Il progetto Lockstep

L'ennesima teoria del complotto di cui si vuole ignorare la smentita

Ci avete inviato un video, un video che mostra un intervento al Parlamento olandese. Chi ce l’ha inviato nella segnalazione ci dice che sarebbe un video del 2010, ma in realtà è parte delle informazioni di cui si parla che risalirebbe appunto al 2010. Il video però è del 2021, e quello che vediamo nel video è un politico olandese noto cospirazionista, Thierry Baudet. Uno di quelli che nel corso della pandemia ha sostenuto che tutto fosse stato macchinato da George Soros per rubare la libertà della popolazione mondiale. A febbraio 2021 Baudet è stato beccato a inviare messaggi WhatsApp ai suoi sostenitori in cui diffondeva la bufala che i bianchi sono più intelligenti degli ispanici e degli afroamericani. Insomma un bel personaggino, a dimostrazione che certi elettori non ce li abbiamo solo in Italia.

Là fuori è pieno di analfabeti funzionali.

Il video è questo:

Tutto quanto viene riportato era già stato spiegato e debunkato in più occasioni. Nel 2020 però non c’era un video, solo uno screenshot e alcune narrazioni che venivano fatte circolare negli States.

Come spiegava Snopes a luglio 2020:

Come la maggior parte delle teorie del complotto, “Operazione Lockstep” si basa su un piccolo granello di verità: nel 2010, la Fondazione Rockefeller ha finanziato un esercizio di pianificazione di scenari che prevedeva come ipotetici eventi futuri potrebbero avere un impatto sullo sviluppo della tecnologia. Questo documento, tuttavia, non fornisce alcun tipo di “manuale operativo” su come produrre una pandemia globale . Piuttosto, prevede come il mondo sarebbe influenzato in quattro diversi scenari (compresa una pandemia globale).

La storia in Europa non aveva circolato quasi per niente.

Curioso che sei mesi dopo ci sia qualcuno che senza fare alcuna verifica fa un intervento al Parlamento di un Paese europeo dove riporta esattamente la stessa notizia (senza però mai far presente che appunto esiste già un fact-checking della vicenda, vecchio di un anno). L’intervento al Parlamento olandese è prontamente stato sottotitolato in svariate lingue (e anche questo è molto curioso: state tranquilli se facciamo un video noi non ci sono legioni di sottoposti che creano sottotitoli in italiano, tedesco, francese, spagnolo, russo ecc).

Oltretutto la vicenda dell’Operazione Lockstep nel frattempo era stata debunkata da altre fonti, senza che i tanti che stanno facendo circolare il video di Baudet ne facciano menzione. Cioè: scopri le tracce di un complotto mondiale, vuoi non accorgerti che è pieno di gente che quella traccia l’ha già smontata? Devi citarli, perlomeno per spiegare perché quel fact-checking secondo te è sbagliato. E invece il nulla, io tanti complottisti italioti (ma anche gli altri europei) fanno finta che Snopes non abbia mai detto nulla, che USA Today non abbia mai scritto una virgola. In un costante negare quanto già fatto da altri e prendere in giro i propri follower, a cui non viene nemmeno in mente di cercare di verificare con i propri occhi.

La pandemia ha acuito il problema complottismo, serve davvero che qualcuno si muova per porre un argine a queste derive pericolose. Non un argine censorio, ma culturale. In Italia purtroppo vediamo l’iniziativa come molto lontana. Speriamo davvero che qualcuno capisca che è giunta l’ora di introdurre lezioni ad hoc nelle scuole, in cui spiegare cosa siano le fonti, spiegare cosa sia l’information disorder, e far capire come i ciarlatani, specie in Italia, sono anni che campano alla grande grazie all’ignoranza della popolazione.

Non credo di dover aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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