R2020 e la comunicazione vaccinale

Escono dalle fottute pareti...

Nei giorni scorsi ha fatto la sua comparsa sulle bacheche di tanti l’immagine che vedete in testa all’articolo.

Per chi faticasse e vedere l’immagine da device ve la descrivo: è un classico confronto. Ci sono due volti, uno femminile e uno maschile, la donna rappresenta i non vaccinati (sottinteso: per Covid-19), l’uomo i vaccinati. La donna indossa regolare mascherina, l’uomo la porta sotto al naso, generando preventiva antipatia verso di lui (l’intento comunicativo è abbastanza evidente).

Sotto il volto della donna si riporta che il soggetto non vaccinato deve:

  • usare la mascherina
  • lavarsi le mani
  • mantenere la distanza
  • restare in isolamento se positivo

Inoltre ci spiegano che il soggetto non vaccinato può:

  • contagiare
  • essere contagiato

Sotto il volto del vaccinato invece ci spiegano che lui deve:

  • usare la mascherina
  • lavarsi le mani
  • mantenere la distanza
  • rimanere isolato per 21 giorni e poi altri 7 giorni dopo la seconda dose
  • assumersi i rischi delle possibili reazioni avverse (come paralisi facciale o danni neurologici gravi)

Anche lui può:

  • contagiare
  • essere contagiato

Prima di tutto sfatiamo l’informazione più evidentemente errata: non è affatto vero che chi si è vaccinato debba rimanere isolato per ventun giorni dopo la prima dose e sette dopo la seconda. Fosse così, il milione e oltre di soggetti che hanno ricevuto la prima dose sarebbero rimasti tutti a casa per due settimane, e siccome moltissimi di loro sono sanitari avremmo probabilmente avuto un blocco completo della sanità italiana. Basta un filo di spirito critico per rendersene conto. Non esiste questa indicazione nel bugiardino del vaccino, ventuno giorni sono solo quelli che occorre attendere prima di fare la seconda inoculazione. E non occorre nemmeno stare isolati sette giorni dopo la seconda. Ovviamente non abbiamo una fonte che attesti l’inesistenza di questa indicazione, perché come detto molte volte non si può dimostrare l’inesistenza di qualcosa, quindi è chi sostiene che bisogna rimanere isolati per settimane che dovrebbe portare fonti di quanto afferma. Dove l’ha letto? Ha forse accesso a un bugiardino che nessun altro ha visto? Attendiamo con fiducia di avere qualche informazione in più, fino ad allora ci fidiamo dei medici che affermano quanto segue:

Invece veniamo alle reazioni avverse: la paralisi facciale di cui parla il volantino di “R2020” (vediamo a breve chi sono) è una reazione avversa che avviene sia con altri medicinali, che con altri vaccini, ma anche per semplici condizioni climatiche (la paralisi di Bell può avvenire anche solo come reazione a un colpo di freddo). Ad oggi non esistono invece prove di eventuali danni neurologici gravi.

Vero che anche post vaccino posso contagiare o essere contagiato, la differenza però sta nella forma in cui la malattia può colpirmi. Gli studi dicono che i vaccinati che sono stati contagiati da Sars-Cov-2 sono colpiti in maniera decisamente ridotta dalla malattia, con molti meno rischi per la loro salute. Stiamo parlando di una malattia che ha aumentato il numero medio di morti in Italia del 13% rispetto al quinquennio precedente. Certo, è vero, per la maggior parte sono persone anziane o con patologie pregresse, ma non tutti corrispondono a queste caratteristiche, e al momento si sta ancora studiando che danni possa lasciare a lungo termine la malattia su chi l’ha subita in forma più o meno grave e ne è venuto fuori. Danni che nel caso di soggetti vaccinati sono in forma ridotta, visto che ridotta è la manifestazione della malattia.

Forse nel confronto del volantino, nella parte a sinistra, bisognerebbe fare presente che anche il “non vaccinato” si assume i rischi delle possibili “reazioni avverse” della malattia, facendo come esempio che potrebbe finire in terapia intensiva con un tubo in gola oppure morire. L’opportunità delle vaccinazioni si valuta sempre calcolando il rapporto tra beneficio e rischio, ma ovviamente non c’è spazio per spiegare tutto questo in un volantino che vuole solo parlare alle vostre pance, a partire dalla rappresentazione dei due personaggi messi a confronto…

R2020 non è altro che un nome nuovo per chiamare la tribù degli arancioni, quelli che tanto ci tenevano a dire di non essere “contro i vaccini” ma per la libertà di scelta. Quella libertà di scelta che potrebbe risultare fatale a un 13% in più (e il numero non è definitivo) della popolazione italiana. Davvero vogliamo salutare anzitempo i nostri anziani? Davvero ce ne infischiamo dei tanti a cui la Covid19 potrebbe fare molto male?

Alla guida di R2020 abbiamo volti noti anche per BUTAC:

Due soprattutto, Sara Cunial e Davide Barillari…

Che se ne rendano conto o meno tutti quelli che seguono gruppi come R2020 si stanno facendo indottrinare da seguaci di quella che potremmo definire la setta più di successo di questi ultimi, Qanon.

Non credo di poter aggiungere altro.

maicolengel at butac punto it

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