Il processo al Meningitec in Francia

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Sta circolando online un articolo antivaccinista che crea un po’ di confusione nel pubblico dei genitori italiani.

Francia, Scandalo Vaccino Meningitec. Svolta Al Processo

Questo il titolone che viene lanciato da Youreporter. Ovvero da una testata che non ha nulla di veramente giornalistico, chiunque può dire la sua, come spiega chiaramente il sottotitolo della testata sono News FROM you, non FOR, quindi scritte da utenti, ognuno con il proprio bagaglio culturale, ognuno con i propri dogmi.

Ecco l’articolo in questione è proprio conseguente al dogma degli antivaccinisti, quello dove anche la più inutile informazione diventa un arma di attacco contro le vaccinazioni pediatriche.

L’articolo titola in maniera roboante, a dare a intendere che ci sia stata una grossa evoluzione nel caso. Noi del ritiro del Meningitec avevamo già parlato con un articolo del Ninth uscito nel 2014:

Il farmaco è ritirato dalla stessa ditta produttrice in via cautelativa perché, almeno dalle loro parti, alcuni lotti sono considerati “a rischio”. Questa stessa ditta avverte le varie associazioni del farmaco su questo problema e spiega con precisione quali lotti del vaccino sono coinvolti nel problema. Le associazioni, come l’AIFA di questo caso, prende infine nota dei lotti incriminati e li ritira.

Quindi l’azienda produttrice è la prima ad accorgersi che c’è un problema e a scopo cautelativo lo ritira subito dal mercato. Lo fanno in maniera regolare, dandone comunicazione alle varie agenzie del farmaco europee. Quindi nessun segreto, nessuna voglia d’insabbiare nulla, si sono accorti che potrebbero esserci sostanze estranee entrate nella composizione del vaccino. Dopo un mese di test e verifiche l’AIFA rilascia questa dichiarazione:

Nonostante la presenza di particolato di colore rossastro sia solitamente ben visibile, a oggi non risultano pervenute segnalazioni da parte degli operatori sanitari rispetto a questa anomalia, il che fa ragionevolmente presumere che le confezioni utilizzate, sia pur appartenenti ai lotti ritirati, non siano coinvolte nel difetto. Il ritiro cautelativo dei lotti è avvenuto anche in altre nazioni, nelle quali non sono emersi ad oggi problemi particolari.

Si conferma che ad oggi le possibili reazioni avverse legate alla presenza di ferro rimangono teoriche e non confermate dai dati disponibili a livello mondiale. Si comunica, inoltre, che sono disponibili vaccini alternativi per la vaccinazione contro Neisseria Meningitidis del sierogruppo C.

Capiamoci, il particolato estraneo si vedeva chiaramente dato il colore, e in un mese di verifiche nessun operatore sanitario riporta di avere incontrato campioni di Meningitec che riportassero questo difetto. Il ritiro a scopo cautelativo c’è comunque stato, ma i vaccini che erano arrivati sul nostro territorio non sono risultati contaminati da alcunché.

Ma questo non interessa a certi gruppi antivax, loro sono agguerriti, loro sanno che basta allarmare un po’ i genitori per trovarsi una bella cordata di soggetti pronti a fare causa nella speranza di vedersi riconosciuti dei danni da vaccino. Gli avvocati di questa gente sono già lì ad immaginarsi l’iter giudiziario, magari stanno pensando se sia il caso di andare sempre dal solito giudice compiacente nel Tribunale del Lavoro di Rimini.

La loro fortuna è che, anche se in Italia al momento sono sotto i riflettori dei media, in Francia esiste un’agguerrita compagine antivax, anche lì abbiamo un avvocato (che già 20 anni fa lottava per risarcimenti ed indennizzi di soggetti autistici) e un gruppo di genitori, quello che evidentemente manca sono gli scienziati. Ma quelli li importiamo dall’Italia, no?

E così viene chiamato il nostro amico Stefano Montanari, che esegue una perizia sui campioni di Meninigitec che gli vengono fatti analizzare. Il campione analizzato viene da una confezione che era in mano ad una mamma (non ci viene spiegato come e perché) e che invece che consegnarla alle autorità ha scelto di conservarla in frigo per poi darla al Dott. Montanari, esperto in nanoparticelle e metalli pesanti (gli stessi che trovava svariati anni fa negli alimenti che mangiamo tutti i giorni e che accusa da tempo esser presenti in tantissimi vaccini).

Al Dott.Montanari i metalli pesanti piacciono moltissimo, evidentemente. E nessuno mette in dubbio il suo trovarli quasi ovunque, quello che manca però è la prova che queste infinitesimali particelle di metalli pesanti causino alcunché. Come ci dimostra appunto lo stesso Montanari le stesse le troviamo in tantissimi alimenti, e quindi? Se sono pericolose per davvero (e non c’è un singolo studio che lo dimostri in maniera scientifica) come possiamo puntare il dito con certezza verso il Meningitec quando lo stesso Montanari le ha trovate in tantissimi prodotti confezionati di uso quotidiano?

L’articolo di Youreporter oltretutto mente, visto che ci fa intendere che la segnalazione sul Meningitec sia venuta dall’Agenzia del Farmaco francese e non dagli stessi produttori come correttamente riportava l’AIFA:

Il provvedimento si è reso necessario poiché la ditta Nuron Biotec ha segnalato all’interno delle fiale del vaccino la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile.

Voi direte e vabbé, ma il succo è lo stesso. E invece no, perché che sia lo stesso produttore ad evidenziare la necessità di ritiro o che sia un’agenzia del farmaco in termini di credibilità cambia molto. Nel primo caso si mostra l’attenzione data alla faccenda da parte di chi produce il farmaco, quando invece la segnalazione fosse partita dall’agenzia l’unica sicurezza sarebbe stata che qualcuno fa controlli e che quando gli stessi rivelano anomalie si interviene. Ma così i produttori risultano incoscienti che necessitano di controllo, mentre se si sono autodenunciati la questione cambia.

Nell’articolo su Youreporter per il resto si fa la solita agiografia del nostro Montanari, ma non si racconta veramente nulla di nuovo, nulla davvero, si spiega come anche in Italia gli avvocati antivaccinisti tuonino contro i produttori e il Ministero, si racconta di come stanno tutti facendo causa, e come il numero di bambini danneggiati sia immenso, ma non una singola prova scientifica dei danni viene portata, non un singolo studio che dimostri quanto da loro sostenuto, solo tante parole inutili, fatte apposta per spaventare.

Ma è così che questa gente fa proseliti, non scordatevelo.

Credo non sia (per ora) necessario aggiungere altro, se ci sarà davvero una svolta nel processo francese sarà nostra premura farvelo sapere.

maicolengel at butac.it

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