Quel che non sapevi sul sesso Vol. 2

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Beh, che dire, no.

Non voglio deludervi, ma c’è nessun ristorante a Tokyo dove è possibile fare sesso con un animale prima di mangiarlo. E probabilmente nemmeno in altre città del Giappone o del mondo.

La storia gira in rete da diversi anni, messa in circolazione da Jitsuwa Knuckles, “pure fictionalized sensationalist garbage”, un tabloid nipponico di stampo talmente sensazionalistico che non mi viene in mente nessun paragone con una rivista italiana; diciamo che potrebbe essere un incrocio tra Visto e Cronaca Vera, ma incentrato quasi esclusivamente sul sesso e sulle pratiche più controverse e disgustose.  La notizia è stata poi ripresa dal Mainichi Daily News, tabloid giapponese definito alla stregua del National Enquirer negli USA (quindi non esattamente il massimo della credibilità)I link che rimandano direttamente a queste fonti, però, non funzionano più, quindi prenderò per buone le trascrizioni che ho trovato in vari forum, tipo qui, dove è indicata anche il 25 settembre (del 2007) come data di uscita della rivista in cui è stato pubblicato originariamente l’articolo.

Da allora la notizia è stata riportata da così tanti siti che è finita anche nella classifica degli otto ristoranti più terrificanti del mondo.

Il narratore pare essere una “lavoratrice di un club sadomaso” che accompagna un uomo d’affari in un locale per la cena e si ritrova ad assistere, disgustata, a pratiche non esattamente tradizionali. La escort racconta di aver accompagnato un uomo d’affari in un ristorante, all’apparenza italiano, in cui possono entrare soltanto uomini facoltosissimi (che rispondano a precisissimi requisiti salariali), una sorta di ex club sadomaso in cui ci siede, si sceglie un animale, ci si fa sesso insieme, e poi lo si riconsegna allo chef che lo servirà in tempo utile per la cena. Tra le specie papabili ci sono galline, cani, capre e maiali (i prezzi variano a seconda di cosa si sceglie, ovviamente), ma lo chef assicura che potrebbe potenzialmente cucinare qualsiasi animale. Certo, probabilmente far entrare una mucca viva, per non parlare di un elefante, nel retro di un ristorante / club sadomaso / qualsiasi edificio in pieno centro urbano non dev’essere così facile… per non parlare del tenerlo fermo mentre il cliente fa i suoi comodi, (e di altri trascurabili dettagli, tipo: quanto tempo ci vuole a macellare un animale ed averlo in tavola, soprattutto un maiale “roasted whole”, cioè arrostito intero?) ma dopotutto siamo a Roppongi, il quartiere più trasgressivo di Tokyo, dove nessuno si stupisce più di niente.

Probabilmente è stato questo dettaglio a dare tanta credibilità a una notizia che ha veramente dell’incredibile. E’ stata ripresa, ampliata e romanzata da innumerevoli siti e blog. In uno si può leggere, in fondo all’articolo, un disclaimer che dice

This article is based on a transcribed story from the Mainichi Daily News that originally appeared in a Japanese language publication. Both InventorSpot and the Mainichi Daily News cannot be held responsible for the contents of the original article, nor can any assurances be made as to its accuracy or authenticity.

Infatti, se andiamo a cercare notizie sul giornalista che ha firmato l’articolo sul Mainichi, scopriamo che il columnist australiano Ryann Connell non era nuovo, all’epoca di questa storia, alla trasposizione di notizie senza fonte, originariamente apparse su tabloid giapponesi, tradotte in inglese ed “adattate” ad un gusto tutto occidentale per il giornalismo-spazzatura (ad esempio “Madre soddisfa sessualmente i figli per evitare che trascurino i compiti per andare con le ragazze”). In seguito a questo episodio, però, il giornalista ha ricevuto non solo critiche ma anche minacce di morte da parte di molti internauti nipponici, per aver perpetuato lo stereotipo dei feticismi sessuali estremi dei giapponesi ed aver intenzionalmente screditato la loro immagine nel mondo (e, a giudicare da molti commenti su blog anglofoni, riuscendoci perfettamente, un po’ come succede con le “notizie” sui Rom qui da noi). In seguito alla faida scoppiata in rete, diventata quasi uno scontro culturale tra Oriente e Occidente, il settimanale ha pubblicato un lungo articolo di scuse, chiuso la rubrica di Connell e sospeso Connell stesso per un lungo periodo di tempo. Non sono riuscita a scoprire se sia poi stato reintegrato nel suo ruolo.

Quindi, beh, nemmeno questa era vera, mi spiace. Stracciate i biglietti per il Giappone ed eventualmente prenotate un soggiorno in un agriturismo, si sa mai che troviate qualche gallina compiacente senza farvi migliaia di chilometri.

noemi @ butac punto it 

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