Professore critica l’Islam: studentessa musulmana lo fa sospendere

Questa notizia mi aveva incuriosito molto e nei giorni scorsi siete stati in tanti a segnalarmela. La notizia è apparsa su svariate testate, i titoli alla fine sono tutti molto simili, così la riportava Il Giornale il 28 luglio 2017 a firma Giuseppe De Lorenzo:

Giudizio (negativo) sull’islam: sospeso il prof

Critica il ramadan, una studentessa protesta. E la preside lo punisce: stipendio tagliato

Il racconto che viene fatto viene sempre dalle parole dello stesso professore, che ha rilasciato dichiarazioni ad alcune testate giornalistiche. Io non ero presente ai fatti ovviamente, come non lo erano i giornalisti che ne hanno riportato le parole. Quello che mi è apparso strano è che nessuna delle testate che ho trovato in giro (tra cui alcune dedicate alla mondo dell’istruzione, come Oggi Scuola) riportassero dichiarazioni da parte dell’istituto scolastico. Siccome si fa chiaramente il nome della scuola e le critiche che vengono mosse sono decisamente forti, trovavo strano che nessuno avesse cercato di reperire ulteriori informazioni sui fatti.

Io ci ho provato, ho cercato i recapiti dell’Istituto scolastico e ho scritto loro una semplice email, visto che ad agosto ho immaginato non ci fossero molti dipendenti pronti a rispondermi al telefono.

La mia mail era molto semplice:

…in questi giorni sto ricevendo molte richieste di verifica sui fatti che sono finiti su tante testate giornalistiche. Purtroppo l’unica voce che vedo diffusa è quella del professore che sarebbe stato punito per aver criticato la religione islamica, ma da nessuna parte trovo una vostra comunicazione che chiarisca bene i fatti. Sarebbe possibile sentire la versione dei fatti della dirigenza scolastica?

Grazie in anticipo per tutto l’aiuto che potrete dare.

Non ci è voluto molto a ricevere una risposta in merito, in poco più di un giorno ecco che alla mail di BUTAC è arrivata una comunicazione dal legale del direttore scolastico dell’istituto in questione, l’avvocato Marco Maccaferri. La prima cosa che mi è stata riportata è che subito dopo la pubblicazione dell’articolo su Il Giornale era stata inviata comunicazione alla testata in oggetto da parte della dirigente dell’istituto:

La nostra assistita non è mai stata contattata telefonicamente dal Vostro giornalista, il quale si è limitato a trasmettere, non all’indirizzo di posta elettronica della Prof.ssa Amantea, ma a quello dell’Istituto “Falcone-Righi”, una mail in data 27 luglio 2017 alle ore 17.54, quando l’Istituto scolastico era ormai già chiuso. Ciononostante il Vostro giornalista ha però ritenuto di pubblicare immediatamente l’articolo in questione, senza doverosamente verificare prima i fatti esposti e senza interpellare la nostra assistita, che il giorno 27 luglio si trovava già in ferie.

Inoltre come mi spiegava l’avvocato i fatti risalivano al 31 maggio 2017, strano che la testata avesse deciso di pubblicare a fine luglio senza neppure tentare di contattare la dirigenza per sentire la loro versione dei fatti. Non è che c’era urgenza di pubblicazione visto che ci si riferiva ad un fatto avvenuto circa due mesi prima.

Il sunto di quanto mi è stato riportato dall’avvocato è abbastanza chiaro: il contenuto degli articoli pubblicati dai giornali è decisamente difforme da come sono andati i fatti e le accuse del professore mancano di qualsivoglia riscontro oggettivo. La dirigente non ha alcuna voglia di alimentare polemiche mediatiche sui fatti ritenendo che siano le Autorità civili e penali a doversi esprimere nel merito. Purtroppo come previsto dalla dirigente le polemiche stanno andando avanti al punto che il professor Marinelli è stato ospite ieri su La7, a L’aria che tira (lo trovate ad 1 ora e venti circa qui). Solo in questo caso la dirigente è stata invitata a portare la versione dei fatti dell’Istituto, ma per coerenza ha preferito che della vicenda si parli nelle giuste sedi. Il professore su La7 non ci fa un’ottima figura a mio avviso, se sostituissimo il Corano e il Ramadan con la Bibbia e la Quaresima credo che chiunque si scandalizzerebbe, ma questa è solo la mia opinione.

Che nessuna delle testate inizialmente abbia cercato di contattare l’Istituto pubblicando solo quanto riportava il professore è a mio avviso molto grave, perché quando ci sono accuse si dovrebbe sempre dare la possibilità di replica alla controparte.

Non mi stupisco che alcune testate si comportino così, ma davvero non comprendo l’atteggiamento di un sito come Oggi Scuola, che onestamente dovrebbe essere super partes e occuparsi di istruzione in maniera pulita e corretta.

Non credo serva aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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