte rigirare mille volte. L’abbiamo visto con le storie sulla Merck che inocula il virus del cancro, storia che risale a 55 anni fa, ma che dagli antivax viene fatta circolare ogni mese, omettendone la datazione sia mai che qualcuno si svegli. E la lista dei casi in cui vecchie storie vengono ritirate fuori solo per portare acqua al proprio mulino è decisamente lunga.

Chi si atteggia in questa maniera mente sapendo di mentire, è persona in malafede di cui non vi dovete mai fidare. Lo fa perché ci crede veramente? Non ne ho la più pallida idea, ma il dubbio che lo faccia per personale tornaconto c’è.

Purtroppo la fotografia che ci viene mostrata , pur risalendo almeno al 2010 non ha una vera fonte a cui poterla attribuire, per potervene raccontare la storia. Dal 2010 viene usata su centinaia di siti antivax, con racconti che discostano poco da quello fatto dalla nostra sedicente giornalista. Uno degli ultimi a diffonderla, il 9 novembre 2017 ha oltre 30mila condivisioni.

Il tipo di reazione che vedete nella foto potrebbe essere causato dal virus di Epstein Barr (mononucleosi) o da rosolia, non trovo riscontro invece che possa essere un rush da vaccinazione MMR. Nei tanti post che circolano in qualche caso sostengono che il bambino sia morto due settimane dopo, in altri che sia guarito, ognuno racconta un po’ quel che gli pare. Questo dovrebbe essere sufficiente per capire che la foto non va condivisa. Chi la diffonde senza specificare tutto quanto sopra non è persona affidabile, se è tra i vostri contatti vi consiglio di eliminarla.

La stessa identica foto è stata usata anche sostenendo che il bambino abbia una qualche forma di cancro della pelle, e ne parlò anche Snopes, senza però arrivare a identificare la fonte originale dello scatto. Se non volete che restiamo primi in Europa anche l’anno prossimo ripulite le vostre bacheche da contatti di questo genere, non vanno seguiti, non vanno ascoltati, vanno solo silenziati.

Su BUTAC parliamo di vaccinazioni pediatriche da tempo, perché fare corretta informazione in questo campo è importante, specie visto il numero di avvoltoi e sciacalli che sfruttano queste storie per proprio tornaconto personale, sono davvero tanti.

maicolengel at butac punto it
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