Protegge ragazzina da profugo, viene accoltellato a morte

PRFUGO-MOLESTIE

Premessa, la storia che segue viene dalla Svezia, Butac (come VoxNews) non ha inviati all’estero, quindi l’analisi dei fatti che segue viene solo dalla lettura delle testate che ne hanno parlato in Svezia, e dal contatto avuto via mail con un contatto sul luogo, non possiamo fare altro che riportare quanto trovato, l’indagine è ancora in corso.

La storia è di quelle brutte, un ragazzino che ne uccide un altro accoltellandolo. Una storia che sta facendo il giro delle testate europee, ma a quanto vedo viene passata spesso senza riportare tutte le informazioni del caso, e traendo conclusioni che fino alla chiusura delle indagini mi sembrano quanto mai avventate. I fatti però sono quelli, un ragazzino di 15 anni è morto accoltellato da un altro. E questo non ci piace.

Ma ci piace ancora di meno l’idea che  la politica della disinformazione creai l’ennesimo caso xenofobo, alimentando il fuoco del razzismo e della paura dello straniero. Abbiamo già visto nelle scorse settimane come sono stati cavalcati i fratti di Colonia e quanta disinformazione è stata fatta pur di parlare alla pancia di certi italiani. Vederla anche in questo caso spaventa, specie perché ci sono di mezzo giovanissimi.

PROTEGGE RAGAZZINE DA PROFUGO MOLESTATORE: PUGNALATO A MORTE

Così titolava VoxNews qualche giorno fa, raccontandoci la storia che a leggerla mette i brividi:

Lunedi è morto Arminas Pileckas, un ragazzino di 15 anni: pugnalato a morte da un giovane profugo siriano, in Svezia. Il ragazzino è stato accoltellato in una scuola di Skåne durante una pausa, da un ‘compagno’ siriano di 14 anni, che lo ha accoltellato alla schiena, arrivando al cuore…
…L’assassino si chiama Ahmed Mustafa Al Haj Ali, da poco arrivato in Svezia, ora è stato preso in cura dai servizi sociali. Perché in Svezia, se uccidi qualcuno e sei un profugo, ti affidano ai servizi sociali. Peggio che in Italia. Ed è tutto dire…
…Secondo le informazioni, avrebbe pianificato l’assassinio di Arminas Pileckas; sul suo pc, durante le vacanze di Natale, ricerche sul web di pagine che insegnano come uccidere qualcuno. Tutto, perché Arminas Pileckas, pochi giorni prima, lo aveva affrontato, schiaffeggiandolo, quando questi aveva molestato sessualmente delle ragazzine.

Questa la storia, che viene accompagnata anche da un video che dovrebbe mostrare appunto l’episodio dove Arminas schiaffeggia Ahmed.

Video diffuso dal padre del ragazzo arrestato.

I fatti noti:

Sia l’ucciso che l’assassino sono stranieri, Ahmed viene dalla Siria, vive in Svezia dal 2013, non fa parte dei rifugiati dell’ultima ora, ha 14 anni. Arminas veniva dalla Lituania, non era in vacanza studio, ma vive in Svezia anche lui da un po’. Sono entrambi figli d’immigrati. Andavano alla stessa scuola. Secondo quanto riportato dagli altri studenti i due non vanno d’accordo, non sono mai andati d’accordo dall’inizio dell’anno scolastico.

La famiglia di Ahmed ha lamentato la situazione con la scuola fin da subito, al punto che dopo i fatti del video qui sopra Ahmed ha chiesto di cambiare istituto rifiutandosi di tornare a scuola. Dalle parole del fratello su un post su FAcebook:

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Mio fratello non voleva più andare a scuola, ma la scuola faceva pressione su mio padre perché lo mandasse. Avevano promesso che avrebbero cacciato il ragazzo che lo molestava, ma non l’hanno fatto, e nessuno li ha separati. Ci siamo lamentati della cosa con la polizia per un mese e mezzo, ma nessuno è intervenuto. La mia famiglia era arrabbiata con questo ragazzo, ancor più di quanto non lo fosse mio fratello. Ma quello che ha fatto non era nelle sue intenzioni, voi potete vedere che l’altro ragazzo è molto più grande di mio fratello. Mio padre gli aveva detto di non reagire, ci avrebbe pensato la polizia. Mio fratello non era paziente, e ha fatto questo senza consultarsi con nessuno di noi. Io sono il fratello maggiore.

Quindi sembra che la polizia abbia le lamentele della famiglia di Ahmed, ricevute ben prima dell’accoltellamento. Il fatto che esistano denunce sugli episodi di bullismo subiti da Ahmed ben prima dell’escalation di violenza conclusasi con la morte di Arminas  mi porta a pensare che il racconto della famiglia siriana possa esser più verificabile sia per la polizia stessa che per l’istituto scolastico, ma è solo una mia supposizione.

Ma tutto questo importa poco a VoxNews e alle altre testate che stanno soffiando sul fuoco per alimentare un clima di tensione nei confronti degli immigrati. Non posso raccontarvi di più, i fatti verificabili per ora sono solo questi, tutto il resto che sta circolando sono solo supposizioni. La polizia e l’istituto scolastico non hanno mai parlato di Arminas come un eroe che stesse difendendo povere ragazzine dai soprusi di Ahmed, solo alcune testate giornalistiche hanno tirato fuori la cosa, ma senza portare la benché minima prova dei fatti. Ma resta che al momento ci sono DUE VERSIONI DEI FATTI, una della famiglia di Arminas una della famiglia di Ahmed, quale delle due sia quella reale sta agli investigatori scoprirlo. Sia chiaro, qualsiasi sia stata la molla che ha portato all’uccisione di Arminas non c’è giustificazione che tenga, nulla vale l’uccisione di un 15enne, ma alimentare il fuoco dell’odio tra popolazioni non aiuta la situazione.

Parlare senza che le indagini siano concluse mi pare sciocco. Sposare una delle due versioni dei fatti solo perché  comoda alla nostra idea politica è da idioti.

Per ora questi qui sopra sono gli unici fatti certi.

Qui un articolo che ripercorre la storia in maniera direi corretta. I racconti sul bullismo a scuola in Svezia sono tanti.

Lascio a voi qualsiasi ulteriore considerazione.

maicolengel at butac.it