Scandalo farmaceutico!1!

...ma che non tocca il nostro integratore. Quello potete comprarlo serenamente.

Un amico virtuale, medico urologo, ci ha segnalato un sito dove si vende l’ennesimo preparato “all’olio di serpente” spacciandolo come cura per la prostatite.

Il nostro amico ci racconta che è incappato nel sito, di cui tra un secondo vi forniamo qualche immagine, mentre stava navigando tra recensioni di videogiochi su un sito che evidentemente non ha filtri attivi che blocchino la pubblicità truffa. Filtri che riducono moltissimo le entrate pubblicitarie, ma che servono a mantenere un certo livello di credibilità. BUTAC, quando eravamo in totale controllo della pubblicità, provvedeva ad aggiornare quei filtri quotidianamente, oggi contiamo che lo facciano i ragazzi di Nexilia che hanno ricevuto precise istruzioni in merito. Se date un’occhiata alle pubblicità Nexilia che vedete su BUTAC e la confrontate con altri siti dove la forniscono, la differenza è abbastanza evidente.

Ma veniamo al nostro sito fuffa, la pagina su cui reindirizza la pubblicità si presenta così:

Titolone che dà a intendere di trovarsi su un sito ufficiale di qualche genere:

“eHealth” sistema nazionale elettronico dei servizi sanitari. Ricevi le consulenze dai migliori medici online!

Seguito dal titolone allarmistico:

“UN ALTRO SCANDALO NELL’AMBITO FARMACEUTICO! COSA CI VENDONO LE FARMACIE NOSTRANE PER LE CURE DELLA PROSTATITE E COME QUESTA MALATTIA SI CURA IN ALTRI PAESI DELL’UE, USA E CINA?”

Per poi cominciare con affermazioni di questo tipo:

Secondo le statistiche mediche, ai giorni nostri sono quasi assenti gli uomini con più di 35 anni che non hanno problemi di prostatite. In alcuni la prostata sta per infiammarsi, in altri è già così infiammata che ha bloccato le vie urinarie e ha comportato tantissimi disturbi della minzione e ha rovinato la loro vita sessuale. Ma anche in questo caso gli uomini non si affrettano ad andare dai medici per curarsi. Il motivo? Tutti sanno che il trattamento della prostatite è molto costoso e poco piacevole.

Il testo è chiaramente un copia traduci e incolla che viene da un’altra lingua, in Italia il trattamento si può fare presso il Servizio Sanitario Nazionale ed è gratuito, se si eccettua l’eventuale ticket.

Per ora ho trovato pagine simili in polacco, ma nessuna è bella quanto la finta pagina di Repubblica che vi mostro tra pochissimo. Prima vorrei chiarire che quello raffigurato sulla home page della pubblicità fuffa non è il dottor Francesco Marchetti urologo, ma il dottor W.G. Watson, oggi passato a miglior vita, che nel 2010 veniva definito il più anziano medico che all’epoca fosse ancora in attività. Watson compiva 100 anni nel 2010. Qui lo potete vedere nell’intervista rilasciata in prossimità del suo compleanno.

 

Ma veniamo alla nostra finta pagina di Repubblica, materiale a mio avviso per un buon avvocato:

Il caro Roberto Burioni da virologo diventa esperto urologo con trent’anni di esperienza. E con lui, poco sotto, anche Giorgio Calabrese.

Sia chiaro, è vero che entrambi sono medici, ma credo che nemmeno uno dei due sia stato pagato per sostenere la parte dell’urologo in quella che altro non è che la pubblicità dell’ennesimo integratore, che finora ho evitato di nominare.

Si chiama Prostatricum, e lo vendono in questa boccetta qui:

Sui siti che ho trovato sostengono che 39 euro sia un prezzo ultra conveniente, curioso che questa confezione sia quella per il mercato svizzero, e che in svariate farmacie si trovi a cifre inferiori. Il prodotto è reperibile in alcune farmacie, anche in Italia. Come già spiegato più volte gli integratori non servono a nulla, a meno che abbiamo specifiche carenze, carenze per cui un medico mai ci prescriverebbe un integratore generico come questo.

Abbiamo ricevuto anche il permesso di usare il video del nostro amico virtuale che per primo ci aveva segnalato questa storia, il dottor Fabio Leva:

E qui concludiamo noi: il giorno che i farmacisti smetteranno di vendere questi prodotti acchiappaclienti, costosi ma di nessuna vera utilità, sarà sempre troppo tardi.

Non crediamo sia necessario aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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